L’eCommerce in Italia cresce del 18% e sfiora i 20 miliardi di € nel 2016

L’eCommerce B2c continua a crescere anche nel 2016: il valore degli acquisti online degli italiani fa segnare un +18% per un giro d’affari che sfiora i 20 miliardi di euro, tra prodotti (9 miliardi) e servizi (10,6 miliardi). Il Turismo si conferma il primo comparto con una quota del 44% e una crescita del 10%. Seguono Elettronica di Consumo, che vale il 15% e cresce del 28%, e Abbigliamento, che vale il 10% e cresce del 27%. Si rivela sempre più importante il contributo dei settori emergenti (Food & Grocery, Arredamento e home living, Beauty, Giocattoli), che insieme valgono oltre 1,5 miliardi di euro e crescono con tassi compresi tra il +30 e il 50%.
Questo lo scenario del mercato del commercio elettronico presentato dall’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm al convegno intitolato “eCommerce B2c in Italia: esame di maturità per l’offerta”.*

La penetrazione dell’eCommerce sul totale acquisti Retail sale al 5%. Questo risultato ci soddisfa parzialmente, poiché anche nel 2016 non riusciamo a recuperare terreno rispetto ai principali mercati stranieri comparabili al nostro (UK, Francia e Germania), dove l’eCommerce raggiunge penetrazioni da due a quattro volte superiori” afferma Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. “In questo scenario, l’offerta è chiamata a un esame di maturità. Servono capacità di investimento e di innovazione per rendere sempre più semplice e appagante l’esperienza di acquisto, pazienza (intesa come consapevolezza di non poter essere profittevoli da subito), e coraggio (ossia credere con determinazione di potercela fare). Le Dot Com hanno percorso questa strada e continuano a crescere più delle imprese tradizionali (+28% vs +10%). Gli operatori tradizionali, dal canto loro, hanno fatto finalmente il primo passo e devono ora giocare la partita fino in fondo, provando a innovare e facendo contemporaneamente leva sugli asset che li contraddistinguono: base clienti significativa, patrimonio informativo sulle loro abitudini di acquisto, punti vendita sul territorio, e conoscenza estremamente approfondita del mercato e dei prodotti”.

“Il 2016 è stato l’anno più importante per l’eCommerce, durante il quale si sono affermati nuovi modelli di business guidati dal concetto del cross. Cross border, cross canalità e cross device: sono questi i nuovi termini del commercio elettronico, che raccontano l’evoluzione a partire dai nuovi modi di comportamento degli shopper” afferma Roberto Liscia, Presidente Netcomm. “Gli acquirenti comprano da siti italiani e stranieri, confrontano i prodotti sia nel canale fisico che in quello digitale e lo fanno attraverso smartphone e PC. Il digital export rimane comunque un’opportunità che l’Italia non riesce a cogliere a causa della piccola dimensione delle proprie imprese, che non riescono ad aggredire i mercati esteri. L’impegno di Netcomm è quello di incentivare la creazione di distretti digitali e consorzi di imprese attraverso strumenti finanziari, fiscali e promuovendo la nascita di iniziative finalizzate ad aggregare l’offerta attraverso attività legislative a supporto dell’eCommerce italiano.”

Il mercato
Il paniere dell’eCommerce italiano, benché ancora sbilanciato sui servizi (54% del valore complessivo), registra una crescita degli acquisti dei prodotti tasso quattro volte superiore rispetto a quella fatta registrare dai servizi (32% vs 8%). Si sta quindi lentamente avvicinando a quello rilevato nei principali mercati stranieri, dove la componente di domanda legata ai prodotti è intorno al 70%” afferma Riccardo Mangiaracina, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm Politecnico di Milano.

Nel 2016 l’acquisto di servizi (Assicurazioni, Couponing di servizi, Ricariche, Ticketing per eventi, Turismo e trasporti) vale 10,6 miliardi di euro, mentre quello di prodotti (Abbigliamento, Beauty, Arredamento e home living, C2c, Couponing di prodotto, Editoria, Merchandising, Giocattoli, Food&Grocery, Informatica ed elettronica) vale 9 miliardi di euro.
Sono 45 milioni gli ordini eCommerce nel 2016 riguardano i servizi, per uno scontrino medio pari a 236€, mentre sono stati 120 milioni gli ordini di prodotti, ossia tre quarti degli ordini eCommerce totali, con uno scontrino medio di 75€, un terzo di quello dei servizi.

Il Turismo (+10%) trascina ancora la crescita dei servizi soprattutto grazie ai trasporti e alla prenotazione di alloggi: con 8.561 milioni di euro, vale il 44% della domanda online e si conferma il primo comparto dell’eCommerce italiano.
L’Informatica ed elettronica di consumo, con 2.932 milioni di euro, vale il 15% della domanda eCommerce e si conferma il primo comparto di prodotto anche nel 2016 con una crescita del 28%. L’Abbigliamento, con 1.898 milioni di euro, vale il 10% degli acquisti online e cresce del 27% rispetto al 2015. L’Editoria, con 687 milioni di euro, cresce del 16% grazie agli acquisti di libri (anche scolastici) prevalentemente dalle grandi Dot Com. L’Arredamento e home living è il comparto che cresce con il ritmo più sostenuto (+48%), raggiungendo i 652 milioni di euro nel 2016.
Gli acquisti in tutti gli altri comparti di prodotto valgono insieme 2.312 milioni di euro nel 2016, in crescita del 44% rispetto al 2015. Si tratta prevalentemente articoli di profumeria e cosmetica dai grandi retailer e dalle Dot Com sia generaliste sia specializzate, giocattoli dalle grandi Dot Com e dai marketplace, articoli da bazar prevalentemente dai marketplace cinesi e merchandising dai siti delle società sportive e degli eventi musicali.

