Sistema di Farmacia Automatizzata all’Ospedale Monaldi di Napoli

L’Ospedale Monaldi di Napoli ha lanciato un nuovo sistema di “Farmacia 3.0”, il più avanzato sistema automatizzato di distribuzione farmaceutica in Europa. Ecco alcuni punti chiave:

  • Il sistema utilizza tecnologia robotica e intelligenza artificiale per automatizzare la distribuzione di farmaci e dispositivi medici dal magazzino al letto del paziente.
  • Presenta “armadi intelligenti” che monitorano i livelli di scorte e ordinano automaticamente i rifornimenti in base alle prescrizioni dei reparti e alle esigenze chirurgiche.
  • Un robot prepara i cassetti dei medicinali da consegnare ai reparti e distribuisce le prescrizioni direttamente ai pazienti dimessi.
  • Il sistema completamente automatizzato dovrebbe far risparmiare all’ospedale circa 500.000 euro all’anno.
  • Il personale ospedaliero può ora concentrarsi su compiti più importanti, come il farmacista che supervisiona l’uso appropriato dei farmaci e il controllo della spesa.
  • Il nuovo sistema mira a garantire che i rifornimenti medici necessari siano sempre disponibili e non scadano inutilizzati.

Neuralink un paziente può controllare il mouse con il pensiero


Elon Musk, fondatore di Neuralink, ha annunciato che il primo paziente umano con un impianto cerebrale wireless di Neuralink è ora in grado di controllare un mouse di computer con il pensiero. Questo sviluppo segue l’impianto del chip nel gennaio 2024, e il paziente sembra aver recuperato completamente senza effetti negativi noti. Neuralink mira a utilizzare questa tecnologia principalmente per scopi medici, come il ripristino di funzionalità sensoriali e motorie perse, e ha iniziato a reclutare volontari per i suoi test clinici nel novembre 2023, con l’obiettivo di aiutare persone con tetraplegia o sclerosi laterale amiotrofica (SLA)[1][5].

La tecnologia di Neuralink funziona tramite l’inserimento di un dispositivo, chiamato “Link”, che legge l’attività neuronale e la traduce in segnali digitali. Questi segnali possono essere utilizzati per controllare computer o altri dispositivi elettronici. Inoltre, l’interfaccia cervello-computer di Neuralink è in grado di inviare segnali al cervello, offrendo la possibilità di riparare o migliorare le funzionalità cerebrali[3].

Nonostante l’entusiasmo per il potenziale di miglioramento della qualità della vita per le persone con disabilità gravi, ci sono preoccupazioni riguardo alla mancanza di trasparenza e dettagli sullo studio, come la non registrazione dello studio su ClinicalTrials.gov. Inoltre, ci sono state critiche per le precedenti sperimentazioni su animali e preoccupazioni etiche e di sicurezza riguardanti l’interfaccia cervello-computer[4].

Neuralink ha obiettivi ambiziosi, tra cui il controllo di dispositivi elettronici tramite il pensiero per persone con paralisi e la possibilità di ripristinare la vista. Tuttavia, prima che i suoi impianti cerebrali possano essere resi ampiamente disponibili, sarà necessaria l’approvazione normativa, e l’azienda ha affrontato critiche riguardo ai suoi protocolli di sicurezza[1].

Citations:
[1] Neuralink, il primo paziente con chip wireless nel cervello “controlla il mouse con il pensiero”. L’annuncio di Elon Musk – Il Fatto Quotidiano https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/02/20/neuralink-il-primo-paziente-con-chip-wireless-nel-cervello-controlla-il-mouse-con-il-pensiero-lannuncio-di-elon-musk/7452799/
[2] Musk: «Eseguito il primo impianto Neuralink nel cervello di un essere umano» https://www.ilsole24ore.com/art/musk-eseguito-primo-impianto-neuralink-cervello-un-essere-umano-AFWIL8WC
[3] Dati neurali. Che cosa è Neuralink ? A cosa serve? https://it.linkedin.com/pulse/dati-neurali-che-cosa-%C3%A8-neuralink-serve-alberto-bozzo
[4] Neuralink inizia i test sugli umani: le reazioni della comunità scientifica https://www.futuroprossimo.it/2024/02/neuralink-inizia-i-test-sugli-umani-le-reazioni-della-comunita-scientifica/
[5] Elon Musk: “Il primo paziente umano di Neuralink riesce a muovere un mouse usando il pensiero” https://www.tgcom24.mediaset.it/tgtech/musk-neuralink-paziente-muove-mouse-con-pensiero_77847827-202402k.shtml

