Spero davvero di non sentire mai queste parole pronunciate da nessuno dei nostri imprenditori, spero davvero che ciò che è successo con Marchionne,non succeda nel settore dell”innovazione tecnologica.

 

Speranza vana o semplice illusione, non lo so….mi sforzo di credere che non sia così nonostante una cultura che non riconosce alcun valore all’innovazione, nonostante una classe politica cieca ed inerme che non è in grado di vedere e capire cosa avviene fuori dall’Italia dove davvero si sta sviluppando l’economia della conoscenza.

 

I segnali sono sempre più sconfortanti…per l’Economist l’Italia occupa solo il 22esimo posto della classifica dei paesi più innovativi, gli investimenti in Banda Larga sono bloccati e non si sa se e quando ripartiranno, si fa un gran parlare delDecreto Pisanu e della sua abrogazione ma di fatto oggi c’è solo un accesso al wifi ridotto e poco utilizzato. 

 

E poi mentre in Rete non si fa che un gran parlare ed un gran inseguire le mode del momento come il cloud o come l’infomobility o magari il nuovo Web, io quello che vedo è un Paese fermo al palo dove gli ospedali non sono collegati in rete tra loro, dove la PA ancora non riesce a dialogare con i cittadini, dove  il 12% della popolazione,circa 1.800 Comuni ,  circa 7 milioni di cittadini, è in Digital Divide quindi non ha accesso ai più moderni servizi offerti da Internet (Social Network, e-commerce).

 

Stavolta non volgio cercare i colpevoli di questo stato di cose , ma vorrei da Voi una speranza o magari una ragione per non lasciare l’Italia, un motivo da dare a chi vuole investire in Italia.

 

Aspetto fiducioso

Antonio

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