Il tasso di penetrazione degli acquisti online sul totale del Retail, passa dal 4% del 2015 al 4,7% del 2016 con i servizi al 9% e i prodotti al 3%. La penetrazione più elevata è del Turismo, pari al 29% mentre l’Informatica ed elettronica si attesta al 16%.
Se prendiamo come riferimento i paesi dove l’eCommerce B2c è in assoluto più maturo – Corea, Francia, Germania, Giappone, UK e USA – la penetrazione sul totale Retail è fino a quattro volte quella italiana ed è nell’intorno del 15%-20%.

Mobile Commerce ed evoluzione del consumatore online
Nel 2016 gli acquisti eCommerce da smartphone sfiorano i 3,3 miliardi di euro (suddivisi tra il 63% dei prodotti ed il 37% dei servizi), con una crescita del 63% rispetto al 2015. Negli ultimi tre anni il mercato è triplicato, a conferma dell’importanza di questo canale per il consumatore. Per i prodotti giocano un ruolo importante sia i siti con modelli di business in cui conta l’istante d’acquisto (ad esempio i siti delle flash sales) sia le iniziative (marketplace in primis), siti che hanno investito per offrire una customer experience semplice ed efficace su questo canale. Per i servizi è invece preponderante l’acquisto di biglietti di trasporto (aerei e ferroviari) e la prenotazione di alloggi (in hotel e case private).


Nel 2016, i web shopper italiani, ossia i consumatori che hanno effettuato almeno un acquisto online nell’anno, crescono del 7% annuo e raggiungono quota 19 milioni, pari al 60% circa degli internet user. Tra questi, gli acquirenti abituali, quelli che effettuano almeno un acquisto al mese, raggiungono i 12,9 milioni e generano il 91% della domanda totale eCommerce (a valore), spendendo online in un anno, mediamente, 1.382 euro ciascuno[1]. Il bacino di utenti dell’eCommerce B2c italiano è decisamente inferiore a quello dei principali mercati eCommerce europei: in UK gli web shopper sono 48 milioni (l’85% degli internet user), in Germania 55 milioni (l’81% degli internet user) e in Francia 41 milioni (il 76% degli internet user).

Continua la crescita dell’Export
L’Export, inteso come il valore delle vendite da siti italiani a consumatori stranieri, cresce nel 2016 del 17% e supera i 3,4 miliardi di euro. Turismo e Abbigliamento, grazie a un’offerta più matura, sono i comparti più incisivi e insieme rappresentano il 78% del mercato. Il Turismo, spinto soprattutto dagli operatori di trasporto, vale il 42% delle esportazioni online, mentre l’Abbigliamento il 36%. Proprio l’Abbigliamento è caratterizzato da una spiccata propensione all’Export, con quasi la metà delle vendite del settore (42% per la precisione) effettuate oltre confine. La forza e la notorietà dei brand, le competenze digitali sviluppate nel corso degli anni da alcune Dot Com italiane e da alcune boutique multibrand, unitamente alla carenza di offerta sui canali tradizionali all’estero, sono le ragioni del successo dell’Abbigliamento fuori dai confini nazionali. Gli altri comparti dove i brand italiani godono di ottima reputazione all’estero (Arredamento e home living e Food&Grocery) contribuiscono ancora marginalmente all’Export, per via di un’offerta poco sviluppata e di alte complessità operative.

*L’edizione 2016 dell’Osservatorio eCommerce B2c è realizzata con il supporto di Accenture Digital, Alpenite, Banca Sella, BRT Corriere Espresso, CartaSi, CLO Servizi Logistici, DHL, Drop, DS Smith, eBay, eBusiness Institute, FACT-Finder, Intesa Sanpaolo, Number 1, PayPal, Poste Italiane, Prestashop, SIA; Fercam, GS1 Italy, Zanox

NETFLIX – Risultati Q3 2016

Netflix ha reso pubblici i risultati raggiunti nel corso del terzo trimestre 2016.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito https://ir.netflix.com/, in particolare:

  • Lettera agli shareholders
  • Q3 financial statements
  • Intervista a Reed Hastings, Netflix Chief Executive Officer, David Wells, Chief Financial Officer e Ted Sarandos, Chief Content Officer

Summary:

Nel 3° trimestre, il fatturato di Netflix ha superato, per la prima volta, i 2 miliardi di dollari (+36% anno su anno), aiutato dal forte catalogo di contenuti tra cui Stranger Things e la seconda stagione di Narcos.

Nel 3° trimestre, Netflix conta 0,4 milioni di nuovi iscritti negli Stati Uniti contro la previsione di 0,3 milioni e 3,2 milioni di nuovi utenti internazionali contro la previsione di 2 milioni. Questa over-performance rispetto alle previsioni (86.7m totale i membri vs previsione di 85.5m) è stata trainata principalmente da acquisizioni più forti del previsto grazie all’entusiasmo per i contenuti originali Netflix.