ONLINE LA PRIMA PIATTAFORMA DI TELECONSULTO ONCOLOGICO

Ideata dalla start up Ultraspecialisti.com e realizzata da Exprivia consente di ricevere pareri, diagnosi e terapie senza spostarsi da casa

È online la prima piattaforma web per il consulto a distanza di medici specialisti oncologi. Messa a punto da Exprivia – gruppo internazionale specializzato in Information and Communication Technology – la piattaforma informatica consente a pazienti con malattie gravi conclamate o con prima diagnosi di sospetta malattia grave, di scegliere e consultare online medici specialisti senza dover affrontare viaggi e trasferte in altre città o regioni e nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.

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Il servizio di teleconsulto oncologico è stato ideato da Ultraspecialisti.com, una start up che ha vinto il premio InnovitsGymnasium 2017 – dedicato alle start up che si distinguono con progetti innovativi – ed è stata selezionata dalla BEI (Banca Europea degli Investimenti) fra 308 candidati di vari paesi, classificandosi fra le prime cinque selezionate per accesso al finanziamento e supporto manageriale di mentoring.

Ogni anno in Italia 800 mila persone si spostano tra le regioni alla ricerca di una cura migliore. La piattaforma realizzata da Exprivia, attraverso il sito di Ultraspecialisti.com, mette in contatto il paziente con il medico più esperto in quell’area terapeutica, al quale è possibile trasferire da remoto tutti gli esami effettuati e fornire le risposte alle domande di anamnesi, ricevendo poi una diagnosi appropriata, pareri e consigli di cura senza doversi spostare da casa.

Dopo cinque mesi di test, durante i quali la piattaforma è stata messa a disposizione gratuita dei pazienti per validare il servizio, l’attività di teleconsulto è oggi attiva e sta incontrando il favore di molti pazienti in tutta Italia. Riservato per ora alle malattie oncologiche sulle quali è stato ampiamente testato, il servizio sarà in futuro ampliato anche ad altre patologie che richiedono il consulto o una second opinion di medici esperti e non facilmente reperibili vicino alla propria residenza.

Le idee del primo bootcamp TechCare: dalla cura al prendersi cura

Cinque idee di innovazione nella sclerosi multipla.

Il bastone hi-tech vince “TechCare”, il primo bootcamp per migliorare la vita delle persone che vivono con questa patologia

Un viaggio tra app di geolocalizzazione, wereable hi-tech e piattaforme di sharing: le idee del primo bootcamp “TechCare: dalla cura al prendersi cura” raccontano una tecnologia tascabile, da indossare, che permette maggiore accessibilità e inclusività.

Questo il senso del primo bootcamp in Italia che ha visto lavorare insieme persone con sclerosi multipla, medici e infermieri, caregiver, startupper e innovatori. Perché non ci sono solo diagnosi e terapia per le persone con sclerosi multipla, ma anche ascolto e soluzioni per migliorare le loro condizioni di vita quotidiana, anche grazie alle tecnologie. TechCare è stato promosso da
Sanofi Genzyme insieme a Talent Garden, piattaforma fisica per i talenti del digitale, e insieme ad AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).

Cinque idee hi-tech per la sclerosi multipla

C’è il weareble hi-tech che misura il battito cardiaco, monitora lo stile di vita, l’ingerimento di liquidi e la dieta alimentare, prevenendo le incontinenze urinarie. E in più geolocalizza i servizi igienici pubblici più vicini. C’è l’app delle barriere architettoniche, che seleziona le strutture turistiche e mediche nel mondo attente alla disabilità. C’è la feature da integrare in Google Maps che permette alle persone con sclerosi multipla di scegliere il percorso a piedi più accessibile e di condividerlo con potenziali compagni di viaggio. C’è poi l’app di geolocalizzazione che consente di ricevere consigli utili da altri utenti connessi che hanno bisogni simili: il tutto per una migliore mobilità.

