Coordinare il movimento reale della merce e quello virtuale delle informazioni in modo sincrono con l'operatività delle navi, il CIO di Costa Container Lines ci svela tutti i segreti

Il settore dei trasporti marittimi, come tanti altri, non sfugge alla logica della globalizzazione; la storia recente è fatta di periodiche ondate di acquisizioni che consolidano la presenza di mega operatori in grado di offrire servizi logistici e intermodali molto flessibili, come si gestisce l’informatica in questi casi, l’abbiamo chiesto a Vincenzo TrichiniDirettore IT della filiale Italiana di Costa Container Lines – Hamburg Süd Italia (www.costacontainer.com/homeccl_ita.asp).

Quale è il contesto IT di Costa Container Lines – Hamburg Süd Italia e quali sono i progetti IT realizzati che hanno avuto un grande impatto?

L’entrata di Costa nella importante compagnia Hambug Süd, rappresenta un’occasione per rafforzare  la posizione nel Mediterraneo e consolida quella in Centro-Sud America.Hamburg Süd impiega oltre 4.200 persone, compreso il personale navigante. Le sue Linee di Navigazione fanno il giro del globo con servizi regionali ed oceanici. Relativamente al settore dei trasporti su contenitori, utilizza una flotta di circa 100 navi e altre 16 sono in costruzione. Il parco dei contenitori di proprietà è costituito da oltre 200.000 unità.

E' facile intuire che in questo contesto il ruolo dell'IT è decisamente strategico.I processi di gestione dei trasporti marittimi di contenitori sono particolarmente complessi e parcellizzati,gli attori della catena di servizi sono numerosi e la quantità di documenti coinvolti è impressionante. Il tutto condito dalla necessità di coordinare il movimento reale della merce e quello virtuale delle informazioni in modo sincrono con l'operatività delle navi, degli agenti marittimi, dei terminal, degli esportatori e così via. Lo sviluppo di internet è stato fondamentale per questo settore, perché ha permesso di impostare su nuove basi le comunicazioni operative fra i vari porti e con i clienti. Lo scambio di informazioni via EDI, già da anni utilizzato, ha avuto un nuovo impulso ed una diffusione sconosciuta.Hamburg Süd ha seguito questo percorso e oggi le sue interfacce applicative e-commerce permettono agli spedizionieri di conoscere in tempo reale lo schedule delle navi, i porti scalati, di prenotare gli spazi per i propri trasporti via mare, di acquisire e fornire la documentazione necessaria per l'emissione delle polizze di carico, di tracciare la posizione del carico fino alla consegna.

Quali saranno invece le nuove implementazioni?
Può sembrare strano, ma è abbastanza diffuso, che le architetture attuali che hanno permesso questo sviluppo, non siano sempre up-to-date. La focalizzazione sulla crescita dei servizi  e le energie spese per riorganizzarsi dopo ogni acquisizione, lasciano con sé inefficienze tecnologiche dovute alla sovrapposizione e la convivenza contemporanea di soluzioni avanzate e obsolete sia che si guardi ai database, ai linguaggi di programmazione o alle infrastrutture IT.
Hamburg Sud ha avviato lo scorso anno un ambizioso progetto informatico che nel giro di tre anni vedrà la sostituzione degli attuali software ed hardware con una soluzione centralizzata progettata per un'architettura basata sul Web, sviluppata con componenti Java, su database Oracle e server in tecnologia Blade.
Un progetto che permetterà all'IT si essere in linea con i concetti di Service Oriented Business e di lavorare proattivamente piuttosto che reattivamente.
Infine fra pochissimo verrà inaugurata la nuova piattaforma intranet per tutto il gruppo.

L’ICT è una potente leva per la creazione di valore , quali sono i legami con il mondo della Logistica?
Nel contesto in cui opera la compagnia è fondamentale la centralità della logistica in questo tipo di servizi. Perdere il controllo del loro stato e della loro posizione significherebbe esporre gravemente il business; viceversa saper gestire efficacemente i costi ed i ricavi che ogni unità si porta dietro nel suo peregrinare per il globo, significa fare la differenza con la concorrenza.

Quali sono le leve strategiche utilizzate dal CIO  per governare la complessità informatica ?