Nel corso dei primi 9 mesi del 2016, Netflix ha aggiunto 12 milioni di membri a livello mondiale, esattamente come accadde nei primi nove mesi del 2015.

Nel mese di settembre, Netflix è stato lanciato in Polonia e Turchia. Il servizio di streaming ha iniziato ad accettare il pagamento in valuta locale e ha aggiunto un’interfaccia utente, sottotitoli e doppiaggio in lingua locale, oltre ad alcuni contenuti locali.

Hanno contribuito a questi risultati positivi alcuni dei titoli più acclamati di Netflix: Stranger Things lanciato ad Aprile, The Get Down annunciato ad Agosto, Narcos, Marvel’s Luke Cage. Netflix è ora al quarto anno di strategia legata ai contenuti originali e l’azienda è molto soddisfatta dei progressi. Nel 2017, Netflix renderà disponibili più di 1.000 ore di programmazione originale.

SAP, YUNIK E MASTERCODER LANCIANO CODE4GROW

SAP, leader mondiale nelle soluzioni software per il business, annuncia l’avvio del programma Code4Grow sviluppato in collaborazione con l’Associazione Yunik aps e MasterCoder, per la diffusione di una cultura del coding nelle scuole primarie e secondarie di primo grado in Italia. Il progetto si pone come obiettivo di fornire alla nuova generazione competenze digitali utili per il futuro, in uno scenario europeo e mondiale che richiede sempre più figure digitali innovative. A livello europeo, la richiesta per professioni ICT è in forte crescita ed emerge oggi la necessità di ruoli specifici, come ad esempio data scientist, chief technology officer, sviluppatore mobile e big data architect. Secondo stime della Commissione Europea, il gap in tutta l’Unione europea passerà dai 275mila posti di lavoro nel 2012 ai 900mila entro il 2020.

Code4Grow coinvolgerà 9 classi di scuola primaria e secondaria di primo grado a Milano (Istituto Scolastico Comprensivo Casa del Sole) e Lecce (Istituto Comprensivo Ammirato Falcone), con 5 incontri da 2 ore dedicati a bambini tra gli 8 e i 12 anni e sarà preceduto a Milano da un Open Day che si terrà il 19 ottobre. Durante questo primo incontro verrà presentato Scratch, lo strumento scelto per i laboratori, e i bambini, i loro genitori e gli insegnanti parteciperanno a una sessione introduttiva al coding. In totale saranno coinvolti oltre 500 bambini.

“La conoscenza della programmazione è una delle basi per avere successo nell’economia digitale”, ha dichiarato Luisa Arienti, Amministratore Delegato di SAP Italia. Le competenze digitali sono la nuova moneta e l’importanza dei digital leader è cruciale per il successo di un’azienda, di una comunità, di un paese. Come operatore del settore siamo chiamati a dare il nostro contributo per supportare iniziative volte a promuovere la conoscenza del digitale, determinante per la preparazione della nuova generazione di dirigenti e imprenditori nel nostro Paese”.

Code4Grow è stato sviluppato in collaborazione con Yunik aps e MasterCoder, entrambe attive nella promozione della cultura digitale. I workshop di Code4Grow si baseranno sul programma Scratch, piattaforma sviluppata dal MIT Media Lab per semplificare i primi passi nella programmazione e fornire ai bambini uno strumento per esprimere se stessi e la propria creatività. I bambini potranno così imparare i concetti e le pratiche principali del coding e programmeranno storie animate, show musicali e videogiochi.

“Siamo molto contenti dell’opportunità che SAP ci offre di portare il coding nelle scuole e avvicinare così tanti bambini, anche quelli che provengono da situazioni di maggior disagio sociale, dando loro la possibilità di fornirsi di competenze digitali imprescindibili per il futuro. Yunik ha l’obiettivo offrire a tutti i bambini, specie quelli più vulnerabili, l’opportunità di scoprire e coltivare i propri interessi e talenti e Code4Grow è un progetto che va in quella direzione”, ha dichiarato Barbara Gianni co-fondatrice e Presidente di Yunik.

“L’esperienza del coding è una splendida opportunità per consentire ai nostri ragazzi e ragazze di progettare e costruire il loro futuro senza mai subirlo e MasterCoder è felice di partecipare a questa iniziativa e di accompagnarli in questo percorso”, ha spiegato Angelo Sala co-founder e responsabile per la didattica di MasterCoder.

Code4Grow si inquadra all’interno dell’European Code Week, che toccherà tutta l’Unione nella settimana dal 15 al 23 ottobre e dell’Africa Code Week, un’iniziativa promossa da SAP che permetterà di raggiungere, nello stesso arco temporale, oltre 150.000 tra bambini e adulti in 30 paesi con workshop e training online dedicati alla programmazione.