E poi c’è il progetto vincente: un bastone-deambulatore tecnologico che dialoga con lo smartphone della persona con sclerosi multipla, legge la temperatura climatica, ricorda i farmaci da prendere e può effettuare chiamate di emergenza. E ancora, sta in piedi da solo, è solido e sicuro, caratteristica più importante per le persone con sclerosi multipla ed è discreto.

Al team vincitore una serie di servizi erogati da Talent Garden e la possibilità per gli startupper di partecipare alla Maker Faire di Roma, evento sull’innovazione in programma dal 14 al 16 ottobre.

Tutte le idee saranno poi inserite nella piattaforma online della campagna europea “The World Vs.MS”, promossa da Sanofi Genzyme.

Idee in rete: il programma di TechCare

Una vera e propria maratona sull’innovazione nella salute. TechCare è stato arricchito dagli interventi di innovatori, visionari, persone dalle idee geniali declinate con le tecnologie digitali: online sul canale YouTube di Sanofi Italia, l’intervento di Alessandro Rimassa, TAG Innovation School, del social-farmacista Edoardo Schenardi e di Laura Rossi, 33 anni, studentessa dottoranda in tecniche radiologiche e paziente oncologica da un anno e mezzo. Dopo la diagnosi di linfoma di Hodgkin ha pensato di creare l’app H-Maps per orientare i pazienti nel percorso di cura. Sempre in rete il saluto introduttivo di Enrico Piccinini, General Manager di Sanofi Genzyme Italia e Malta, e di Paola Lustro dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM). Online anche la premiazione dell’evento. Rivivi l’evento con lo storify interattivo.

Dalla “fotografia” del vissuto dei pazienti alla call for ideas

Tech Care è partito dalla ricerca “Vs.MS”, ricerca che ha coinvolto oltre 1.000 persone con SM recidivante (SMR) e circa 600 caregivers in 7 Paesi nel mondo: Stati Uniti, Canada, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Australia. La ricerca è stata realizzata da Sanofi Genzyme con il contributo e la guida di un comitato scientifico composto dai principali neurologi del mondo.

L’indagine ha indagato diversi ambiti, tra cui la sfera lavorativa, le relazioni interpersonali e l’intimità, le capacità cognitive, i sintomi fisici e il carico emotivo sui caregiver. I risultati rivelano l’elevato impatto della malattia nella vita di tutti i giorni, anche di chi si prende cura delle persone che sono affette dalla malattia: 1 persona con sclerosi multipla su 2 si sente limitata da depressione e ansia, 1 su 3 si isola per mantenere la propria malattia nascosta. E ancora, il 53% delle persone con sclerosi multipla ritiene che i problemi legati alla memoria creino enormi difficoltà quotidiane, più del 40% evita di parlarne e non riesce a dedicarsi ai lavori domestici perché troppo affaticato.

Dal paziente a chi è vicino al paziente: 1 persona su 2 che ha una relazione con una persona con sclerosi multipla riferisce che la malattia ha avuto un forte impatto sulla vita sessuale, 1 caregiver su 2 non parla della paura legata alla progressione della sclerosi multipla sulla persona che assiste e ritiene che occuparsi di una persona con SM sia la più grande preoccupazione della propria vita

AMICOMED lancia la prima “terapia digitale” al mondo dedicata all’ipertensione arteriosa

Ipertesi di tutta Italia, da oggi avete un’arma in più: l’app di Amicomed. E per ora è gratis!

Tutte le linee guida confermano che promuovere corretti stili di vita è il primo strumento per combattere le malattie cardiovascolari. Tra queste l’ipertensione essendo sia una malattia che il principale fattore di rischio per le altre manifestazioni cardiovascolari: è un problema che tocca oltre 15 milioni di persone in Italia e oltre 1 miliardo di persone nel mondo. Ma il cambio degli stili di vita viene efficacemente prescritto in meno del 30% dei casi. Non è facile infatti per un medico seguire i propri pazienti giorno per giorno nell’attuazione di questi cambiamenti.