Non mi sembra che ci sia, una sostanziale differenza, perlomeno in termini di approccio,  fra un CIO o un altro Manager aziendale.Gli ingredienti sono: Governo, Organizzazione, Gestione e naturalmente Tecnologia, ma con un condimento comune che è l'ascolto. Se non si è capaci di ascoltare non si può pretendere di fare buona strategia. Ascoltare: gli azionisti, gli altri manager, le istanze che vengono dal basso, i fornitori, il mercato, significa mettere le premesse per una buona sintesi. Ma il Business deve diventare consapevole che il CIO non è un'appendice da consultare in seconda battuta per fare qualcosa, ma deve partecipare alla condivisione delle decisioni. È importante che  rispetto al passato il CIO  rinunci ad alcune peculiarità operative per investire sul lato progettuale e manageriale.

I CIO, chiedono di essere coinvolti nel processo decisionale strategico, guidando progetti di trasformazione di alto profilo e di essere valutati con nuove metriche legate anche a innovazione e crescita anziché a prestazioni e costi. Qual è il nuovo ruolo del CIO ?
Quello del trasporto marittimo è un settore tradizionale deve l'innovazione tecnologica è molto sentita a bordo delle navi, ma non altrettanto nell'organizzazione di terra pertanto la valutazione professionale attraverso metriche legate ai risultati (KPI di business) e decisamente prematura in quest'area.
E' vero però che difficilmente oggi si valutano le buone performance di un CIO, solo,  in base alla sua capacità di realizzare sistemi che siano "sempre disponibili ed integri". La capacità di navigare all'interno dei costi e investimenti pianificati è diventato un elemento costante e anche la rilevazione di elementi di qualità e soddisfazione non sono più così estranei.

Il ruolo del CIO è in continua evoluzione come ci si prepara per affrontare questo nuovo ruolo richiesto dal mercato?
Io ho 54 anni e ho quindi l'età di chi rivoluzioni informatiche ne ha già cavalcata più di una: a partire dall'introduzione dei primi personal computer in azienda, fino al web 2.0 c'è un percorso che è già storia e, parallelamente alla tecnologia, è anche cambiato anche il ruolo del capo.
Sono convinto che i valori chiave per un bravo IT Manager, paradossalmente, non sono quelli della super competenza tecnologica ma piuttosto: l'affidabilità nel governo, la capacità di gestire i cambiamenti, la competenza nel parlare lo stesso linguaggio del business.Certamente ci vuole passione e lucidità nei confronti della tecnologia per saper cogliere il momento giusto, ad esempio  il vantaggio competitivo dovuto all'avvio di un progetto applicativo per gestire le prenotazioni dei passeggeri sui traghetti tramite C++ oppure la comprensione dei vantaggi gestionali introdotti dall'adozione di applicativi ERP o ancora più recentemente l'adozione di prodotti VoIP nelle comunicazioni con le agenzie del Centro-Sud America.

Dal suo punto di osservazione privilegiato quale pensa sia il futuro dell’IT e quali i trend tecnologici più interessanti per l’innovazione di business ?
Oggi vi è una fortissima spinta verso un'informatica fatta di partecipazione e di condivisione delle conoscenze, favorite da strumenti internet che, nati come fenomeni sociali, finiranno per coinvolgere anche l'approccio aziendale (leggi blog, twitter, myspace, youtube ecc.).

Per esempio l'approccio classico e strutturato delle Intranet aziendali, potrebbe scricchiolare sotto la spinta di soluzioni più socialmente partecipative.

Le tecnologie Wireless e Mobile mi sembrano mature abbastanza per diventare strumenti ordinari di gestione delle informazioni. E' dagli anni 80' che sento parlare di futura convergenza di immagine, voce, dati, mi sembra che dopo un percorso accidentato oggi se ne possa parlare al presente.
Comunque sono portato a credere che il futuro emergerà dal basso piuttosto che da progetti calati dall'alto dalle solite note "grandi" dell'informatica.

 

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 Vincenzo Trichini – Direttore IT della filiale Italiana di Costa Container Lines – Hamburg Süd Italia.
La sua esperienza professionale si è sviluppata prevalentemente nel mondo dello Shipping negli ultimi anni si è trovato a gestire dal punto di vista dei sistemi informativi diversi progetti di integrazione di aziende diverse.

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