 

Yunik

Yunik è un’associazione di promozione sociale che organizza laboratori e corsi rivolti ai bambini della scuola primaria e ai ragazzi della scuola secondaria, con l’obiettivo di aiutarli – attraverso la sperimentazione – a scoprire e coltivare i propri talenti, rafforzando la fiducia in se stessi e nel gruppo di riferimento, e accompagnandoli nella fase delicata dell’orientamento scolastico. Le proposte di Yunik spaziano dalle Scienze, all’Information Technology, dall’Economia alla Comunicazione e Marketing, dalle Discipline Artistiche, all’Artigianato, alle Lingue.  Yunik investe nelle nuove generazioni per creare i cittadini e le eccellenze dell’Italia di domani. Per ulteriori informazioni: www.yunik.com

MasterCoder

MasterCoder organizza laboratori e corsi per bambini e ragazzi dai 5 ai 17 anni, utilizzando la tecnologia come strumento ludico ed educativo che aiuta i partecipanti a sviluppare naturalmente capacità di problem solving e a sperimentare nuove forme di creatività e condivisione. Il gioco è grande protagonista a MasterCoder perché è lo strumento più efficace per nutrire l’entusiasmo e le passioni dei più piccoli e il miglior modo per imparare. MasterCoder è un laboratorio creativo che stimola la fantasia e allena la mente alle sfide di domani, perché, qualsiasi forma avrà il futuro, sarà comunque digitale. Per ulteriori informazioni: www.mastercoder.com

 

SAP

In qualità di leader mondiale nelle soluzioni software per il business, SAP (NYSE: SAP) fornisce applicazioni e servizi per supportare aziende di qualsiasi dimensione operanti in qualunque settore di mercato. Dal back office alla direzione, dal magazzino al punto vendita, dai computer ai dispositivi mobili – SAP consente alle persone e alle organizzazioni di lavorare insieme in modo più efficiente e di utilizzare le informazioni di business in modo più efficace per competere con successo. Le applicazioni e i servizi SAP permettono a oltre 320.000 aziende clienti di operare profittevolmente, di adattarsi costantemente al mercato e di crescere in modo sostenibile. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.sap.com/italy.

P101 e 360 Capital Partners investono in Milkman, la startup di logistica smart

P101, società di venture capital specializzata in investimenti in società digital e technology driven, e 360 Capital Partners, società di venture capital focalizzata su investimenti nei settori del digitale e della robotica a livello europeo, hanno sottoscritto un nuovo investimento di 500 mila euro ciascuno in Milkman, start-up di logistica smart che permette di decidere giorno ed ora nei quali ricevere le spedizioni e che nei primissimi mesi di attività ha già effettuato più di 3000 consegne. Il round di finanziamento ammonta complessivamente a 1,05 milioni di Euro ed è stato sottoscritto da Mike Brennan, manager e business angel statunitense per la cifra rimanente.

Nato a fine 2015, e lanciato sul mercato a fine maggio, Milkman è un progetto che nasce da Antonio Perini, co-fondatore di Cortilia e Viamente (oggi Workwave Route Manager) e da Tommaso Baù, co-fondatore di Itecs. Il servizio, gestito attraverso app (per iOS e Android) nasce per rispondere alle esigenze di chi non dispone di una portineria, non può o non vuole ricevere pacchi sul posto di lavoro e si scontra troppo spesso con gli sgradevoli avvisi di “consegna mancata”. Funziona raccogliendo in una sorta di “nuvola” fisica gli acquisti e consegnandoli a qualsiasi ora e su appuntamento: in giornata o la sera, in fasce orarie scelte dall’utente, fino a 60 minuti.

Il round di investimento appena siglato fa seguito al pre-seed di Boox di 75 mila Euro del dicembre 2015 e del Seed di WorkWave LLC di 181 mila Euro di marzo 2016, utilizzati per sviluppare e lanciare il servizio, partito negli scorsi mesi, a Milano.

In grande fermento e sviluppo il mercato potenziale su cui la start-up può contare: 120 milioni sono stati i pacchi consegnati in Italia nel 2015, con dati in crescita a due cifre anno su anno.

I fondi raccolti da questo nuovo round contribuiranno allo sviluppo del servizio e in particolare all’ulteriore estensione della gamma delle opzioni di consegna a domicilio e all’integrazione con i principali eCommerce.

“L’e-commerce rappresenta uno dei più importanti e pervasivi cambi di abitudine degli ultimi anni con tassi di crescita significativi e costanti ormai di diverso tempo. Al contrario, il “braccio armato” di questo fenomeno – logistica e copertura dell’ultimissimo miglio – sono rimasti legati a modelli e a standard “pre-digitali,” Afferma Andrea Di Camillo, managing partner di P101. “Crediamo che Milkman, e lo sviluppo di prodotto cui la società sta lavorando, vada non solo a coprire questo gap evolutivo ma a trasformare una commodity a scarso valore aggiunto nel suo esatto opposto con prospettive interessanti per il futuro,” conclude Giuseppe Donvito, partner di P101.

“A renderci particolarmente fieri, oltre all’innovazione di servizio offerta, è il contributo in termini impatto ambientale garantito da Milkman: lo sviluppo vertiginoso di acquisti online rischia infatti, sul lungo periodo, di intasare i centri urbani. La possibilità che offre Milkman è infatti di consolidare le proprie consegne e programmarle in un’unica soluzione, allo stesso prezzo, evitando che decine di furgoni entrino in città, spesso col vano di carico semi-vuoto. La nostra flotta elettrica fa poi il resto,” ha dichiarato Antonio Perini, fondatore e CEO di Milkman.