Ma qui interviene la tecnologia. E l’Italia diventa un’avanguardia mondiale grazie ad Amicomed, la cui iniziativa è ora patrocinata dalla SIPREC (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare), che cominciando proprio dall’Italia offre il primo ed unico programma al mondo, totalmente digitale e automatizzato, che spiega individualmente a ogni iperteso come modificare le proprie abitudini, per aiutarlo a combattere l’ipertensione. Un vero e proprio assistente personale virtuale, facilissimo da usare, che tiene conto della situazione di partenza dell’individuo, delle sue preferenze e limitazioni. Il Programma dura 3 mesi e spiega ogni giorno cosa mangiare, come muoversi, quando e come misurare la pressione: una sorta di “terapia digitale” che aiuta anche a capire meglio la pressione arteriosa e i suoi meccanismi con una serie di “pillole educative”.

Nel primo progetto pilota svolto da AMICOMED, il servizio ha registrato risultati estremamente significativi: coloro che hanno seguito i consigli del Programma (oltre 70% dei sottoscrittori) hanno registrato in soli tre mesi una riduzione della pressione sistolica fino a 20mmHg, ed in media di 5 mmHg. Per capire l’importanza di questo risultato basti pensare che è stato dimostrato che una riduzione in media della pressione arteriosa sistolica di 5 mmHg determina un calo del 30% della mortalità cardiovascolare totale.

Questi risultati sono stati così importanti da essere stati accettati per la presentazione in Italia al recentissimo congresso dell’ANMCO (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri, 2016) e nel mondo in congressi di estrema rilevanza scientifica su entrambe le coste dell’Atlantico, quali l’ESH (European Society of Hypertension, Milano 2015) e più recentemente ACC (American College of Cardiology, Chicago 2016) e ASH (American Society of Hypertension, New York 2016).

E grazie alla collaborazione con SIPREC e alla volontà congiunta di innovare lo sforzo globale contro i fattori di rischio per la riduzione delle malattie cardiovascolari, AMICOMED mette a disposizione degli italiani, per un periodo limitato in modo completamente gratuito, il suo innovativo programma.

Commenta Giangiacomo Rocco di Torrepadula, CEO & Co-Founder di AMICOMED: “Il nostro obiettivo in questa fase è contribuire a iniziative di riduzione del rischio cardiovascolare in tutto il mondo instaurando abitudini virtuose ed anti-ipertensive. Siamo entusiasti del patrocinio e della collaborazione con SIPREC, una Società Scientifica da sempre impegnata sui temi della prevenzione cardiovascolare che vanta al proprio interno eccellenze nel mondo con cui ci sentiamo in totale sintonia di intenti.”

Spiega il Prof. Trimarco, Presidente della Siprec: “Noi siamo la Società della Prevenzione Cardiovascolare a 360 gradi per cui l’ipertensione arteriosa è solo uno dei fattori da controllare e quello che ci interessa di questo sistema è la possibilità che un tutoraggio continuo possa consentire di migliorare globalmente lo stile di vita comportando dei vantaggi per la salute di cui la riduzione dei valori pressori è la conseguenza più facilmente dimostrabile ma certamente non l’unica.  Siamo stati lieti di offrire il nostro patrocinio ad AMICOMED: Il ruolo di una Società scientifica aperta al sociale è quello di favorire coloro che intendono “sperimentare” questa strategia di prevenzione a realizzare un’esperienza personale profittando della disponibilità della Amicomed. Il loro servizio rappresenta un’ottima arma a disposizione del medico offrendogli la possibilità di fornire al proprio paziente un programma che lo guidi nella gestione di un corretto stile di vita e lo stimoli all’aderenza dello stesso. Il medico potrà così avere a disposizione una tracciatura ordinata e rigorosa dei valori pressori del proprio paziente e un valido supporto ai comportamenti corretti.”

