La Commissione Europea Antitrust ha imposto una multa di € 1.060.000. 000 alla Intel Corporation per violazione del trattato CE  in materia di antitrust, contestando un abuso legato alla sua posizione dominante sul mercato (art. 82); l’accusa è di  porre in essere pratiche anticoncorrenziali illegali per escludere i concorrenti dal mercato dei microprocessori per computer; INTEL ha arrecato un danno a milioni di consumatori europei escludendo, deliberatamente e per diversi anni, i concorrenti dal mercato dei processori. Una così grave e prolungata violazione delle norme antitrust, ha sottolineato la Commissione, non può essere tollerata.



 

La Commissione ha inoltre  affermato che vi è la prova che Intel ha cercato di nascondere le condizioni associate ai suoi pagamenti ed ha quindi ordinato all’azienda  americana di interrompere immediatamente tali pratiche, punendola con una multa record.

“Dopo un’attenta valutazione, l’Unione Europea è arrivata a una conclusione :  Intel ha infranto la legge e i consumatori sono stati danneggiati” commenta Tom McCoy, AMD Eexecutive Vice President for Legal Affairs. “Grazie a questa decisione, il mercato potrà beneficiare della fine del monopolio di Intel sui prezzi e i consumatori europei avranno a disposizione una più ampia scelta, un maggiore valore e una migliore innovazione”

Intel ha anche cercato di convincere che le sue pratiche sono assolutamente lecite e a vantaggio dei consumatori.   Paul Otellini, Presidente e CEO di IntelCorporation, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Intel non condivide assolutamente questa decisione. Crediamo che questa decisione sia sbagliata e ignori la realtà di un mercato dei microprocessori altamente competitivo – caratterizzato da costante innovazione, performance crescenti e prezzi in calo. Non vi è nulla che danneggi i consumatori. Intel ricorrerà in appello”. “Riteniamo che le nostre attività non abbiano violato le leggi europee. La conseguenza naturale di un mercato competitivo con solo due player primari è che quando uno dei due incrementa le proprie vendite, lo stesso non accade all’altro. La Direzione Generale per la Concorrenza della Commissione Europea ha ignorato o non ha voluto acquisire prove significative che contraddicono la sua decisione. Questi riscontri dimostrano come il mercato premi le aziende che agiscono bene, mentre si comporti all’opposto nei confronti di aziende che non performano”.  “Intel non vende mai sottocosto. Abbiamo costantemente investito in innovazione e nella produzione e sviluppo di tecnologia d’avanguardia. Il risultato è che siamo in grado di praticare sconti sui nostri prodotti così da competere in un mercato altamente concorrenziale, offrendo ai nostri clienti la qualità del leader mondiale nella produzione di microprocessori”. “Malgrado il nostro fermo punto di vista, abbiamo intenzione di collaborare con la Commissione durante la procedura d’appello per accertare che stiamo agendo nel rispetto della loro decisione. Infine, non vi è alcun dubbio che Intel continuerà a investire nei prodotti e nelle tecnologie che assicurano all’Europa e al resto del mondo le migliori performance di processore ai prezzi più bassi.”

Di tutto altro avviso le dichiarazioni di Dirk Meyer, AMD President and CEOLa decisione di oggi rappresenta un passo importante nella creazione di un vero mercato competitivo . AMD è sempre stata un leader nell’innovazione tecnologica e finalmente potremmo passare da un mondo regolato da Intel a uno regolato dai consumatori” e di Giuliano Meroni, Presidente di AMD EMEA “La decisione odierna della Commissione Europea contribuirà a creare un nuovo equilibrio, diminuendo il potere di mercato di un’impresa che abusa della propria posizione dominante a favore dei produttori di computer, dei rivenditori e degli utenti finali”.

La posizione degli analisti è rappresentata da Martin Reynolds Vice President Gartner :  " è improbabile che questa multa comporti un cambiamento significativo delle condizioni di mercato. Le quote di mercato sono funzione della capacità produttiva e della a tecnologia. Intel pagherà la multa e controllerà più attentamente i rapporti con i suoi rivenditore invece AMD non riceverà un vantaggio economico diretto.  La vera sfida rimane la crescita del mercato, non la quota di mercato "

 

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