Con questo investimento salgono a 22 le società nel portafoglio di P101.

P101 – Insightful Venture Capital

P101 è un fondo di venture capital specializzato in investimenti in società digital e technology driven. Nato nel 2013, con una dotazione corrente di 70 milioni di euro e 21 società in portafoglio, P101 si distingue per la capacità di mettere a disposizione degli imprenditori di nuova generazione, oltre a risorse economiche, anche competenze e servizi necessari a dare impulso alla crescita delle aziende. Il fondo, promosso da Andrea Di Camillo – 15 anni di esperienza nel venture capital e tra i fondatori di Banzai e Vitaminic – e partecipato da Azimut, Fondo Italiano di Investimento e numerosi investitori privati, collabora con i maggiori acceleratori privati, tra cui HFarm, Nana Bianca, Boox e Club Italia Investimenti. Tra le partecipate: ContactLab, Cortilia, Tannico, Musement e MusixMatch. Le società partecipate da P101 occupano oggi complessivamente oltre 400 risorse e generano un fatturato in costante crescita e già oggi superiore ai 40M annui. P101 prende il nome dal primo personal computer prodotto da Olivetti, negli anni ’60, esempio di innovazione italiana che ha lasciato il segno nella storia della tecnologia digitale.

Milkman

Milkman,  un progetto che nasce da Antonio Perini, co-fondatore di Viamente e Cortilia e da Tommaso Baù, co-fondatore di Itecs, è un rivoluzionario servizio di Consegna a Domicilio per l’eCommerce, grazie al quale lo Shopper può scegliere la data (incluso il giorno stesso e il sabato) e l’orario della consegna (fino alle 22) direttamente nel checkout dell’esperienza d’acquisto online. Milkman governa la propria flotta di veicoli elettrici assicurando la presa presso il magazzino del merchant e le consegne agli utenti finali nella fasce orarie promesse. Pubblica inoltre frequenti aggiornamenti sull’orario di arrivo via SMS/email e grazie alla condivisione della posizione GPS del veicolo in tempo reale, rendendo la stima sull’ora di arrivo via via più precisa rispetto all’appuntamento originale. Durante l’attesa e in ogni momento lo Shopper può inoltre cambiare idea su luogo e ora di consegna, annullando o modificando l’appuntamento originale e usufruendo del servizio di giacenza senza costi aggiuntivi. Milkman offre appuntamenti anche per i resi e altri servizi aggiuntivi come il reso immediato e il conto visione. Il servizio – attivo per il momento solo a Milano – è studiato come strumento di ottimizzazione delle conversioni, competitività e soddisfazione del cliente.

Le idee del primo bootcamp TechCare: dalla cura al prendersi cura

Cinque idee di innovazione nella sclerosi multipla.

Il bastone hi-tech vince “TechCare”, il primo bootcamp per migliorare la vita delle persone che vivono con questa patologia

Un viaggio tra app di geolocalizzazione, wereable hi-tech e piattaforme di sharing: le idee del primo bootcamp “TechCare: dalla cura al prendersi cura” raccontano una tecnologia tascabile, da indossare, che permette maggiore accessibilità e inclusività.

Questo il senso del primo bootcamp in Italia che ha visto lavorare insieme persone con sclerosi multipla, medici e infermieri, caregiver, startupper e innovatori. Perché non ci sono solo diagnosi e terapia per le persone con sclerosi multipla, ma anche ascolto e soluzioni per migliorare le loro condizioni di vita quotidiana, anche grazie alle tecnologie. TechCare è stato promosso da
Sanofi Genzyme insieme a Talent Garden, piattaforma fisica per i talenti del digitale, e insieme ad AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla).

Cinque idee hi-tech per la sclerosi multipla

C’è il weareble hi-tech che misura il battito cardiaco, monitora lo stile di vita, l’ingerimento di liquidi e la dieta alimentare, prevenendo le incontinenze urinarie. E in più geolocalizza i servizi igienici pubblici più vicini. C’è l’app delle barriere architettoniche, che seleziona le strutture turistiche e mediche nel mondo attente alla disabilità. C’è la feature da integrare in Google Maps che permette alle persone con sclerosi multipla di scegliere il percorso a piedi più accessibile e di condividerlo con potenziali compagni di viaggio. C’è poi l’app di geolocalizzazione che consente di ricevere consigli utili da altri utenti connessi che hanno bisogni simili: il tutto per una migliore mobilità.

E poi c’è il progetto vincente: un bastone-deambulatore tecnologico che dialoga con lo smartphone della persona con sclerosi multipla, legge la temperatura climatica, ricorda i farmaci da prendere e può effettuare chiamate di emergenza. E ancora, sta in piedi da solo, è solido e sicuro, caratteristica più importante per le persone con sclerosi multipla ed è discreto.

Al team vincitore una serie di servizi erogati da Talent Garden e la possibilità per gli startupper di partecipare alla Maker Faire di Roma, evento sull’innovazione in programma dal 14 al 16 ottobre.

Tutte le idee saranno poi inserite nella piattaforma online della campagna europea “The World Vs.MS”, promossa da Sanofi Genzyme.