Ogni iperteso o chiunque voglia usufruire del servizio Amicomed, può ottenere il proprio programma personalizzato e utilizzare tutte le funzionalità del servizio in modo del tutto gratuito. Per farlo basta scaricare l’app “Amicomed” (al momento disponibile in versione iOS, a breve anche per dispositivi Android), oppure iscriversi direttamente dal sito web www.amicomed.com.

SAP Health Engagement: nuovi strumenti per migliorare la salute delle persone

Una nuova soluzione che offre agli operatori del settore la flessibilità di creare nuove offerte per aiutare la cura di malattie croniche e altre patologie. SAP SE (NYSE: SAP) ha annunciato SAP® Health Engagement, una nuova soluzione che permette ai pazienti di essere in contatto diretto con il personale medico. La soluzione consente agli operatori medici, alle compagnie assicurative e farmaceutiche la possibilità di sviluppare applicazioni personalizzate per aiutare i pazienti a monitorare il loro stato di salute con la definizione di parametri-obiettivo, così come di assessment su misura per malattie croniche e altre patologie. Creando questo legame diretto tra pazienti e professionisti del mondo della salute con dati in tempo reale e analytics disponibili rapidamente, la tecnologia permette ai medici e agli operatori sanitari di intervenire più rapidamente per migliorare i risultati delle terapie e ridurre i costi relativi alle cure sanitarie.

“SAP sta sviluppando tecnologia avanzata che migliora la vita delle persone e la pone al centro delle cure sanitarie”, ha dichiarato Werner Eberhardt, general manager of personalized medicine di SAP. “La soluzione SAP Health Engagement consente alle aziende che operano nella sanità di sviluppare applicazioni che aiutano i pazienti a gestire malattie croniche, offre la possibilità di curarsi a casa con percorsi personalizzati e coinvolge i pazienti nei testi clinici. Avendo a disposizione una connessione 24×7 con i loro medici, i pazienti possono gestire meglio la propria salute”.

Precursore di SAP Health Engagement è stato SAP Health Link frutto della collaborazione tra SAP e Roche Diabetes Care Germany, soluzione sviluppata per la prevenzione del diabete. SAP Health Link  permette ai responsabili sanitari di collegarsi direttamente attraverso una serie di servizi digitali con i pazienti a rischio di diabete di tipo 2 (T2D) e di accompagnare questi pazienti nel loro percorso terapeutico. Forte di questa esperienza e dei feedback ricevuti dai clienti, SAP Health Engagement è stato creato per offrire un toolkit di sviluppo flessibile che può essere usato per disegnare applicazioni su misura per qualsiasi malattia cronica o stato di salute. Queste applicazioni accompagnano il paziente nei test clinici e nel personalizzare le cure direttamente a casa.

“Come prima cosa questa piattaforma ha il potenziale di migliorare e rendere unica la relazione tra medico e paziente per ogni tipo di malattia cronica”, ha commentato Dirk Uebelhör, head of Roche Diabetes Care Germany.

Raccogliere i dati dei pazienti

SAP Health Engagement raccoglie i dati generati dai sensori che indossano i pazienti in un’applicazione mobile e in modo sicuro sincronizza le informazioni praticamente in tempo reale. I dati provenienti dai sensori possono essere integrati nell’applicazione nativamente o tramite Bluetooth, ad esempio con Apple HealthKit. I clienti possono facilmente rendersi riconoscibili dal sistema scannerizzando il proprio QR Code con applicazioni mobile. In questo modo i dati del database di back-end vengono estratti automaticamente e resi disponibili sul dispositivo del paziente.

Trasmettere e archiviare in sicurezza le informazioni

SAP Health Engagement, che si basa su SAP HANA® Cloud Platform, permette l’elaborazione di analisi in tempi rapidi, e di disporre di dati in tempo reale per scopi di ricerca. Questo garantisce l’individuazione veloce di nuove ipotesi per la terapia in contesti complessi e nel rispetto dei più elevati standard di sicurezza e privacy. La soluzione offre ai pazienti il pieno controllo sui dati relativi alle proprie condizioni di salute, consentendo loro di decidere chi può avere accesso a queste informazioni.

