Enel ha annunciato il lancio di un programma di supporto tecnologico per start-up in Israele, un Paese con una tale concentrazione di aziende ‘tech’ innovative da poter vantare una sua versione di Silicon Valley, detta Silicon Wadi. Nell’ambito del programma, Enel lancerà una società di supporto a start-up che farà da ‘incubatore di business’ e sarà operativa a Tel Aviv, da maggio. Ogni anno saranno scelte fino a otto start-up, tra le aziende chiave locali, che potranno beneficiare di un programma di sostegno su misura, in collaborazione con Enel.
Uno degli obiettivi del programma – al di là dello sviluppo di singole start-up – è quello di stabilire una presenza di Enel nell’ecosistema israeliano dell’innovazione, tra i più sviluppati al mondo, facendo leva sulla rete dei fondi di venture capital e sulle università, in collaborazione con l’Ufficio del “Chief Scientist” presso il Ministero dell’Economia di Israele. La società di supporto selezionerà le start-up attraverso gare pubbliche sulla base della più ampia lista delle priorità tecnologiche di Enel. Una volta selezionate, le start-up avranno a disposizione una serie di ingegneri ed esperti tecnologici di Enel, che le aiuteranno nello sviluppo sia del business sia della tecnologia tramite test in strutture aziendali, facendo leva sull’esperienza commerciale e tecnologica del Gruppo. Il programma di sostegno avrà una durata di almeno sei mesi per ogni progetto. ll nuovo programma israeliano è solo la più recente delle iniziative di Enel a sostegno delle start-up, nell’ambito del suo nuovo approccio all’innovazione tecnologica.
Il progetto replica il modello già avviato con il programma di accelerazione “Energy Start“, in America Latina, e con quello ” INCENSe “, promosso dalla Commissione Europea, per sostenere le start-up in Europa e Israele. Il programma israeliano, presentato oggi, segue l’annuncio del gennaio scorso relativo alle 28 start-up europee e israeliane che riceveranno fino a 150.000 euro di finanziamento a seguito del secondo bando di “INCENSe” che, nelle sue due ‘open call’, ha selezionato 42 aziende per ricevere i finanziamenti.
Enel sostiene la crescita delle start-up, migliorando e testando le loro soluzioni, e offrendo loro l’accesso al suo ecosistema, nell’ambito del quale possono trarre beneficio dalle competenze aziendali, dalle strutture del Gruppo e dalla base di 61 milioni di clienti in oltre 30 paesi del mondo. Attualmente, Enel sta assistendo circa 50 start-up.
Enel ha adottato un nuovo approccio all’innovazione tecnologica per supportare il suo posizionamento strategico a lungo termine come azienda sostenibile e concentrata sullo sviluppo del progresso in tutti i campi della generazione, distribuzione e gestione dell’energia. Il Gruppo identifica e coinvolge le start-up che abbiano le potenzialità di precorrere le tendenze e sviluppare nuovi prodotti e servizi. Enel ha costruito un ecosistema di fondi di venture capital, università, acceleratori, altre aziende e istituzioni, in cui le start-up trovano tutto ciò che serve per crescere e diventare storie di successo, con il fine di integrare i loro avanzamenti tecnologici nelle attività commerciali e industriali di Enel.
Guardate la videointervista che feci a maggio 2015 a Ernesto Ciorra, Direttore Funzione Innovazione e Sostenibilità del Gruppo Enel
Pronto per i Mondiali 2014 con le sue app TOK World Cup, TOK.tv è la social tv company fondata a Palo Alto da Fabrizio Capobianco, già fondatore di Funambol
Italian Angels for Growth (IAG), la principale associazione italiana di business angel, annuncia la partecipazione dei propri soci all’investimento realizzato da venture capitalist e business angel statunitensi nella startup TOK.tv chiuso nei giorni scorsi per la cifra di 820 mila dollari.
I soci IAG intervengono nell’investimento con la cifra di 165 mila dollari.
TOK.tv è la Social TV Company che permette ai tifosi di riscoprire l’esperienza di guardare lo sport insieme in tv grazie ad applicazioni mobile che permettono di creare virtual living room ed ospitare fino ad un massimo di 4 persone, mentre si guardano le partite dei Mondiali in TV o di altri eventi sportivi. L’esperienza è arricchita con informazioni e statistiche in tempo reale sulla partita e news durante tutta la settimana.
Fondata da Fabrizio Capobianco, serial entrepreneur e Presidente di Funambol, una delle poche startup italiane cha hanno ottenuto grande successo negli US, TOK.tv è nata nel 2012 negli States raccogliendo immediatamente un grande consenso in ambito second screen e sport con TOK Baseball (tra le 10 app più scaricate su iOS nella categoria Sport) e con TOK Football nel 2013. Ad agosto 2013, TOK.tv è sbarcato in Italia con Juventus Live, tra le app sportive più scaricate per iOS e Android.