Idee in rete: il programma di TechCare

Una vera e propria maratona sull’innovazione nella salute. TechCare è stato arricchito dagli interventi di innovatori, visionari, persone dalle idee geniali declinate con le tecnologie digitali: online sul canale YouTube di Sanofi Italia, l’intervento di Alessandro Rimassa, TAG Innovation School, del social-farmacista Edoardo Schenardi e di Laura Rossi, 33 anni, studentessa dottoranda in tecniche radiologiche e paziente oncologica da un anno e mezzo. Dopo la diagnosi di linfoma di Hodgkin ha pensato di creare l’app H-Maps per orientare i pazienti nel percorso di cura. Sempre in rete il saluto introduttivo di Enrico Piccinini, General Manager di Sanofi Genzyme Italia e Malta, e di Paola Lustro dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM). Online anche la premiazione dell’evento. Rivivi l’evento con lo storify interattivo.

Dalla “fotografia” del vissuto dei pazienti alla call for ideas

Tech Care è partito dalla ricerca “Vs.MS”, ricerca che ha coinvolto oltre 1.000 persone con SM recidivante (SMR) e circa 600 caregivers in 7 Paesi nel mondo: Stati Uniti, Canada, Francia, Italia, Spagna, Regno Unito, Australia. La ricerca è stata realizzata da Sanofi Genzyme con il contributo e la guida di un comitato scientifico composto dai principali neurologi del mondo.

L’indagine ha indagato diversi ambiti, tra cui la sfera lavorativa, le relazioni interpersonali e l’intimità, le capacità cognitive, i sintomi fisici e il carico emotivo sui caregiver. I risultati rivelano l’elevato impatto della malattia nella vita di tutti i giorni, anche di chi si prende cura delle persone che sono affette dalla malattia: 1 persona con sclerosi multipla su 2 si sente limitata da depressione e ansia, 1 su 3 si isola per mantenere la propria malattia nascosta. E ancora, il 53% delle persone con sclerosi multipla ritiene che i problemi legati alla memoria creino enormi difficoltà quotidiane, più del 40% evita di parlarne e non riesce a dedicarsi ai lavori domestici perché troppo affaticato.

Dal paziente a chi è vicino al paziente: 1 persona su 2 che ha una relazione con una persona con sclerosi multipla riferisce che la malattia ha avuto un forte impatto sulla vita sessuale, 1 caregiver su 2 non parla della paura legata alla progressione della sclerosi multipla sulla persona che assiste e ritiene che occuparsi di una persona con SM sia la più grande preoccupazione della propria vita

Glovo chiude un round di finanziamento da 5 milioni di euro per rafforzare la propria leadership nel Sud Europa

Glovo (www.glovoapp.com), il marketplace di consegne locali che consente agli utenti di acquistare e ricevere in 40 minuti tutti i prodotti migliori della città, annuncia di aver ottenuto un nuovo finanziamento da 5 milioni di euro. L’azienda, attiva in cinque grandi città del Sud Europa (Barcellona, Madrid, Valencia, Parigi e Milano), utilizzerà questi fondi per rafforzare la propria leadership all’interno dei tre Paesi in cui è già presente, continuando a sviluppare la sua piattaforma mobile e continuando a migliorare l’esperienza dei propri utenti.

Il round di finanziamento è stato guidato da importanti investitori quali Antai Venture Builder, (già finanziatori di Wallapop, CornerJob e Deliberry), Seaya Ventures, Entreé Capital (Snapchat, Postmates e Stripe), Caixa Capital Risk e Bonsai Venture Capital. Hanno inoltre preso parte altri investitori del settore digitale come Bernardo Hernández (investitore in Idealista, Google, Flickr, Fever) oltre agli attuali investitori (Zaryn Dentzel –Tuenti–, Félix Ruiz –JobandTalent–, Cube Investments e The Crowd Angel), e il sostegno dell’ENISA.

 “Questo finanziamento rappresenta un passo importante per Glovo che si sta consolidando come leader nel settore della consegna immediata di qualsiasi prodotto all’interno delle città”, ha dichiarato Oscar Pierre, co-fondatore di Glovo, che ha aggiunto “sta diventando sempre più evidente come ormai le persone che abitano in una grande città stiano sviluppando uno stile di vita e di consumo basato sull’immediatezza e sul presupposto che ‘tutto sia consegnato oggi’. Vogliamo essere i leader di questa rivoluzione ed è questo il motivo per cui, nel giro di pochi mesi, saremo in grado di consegnare qualsiasi prodotto in soli 25 minuti e per un costo di delivery non superiore a €2.”

Possiamo contare sulla collaborazione di fondi di investimento professionali e internazionali di provata solvibilità che hanno già dato il loro appoggio ad aziende innovative come Snapchat, Postmates, Stripe or Cabify, e che forniscono il supporto economico e le risorse di cui Glovo ha bisogno per mantenere la sua posizione di leader indiscusso del Sud Europa per quanto riguarda la consegna immediata attraverso una applicazione mobile”, afferma Gerard Olivé, co-fondatore e co-presidente di Glovo.

Il round che stiamo annunciando oggi non solo dimostra la fiducia che i nostri partner hanno in un nuovo progetto che, in soli 18 mesi, è stato avviato ed è perfettamente funzionante, ma evidenzia anche la trasformazione del settore delivery, orientato sempre più alla completa customizzazione dell’ordine e immediatezza nella consegna”, sottolinea Sacha Michaud, co-fondatore di Glovo.

