Google Meet rivoluziona le videoconferenze con la traduzione simultanea vocale

Google Meet introduce una nuova funzione destinata a cambiare per sempre il modo di comunicare nelle videoconferenze: la traduzione simultanea in tempo reale che non si limita a tradurre le parole, ma preserva anche la voce, il tono e l’emozione del parlante.

Un salto tecnologico senza precedenti

Grazie alla tecnologia AudioLM, sviluppata da DeepMind, Google Meet è ora in grado di offrire traduzioni vocali che mantengono intatta l’identità vocale e il colore emotivo di chi parla. Questo significa che non solo si capisce cosa viene detto, ma si percepisce anche il tono di voce, l’entusiasmo, la preoccupazione o qualsiasi altra sfumatura emotiva, rendendo le conversazioni più naturali e coinvolgenti.

Come funziona AudioLM?

AudioLM è un modello di intelligenza artificiale che effettua una trasformazione diretta da audio a audio, evitando i tradizionali passaggi di trascrizione e sintesi vocale. Basato su una sofisticata architettura Transformer, il sistema mappa l’audio in token discreti per poter poi “rigenerare” la voce nella lingua desiderata, rispettando caratteristiche uniche come intonazione e ritmo.

Questo processo, ampliato nel modello AudioPaLM e integrato con il famoso modello linguistico PaLM-2, garantisce traduzioni più accurate e realistiche rispetto alle soluzioni concorrenti come OpenAI Whisper.

Disponibilità e lingue supportate

In questa fase iniziale, la funzione è disponibile in beta per gli abbonati Google AI Pro e Ultra, con supporto per le traduzioni tra inglese e spagnolo. A breve si aggiungeranno anche italiano, tedesco e portoghese. Basta che un solo partecipante della riunione abbia un abbonamento attivo per poter usufruire della traduzione simultanea.

Impatti e prospettive

Questa innovazione apre nuove frontiere nel mondo del lavoro, dell’istruzione e della comunicazione internazionale, abbattendo barriere linguistiche che finora rendevano difficili le interazioni tra persone di culture diverse. La naturalezza della voce tradotta renderà gli incontri virtuali molto più empatici e produttivi.

Nei prossimi mesi Google prevede di estendere la funzione a tutti i clienti di Workspace, portando questo strumento all’interno della quotidianità di milioni di utenti nel mondo.


Con questa svolta tecnologica, Google Meet non è più solo una piattaforma per videoconferenze: diventa un vero e proprio interprete digitale, capace di unire il mondo in modo più umano e immediato.

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