Marco Fabio Nannini, Managing Director IAG e champion dell’investimento dichiara: “Siamo entusiasti di investire in questo promettente mercato dei second screen attraverso un’app focalizzata nello sport. Riteniamo che ci siano grandi potenzialità e che i mondiali di calcio possano essere la vetrina di lancio non solo per le TOK World Cup app, ma per il modello di business nel suo complesso”.
Fabrizio Capobianco aggiunge: “Volevamo trovare un modo per ricreare l’esperienza del divano di casa e restituire ai tifosi l’emozione di guardare le partite con gli amici, anche se sono lontani. E’ un’idea vincente sul mercato del second screen, come dimostrato dal mezzo milione di utenti che fino a oggi hanno usato le nostre applicazioni, in particolare Juventus Live. I mondiali sono una grande occasione per estendere questa esperienza ai tifosi di diverse nazioni”.
Ho intervistato Fabrizio all’inizio della sua avventura con TOK quando ero in Silicon Valley:
E’ possibile scaricare le app dei campioni del mondo su: http://www.tok.tv/world-cup-teams/
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IAG – Italian Angels for Growth
Italian Angels for Growth (IAG) è il maggiore angel group in Italia. Nato nel 2007 dalla volontà di nove angeli fondatori, IAG conta oggi 118 soci e rappresenta una delle più solide realtà dell’angel investing europeo. L’associazione ha sviluppato attraverso i propri soci e il coinvolgimento di altri operatori, investimenti in capitale di rischio per circa 22.5 milioni di euro suddivisi in 40 round d’investimento.
I soci IAG hanno contribuito alla nascita e alla crescita di 28 imprese innovative, eccellenze della ricerca, dello sviluppo tecnologico, dello spirito imprenditoriale italiani, tra cui Spreaker, Stereomood, ProxToMe, Biogenera, S5Tech, Eugea, Win, SediciDodici, Agroils, Ohikia, Margherita Fingerguard, Angiodroid, Musement, Cellply, Lovli, GiPStech.
Bari, 11 Giugno – Ancora appuntamento con l’innovazione al sud Italia. Dopo Napoli, il 20 giugno ilMind the BridgeJob Creator Tour farà tappa per il secondo anno consecutivo in Puglia, questa volta a Bari, ospite di The Hub, spazio di coworking per innovatori sociali. Una giornata intera alla ricerca dei migliori progetti imprenditoriali pugliesi, grazie alla partnership con Exprivia e al supporto di Confindustria Bari e BAT, Camera di Commercio di BarieUniCredit.
Le migliori business idea avranno la possibilità di vincere la partecipazione gratuita a una delle sessioni della MtB Startup School a San Francisco: un’esperienza ditre settimane durante la quale vivere la vita delle startup della Silicon Valley e mettere a punto il proprio progetto grazie a un lavoro di team e al supporto di mentor.
L’appuntamento – rivolto a studenti, ricercatori, aspiranti imprenditori, startupper e a tutti coloro che sono interessati a fare impresa e a comprendere i segreti della Silicon Valley – è totalmente gratuito e prenderà avvio con il momento formativo “Entrepreneurship 360”: Marco Marinucci e Alberto Onetti, rispettivamente founder/CEO e Chairman di Mind the Bridge Foundation, forniranno gli strumenti per comprendere il mondo delle startup da parte di imprenditori, aziende e investitori e illustreranno gli ultimi trend della Silicon Valley.
L’incontro proseguirà con la Gym Session, durante la quale verranno presentate e valutate le migliori proposte progettuali inviate dai partecipanti davanti una giuria di esperti cordinata da Mind the Bridge. La giornata si concluderà infine con una Matching Session, nel corso della quale alcune imprese del territorio incontreranno startup pre-selezionate.
09:45AM — 10:30AM – Apertura lavori & saluti di benvenuto Speakers – Domenico Favuzzi, Chairman and CEO di Exprivia – Michele Vinci, Presidente Confindustria Bari e BAT
– Alessandro Ambrosi: Presidente Camera di Commercio Bari
– Franco Felici: Deputy Regional Manager Sud Unicredit
10:30AM — 01:00PM – Entrepreneurship 360 Speakers – Alberto Onetti, Chairman Mind the Bridge Foundation – Marco Marinucci, Founder e CEO Mind the Bridge Foundation
01:00PM — 3:30PM – Pranzo & Networking
03:30PM — 05:00PM – Sessione di GYM, MTB Alcune startup selezionate presenteranno le loro idee imprenditoriali di fronte a un panel di imprenditori e investitori. I Mentor di Mind the Bridge daranno feedback e suggerimenti utili a migliorare la presentazione delle startup (pitch) e il business model dei loro progetti.