Secondo Miguel Vicente, co-fondatore e co-presidente, “Glovo ha riportato una crescita esponenziale nei tre Paesi in cui attualmente opera – Spagna, Italia e Francia -, con oltre 200.000 utenti attivi e 300 partner. L’obiettivo è quello di triplicare il volume di ordini nei prossimi 6 mesi.  È quindi fondamentale investire nella tecnologia e poter contare sul sostegno di investitori esperti che possano contribuire a sostenere la crescita, l’innovazione e l’eccellenza deli nostri processi”.

Glovo permette ai suoi utenti di acquistare, ricevere e spedire in poco tempo tutto quello di cui hanno bisogno: il servizio è disponibile su iOS, Android e online dal sito glovoapp.com.  In Spagna l’azienda si è posizionata come servizio indipendente, differenziandosi in tal modo dai più tradizionali servizi di messaggistica e app di food delivery. Solo il 50% degli ordini che Glovo riceve è legato al food, mentre l’altro 50% è rappresentato da ordini in diversi settori come elettronica, prodotti farmaceutici e piccoli rivenditori.

Attraverso l’app e la piattaforma, gli utenti possono contattare 24 / 7 i corrieri indipendenti (chiamati Glover), e questi, accettandoli, si mettono a disposizione per effettuare la commissione richiesta offrendo al cliente massima flessibilità.

A proposito di Glovo

Glovo è un’app che ti permette di acquistare qualsiasi prodotto e riceverlo in pochi minuti, ovunque. Il progetto nasce con l’obiettivo di trasformare il modo in cui gli utenti acquistano ciò di cui hanno bisogno attraverso l’ottimizzazione delle risorse e offrendo immediatezza. L’applicazione connette i clienti che vogliono acquistare, ricevere o andare a prendere un prodotto, con i fattorini disposti ad aiutarli in meno di 60 minuti. Ad oggi, il servizio è disponibile a Barcellona, Madrid, Valencia, Milano e Parigi.

 

Amazon lancia il piano Archiviazione Illimitata online in Italia

Il nuovo piano Archiviazione Illimitata fornisce una soluzione di archiviazione via cloud comoda, sicura e affidabile per i tutti i contenuti personali

I clienti hanno così a disposizione uno spazio di memoria illimitato per una tariffa flat pari a 70€ all’anno, meno di 6€ al mese

Iscrivendosi, i clienti beneficiano di tre mesi di utilizzo gratuito del piano di archiviazione illimitata di foto, video, film, musica e altri file

 

Lussemburgo, 31 agosto 2016 – Amazon.it annuncia oggi il lancio del nuovo piano Archiviazione Illimitata che consente ai clienti di salvare facilmente e archiviare in modo sicuro quantità illimitate di foto, video, film, musica e altri file.

Grazie al nuovo abbonamento, i clienti non devono più preoccuparsi dei limiti di spazio di archiviazione per conservare i propri contenuti in tutta sicurezza. Tutti i file archiviati sono sempre disponibili per il download nelle loro dimensioni e risoluzioni originali, in modo che i ricordi siano conservati per la vita.

Il piano Archiviazione Illimitata è disponibile con abbonamento flat pari a 70€ all’anno, con i primi tre mesi di abbonamento gratuiti.

Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina www.amazon.it/clouddrive.

La maggior parte delle persone conserva su diversi dispositivi una vita intera di foto scattate nel corso di compleanni, vacanze e momenti quotidiani. Molte di loro non sanno quanti gigabyte di archiviazione siano necessari e quanto possa costare salvare tutti questi ricordi”, afferma David Nenke, Direttore di Amazon Drive. “Con il nuovo piano Archiviazione Illimitata, i clienti non hanno più assilli. Ora hanno una soluzione affidabile e sicura per conservare una quantità illimitata di foto, video, film, musica e altri file in un solo posto, senza opzioni di archiviazione su più livelli o costi crescenti di cui preoccuparsi”.

Per meno di 6€ al mese, il nuovo piano Archiviazione Illimitata permette ai clienti di effettuare il backup e di conservare un numero illimitato di file, tra i quali le foto nuove e quelle già esistenti, i video, i film, la musica e altri file presenti su Amazon Drive. I clienti possono salvare automaticamente tutte le foto e i video da tutti i loro dispositivi mobili e fare il backup di tutti i contenuti presenti nei loro PC. I contenuti saranno facilmente accessibili a piena risoluzione dalla maggior parte dei dispositivi.

Il nuovo piano Archiviazione Illimitata è disponibile a partire da oggi con tre mesi di utilizzo gratuito per i clienti che si iscrivono.

I clienti Prime, che già usufruiscono dello storage senza limiti per le foto come uno dei benefici dell’abbonamento Prime, possono facilmente aggiungere l’Archiviazione Illimitata al loro account Amazon Drive per poter così conservare anche i loro video e i loro file, oltre alle foto. Tutti coloro che sono già clienti di Amazon Drive possono facilmente cambiare l’abbonamento accedendo al loro account e selezionando il piano Archiviazione Illimitata.