Rendere più semplice la gestione dei programmi

I responsabili sanitari possono creare programmi personalizzati per la gestione del benessere e della salute, che incoraggino e migliorino le cure gestite in autonomia dai pazienti. Questi programmi aiutano i pazienti ad avere uno stile di vita più sano attraverso l’uso di un’applicazione mobile che monitora lo stato di salute e permette la raccolta dei dati (che possono essere resi anonimi) necessari per avviare nuove analisi e ricerche più efficaci.

Per ulteriori informazioni visitare SAP News Center. 

Le strutture sanitarie europee migliorano grazie a Qlik

I principali ospedali europei si affidano a Qlik per ridurre i tempi di attesa, i costi e le variazioni cliniche, e per migliorare concretamente la sicurezza e la cura del paziente

La tecnologia di Qlik® (NASDAQ: QLIK), leader nella Visual Analytics, è stata implementata nelle più importanti strutture sanitarie di tutta Europa per ottenere dai propri dati informazioni utili a migliorare le cure ai pazienti. Alcuni ospedali di primaria importanza, tra cui il Sahlgrenska University Hospital in Svezia, il Slingeland Ziekenhuis nei Paesi Bassi e l’Instituto Policlinico La Rosaleda in Spagna, hanno implementato le soluzioni di Qlik per analizzare i dati e ottenere informazioni significative in grado di contenere le variazioni cliniche, ridurre i costi e i tempi di attesa e offrire un miglior servizio al paziente.

Le organizzazioni sanitarie si pongono sempre l’obiettivo di migliorare le cure che offrono ai pazienti e, contemporaneamente, tagliare i costi. Per ottenere questi risultati si possono sfruttare i dati già disponibili per avere una visione completa di ciò che sta succedendo nell’intero istituto o dipartimento. In questo modo è possibile poi diminuire la variazione clinica, analizzare i rallentamenti procedurali per ridurre i tempi d’attesa, studiare i costi per individuare nuovi margini di risparmio. Diversi istituti sanitari europei si stanno affidando all’esperienza di Qlik nella Visual Analytics per visualizzare la storia completa dei propri dati in modo da ridurre i costi e migliorare l’esperienza del paziente.

I prodotti Qlik sono stati progettati per essere utilizzati da utenti senza particolari competenze tecniche, in modo che tutti gli operatori sanitari e lo staff operativo possano avere facilmente accesso ai dati e alle informazioni significative, senza dover aspettare report forniti da altri dipartimenti. Ciò significa che tutti i membri dello staff presenti in ospedale – medici, infermiere, specialisti e l’amministrazione – sono in grado di utilizzare il software per visualizzare ciò che succede in qualsiasi momento – e prendere decisioni più efficaci e in modo più veloce.

Tra le principali strutture sanitarie che migliorano i propri servizi grazie a Qlik figurano:

Sahlgrenska University Hospital: ha sede a Gothenburg ed è il più grande ospedale del nord Europa. Grazie a circa 20 applicazioni di QlikView®, questa struttura monitora i pazienti durante il percorso di cura. Ad esempio, un ortopedico segue il paziente dalle prime visite in ambulatorio fino al post decorso operatorio, e monitora i vari parametri di qualità e costo. Questo consente all’ospedale di migliorare costantemente l’efficacia delle cure e l’efficienza operativa, contribuendo così a migliorare sia la salute dei pazienti che i risultati socio-economici. Il momento in cui la clinica analizza le attività, i chirurghi ortopedici possono visualizzare i miglioramenti che vanno ben oltre le aspettative: pazienti più soddisfatti, dipendenti più coinvolti e migliore efficienza, cure più rapide e liste d’attesa più brevi.

“Siamo riusciti a migliorare lo stato di salute dei nostri pazienti in modo semplice, strutturato, e soprattutto con lo stesso budget di prima”, afferma Magnus Karlsson, Head of Orthopedics del Sahlgrenska University Hospital. “Una prova della riuscita di questo esperimento è dato dal fatto che i pazienti con la stessa patologia vengano seguiti da un team specifico focalizzato sulla prima riabilitazione dopo l’intervento. Decisioni migliori per una salute migliore. Grazie a Qlik, individuiamo subito le priorità e prendiamo decisioni migliori”.