Per maggiori informazioni su Amazon Drive e sul piano Archiviazione Illimitata, visitare la pagina: www.amazon.it/clouddrive

 

Startup Acceleration in Hub

Avere un’idea non basta, parte all’HUB un master gratuito per avere successo con la propria Start Up

Un giovane talento ha in mente una APP geniale ma non sa come svilupparla. Un gruppo di audaci designer ha pronto il prototipo del futuro ma non sa da dove partire. Un team di universitari sta per inventare qualcosa di grosso ma non ha dalla sua le conoscenze di brevetti e diritti.

Da qui nasce l’acceleratore di idee di HUB S.p.A.: sei giovani team potranno sviluppare gratuitamente la loro idea grazie al sostegno della Regione Campania. Per due mesi avranno accesso a tutte le strutture della società HUB S.p.a. di Palazzo Palumbo, il primo e più grande spazio di coworking in Campania, e saranno supportati da professionisti che terranno corsi intensivi per farli diventare dei veri startupper. Una palestra per menti brillanti che potranno essere assistite per due mesi dai top player dell’innovazione.

I nomi dei mentor sono di primissimo piano, come Alex Giordano, Antonio Perdichizzi, Paolo Lombardi, Nicola Mezzetti, Luca Naso e Mattia Corbetta. Come pure i docenti (Carla Langella, Rosanna Veneziano, Salvatore Venticinque, per fare solo alcuni nomi). I partner dell’iniziativa sono di rilievo nazionale come Tim #Wcap, Gma s.r.l. di Angelo Punzi (eccellenza del territorio regionale). Nel gruppo di lavoro anche Tree s.r.l. e 012 Factory s.r.l..

Il bando è aperto a tutti coloro che hanno una buona idea e vogliano di mettersi in gioco (e non è escluso che poi questi progetti possano anche essere finanziati).
Per partecipare basta cliccare qui  e compilare il semplice format entro il 27 agosto 2016.

UniCredit e Università degli Studi di Napoli Federico II promuovono la nascita di nuove realtà imprenditoriali

Firmato  un protocollo di intesa per selezionare idee innovative e trasformarle in nuove realtà imprenditoriali

Un nuovo strumento per agevolare la nascita, lo sviluppo e la competitività delle imprese del territorio napoletano e favorire l’occupazione, valorizzando in particolare le potenzialità di giovani che vogliono affrontare un percorso imprenditoriale. E’ questo l’obiettivo del protocollo di intesa firmato oggi da UniCredit e Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Con l’intesa di oggi, quindi, prende il via una nuova collaborazione tra l’Università e UniCredit, finalizzata in particolare a selezionare idee innovative di giovani con capacità imprenditoriale e trasformarle in Start Up, ovvero nuove realtà imprenditoriali da supportare nel loro percorso di avviamento, di crescita e di sviluppo. In particolare, UniCredit e Università degli Studi di Napoli Federico II collaboreranno per la realizzazione di un’azione congiunta finalizzata allo scouting di aziende di nuova costituzione e valuteranno insieme i percorsi di crescita, con l’obiettivo di stimolare nuove modalità di collaborazione tra le aziende e di intensificare la collaborazione in rete degli imprenditori, anche attraverso l’individuazione, a cura della banca, di Filiere Produttive.

Il protocollo d’intesa sancisce la collaborazione tra UniCredit e Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II già avviata nel 2016 all’interno del progetto Contamination Lab Napoli, promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dal Ministero dello Sviluppo Economico, che favorisce percorsi di contaminazione tra studenti di discipline diverse con lo scopo di promuovere la cultura dell’imprenditorialità, dell’innovazione e del fare, l’interdisciplinarietà e nuovi modelli di apprendimento. Il Contamination Lab Napoli si propone come strumento di raccordo tra l’Università, il territorio, le imprese e le istituzioni, fornendo le chiavi interpretative e gli strumenti più efficaci per valorizzare la creatività giovanile e incoraggiare nuovi saperi, competenze e linguaggi al fine di dare impulso a una cultura digitale d’impresa e favorire la nascita di startup e progetti culturali innovativi tra i giovani della Campania.

Con il protocollo firmato oggi il nostro Dipartimento fa un importante passo in avanti per potenziare l’offerta del Contamination Lab Napoli e non solo, con l’obiettivo di promuovere in maniera più incisiva lo sviluppo di idee di impresa innovative nel confronto con i professionisti della banca, esperti, associazioni imprenditoriali, istituzioni e investitori” – ha dichiarato il Prof. Lello Savonardo, referente di Ateneo del Contamination Lab Napoli.

“Obiettivo del protocollo firmato è stimolare la collaborazione tra banca ed Università al fine di individuare e sostenere i giovani del territorio che hanno capacità imprenditoriali – ha affermato Ciro Fiorillo, Deputy Regional Manager Sud Italia di UniCredit. I giovani talenti sono infatti una risorsa per la nostra Regione. Uno dei migliori esempi di vivacità del Sud sta infatti nella numerosità delle Start Up innovative, che sono circa il 13% del totale Italia. UniCredit sostiene le Start Up del Sud continentale con attività di Educational, Mentorship, Finance. Ad oggi sono oltre 100 le Start Up del Sud continentale supportate da UniCredit, e l’accordo firmato oggi con l’Università Federico II di Napoli è in continuità con la politica di UniCredit di sostenere la nuova imprenditorialità in Campania e, di conseguenza, incentivare la creazione di nuovo lavoro”

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