Consorci Sanitari Integral (CSI): è un ente che riceve fondi pubblici e offre cure e assistenza sociale in Spagna. Ogni giorno il CSI tratta grandi volumi di dati che provengono da fonti e reparti diversi – finanziario, risorse umane, informazioni relative alle terapie e provenienti da professionisti sanitari riguardanti i medicinali e i sanitari. Uno degli obiettivi prioritari del CSI è che i dati del Reparto d’Urgenza siano subito disponibili, in modo che i medici possano velocemente analizzare le dimissioni, le cure d’urgenza oppure i ricoveri, considerando l’età, il sesso e le urgenze. Fornendo insight migliori è possibile in questi casi ridurre i tempi d’attesa.

Carmen Gimeno, Director of Patient Planning and Safety del Consorci Sanitari Integral, dichiara: “QlikView ci permette di analizzare il flusso dei dati in tempo quasi reale, per poter prendere decisioni su casi urgenti basandoci sui tempi d’attesa e sulla gravità delle condizioni”.

Veiligheidsregio Noord-Holland Noord: coordina l’impegno per la sicurezza di 19 comunità dell’Olanda Settentrionale. Le comunità e i servizi d’urgenza collaborano per garantire la sicurezza dei 640.000 abitanti. L’organizzazione è l’unione del dipartimento regionale dei pompieri, del GHOR (assistenza medica), di Ambulancezorg (servizio ambulanza) e del Gemeenschappelijke Meldkamer (centro di controllo delle urgenze comunali).

La dashboard di Qlik ‘Call to Balloon’ mostra tutti i passi per offrire le cure più appropriate ai pazienti con angioplastica – dalla prima telefonata d’urgenza (Call) al trasporto in ambulanza, all’angioplastica (Balloon). L’obiettivo dell’analisi è fornire informazioni significative al Veiligheidsregio nel corso di tutto l’arco delle terapie. Dopo tutto, il coordinamento, la velocità e la determinazione sono indicatori fondamentali per il buon esito delle cure di una patologia acuta e improvvisa come l’infarto del miocardio.

Con la dashboard di Qlik, il Veiligheidsregio Noord-Holland Noord è riuscito a ridurre di 20 minuti il tempo che trascorre tra la prima telefonata e l’intervento, un fattore che non solo contribuisce a salvare delle vite, ma determina una migliore qualità della vita dopo l’intervento. Nell’iter di cura per patologie acute, in cui ogni secondo fa la differenza, questo fattore è fondamentale e può avere un forte impatto sociale.

“Con il nostro lavoro a fianco di alcune delle più importanti strutture sanitarie europee, siamo riusciti ad affinare ulteriormente i nostri software in modo da contribuire al miglioramento dei trattamenti sanitari”, afferma David Bolton, Global Industry Solutions Director, Healthcare di Qlik. “Fornire agli ospedali informazioni utili per migliorare i servizi offerti è uno degli incarichi più importanti che svolgiamo. Dopo tutto, se migliora la sicurezza dei pazienti, si riducono le variazioni cliniche e si diminuiscono i tempi d’attesa, contribuendo così a creare un sistema sanitario migliore e quindi, di conseguenza, a salvare delle vite”.

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Qlik (NASDAQ: QLIK) è un leader nella Visual Analytics. L’offerta di prodotti soddisfa i bisogni sempre crescenti dei clienti, dal reporting all’analisi visuale self-service, fino alle analitiche guidate, integrate e personalizzate. Circa 38.000 clienti si affidano alle soluzioni Qlik per dare significato alle informazioni provenienti da varie fonti, esplorando le relazioni nascoste tra i dati che portano a intuizioni e attivano buone idee. Con headquarter a Rednor, Pennsylvania (USA), Qlik ha uffici in tutto il mondo e più di 1.700 partner che operano in oltre 100 paesi. Per maggiori info: www.qlik.com/it

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