05:00PM — 06:00PM – Matching Session e meeting 1:1 Incontri 1:1 tra startup selezionate e imprese locali
06:00PM — 07:00PM – Networking e Chiusura lavori
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Mind the Bridge Foundation La fondazione Mind the Bridge è un’organizzazione non profit, con sede in Italia e Stati Uniti, fondata e guidata da Marco Marinucci. Il chairman è Alberto Onetti. L’obiettivo della fondazione è quello promuovere un ecosistema imprenditoriale sostenibile, stimolare le idee più innovative e rinvigorire la nuova venture economy, offrendo formazione imprenditoriale a 360 gradi. Mind the Bridge fornisce a startup, investitori e manager un’esposizione diretta al più esperto ecosistema imprenditoriale del mondo, la Silicon Valley. L’obiettivo finale di Mind the Bridge è quello di contribuire a creare in Europa una nuova generazione di imprenditori e storie di successo. Dal 2014 è stata chiamata dalla Commissione Europea a guidare la Startup Europe Partnership. http://mindthebridge.org # # #
Durante la fiera, infatti, Mozilla presenterà una soluzione chiavi in mano per gli smartphone Firefox OS nella categoria ultra-low-cost con cui, nei prossimi mesi, porterà i dispositivi in India grazie alla collaborazione con Intex e Spice, due dei principali marchi di dispositivi mobili indiani.
Mozilla ha inoltre annunciato la collaborazione con Chunghwa Telecom, il più grande operatore di Taiwan, che si aggiunge ai 21 operatori che supportano il progetto Firefox OS in tutto il mondo. Il Mobile Asia Expo, infine, vedrà Mozilla esporre due nuovi dispositivi con Firefox OS, che saranno venduti per la prima volta questa estate: lo ZTE Open II e l’ALCATEL ONETOUCH Fire E.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il Blog di Mozilla.
Trend Micro presenta il report delle minacce del primo trimestre. Identificate le nuove tendenze dei cyber criminali, che sfruttano obiettivi sempre più inusuali.
Milano, 6 Giugno 2014 – L’Italia è la terza nazione al mondo per spam inviato. Il nostro paese riconferma il podio del 2013 a pari merito con l’Argentina, preceduta solo da Stati Uniti e Spagna. Questo è quanto rivela il report sulle minacce del primo trimestre di Trend Micro, leader globale nella sicurezza per il cloud.
Il documento si intitola “La criminalità informatica colpisce obiettivi inattesi” e mostra anche come l’avidità stia portando i cyber criminali verso un approccio meno tradizionale nel selezionare i propri obiettivi. Ad esempio, sono in crescita gli attacchi avanzati ai terminali PoS in tutto il mondo.
I ricercatori Trend Micro hanno anche notato come i malware bancari continuano a proliferare in diversi gruppi e famiglie, ognuna con obiettivi e tecniche anti-rilevamento diverse. Anche il numero di malware per dispositivi mobili continua a crescere, dopo aver toccato nel mese di marzo il record di 2 milioni.
“Il report del primo trimestre di quest’anno mette in luce il sommerso cyber criminale, dove malintenzionati creativi continuano a trovare nuove opportunità per commettere i loro crimini” ha affermato Raimund Genes, CTO, Trend Micro. “Per rimanere protetti contro le minacce informatiche in continua evoluzione, gli utenti devono comportarsi sul web in maniera responsabile, soprattutto quando effettuano delle transazioni finanziarie.”
I numeri italiani del primo trimestre
L’Italia è la terza nazione al mondo per spam inviato. Il nostro paese riconferma il podio del 2013 a pari merito con l’Argentina, preceduta solo da Stati Uniti e Spagna.
L’Italia è nella top ten dei paesi maggiormente colpiti da ransomware, un tipo particolare di malware che blocca il computer e chiede un riscatto.
L’Italia è nella top ten dei paesi con il più alto numero di utenti che hanno cliccato link malevoli
I dati generali del primo trimestre
Minacce mobile – Le minacce mobile continuano a crescere sempre più velocemente e hanno raggiunto il record di 2 milioni a fine marzo. L’esplosione delle app riconfezionate – ovvero quelle che sono state manomesse per passare i controlli di sicurezza – ha contribuito alla crescita esponenziale del volume di malware e applicazioni ad alto rischio
Cyber crime e sommerso cyber criminale – il volume di malware di online banking questo trimestre è significativamente sceso, rispetto alla fine del 2013. La decrescita si può considerare normale: in assenza di festività che portano una crescita di operazioni finanziarie online, il numero di malware in questo settore si è riposizionato ai soliti livelli
Campagne su obiettivi: negli Stati Uniti, in particolar modo negli ospedali e nel comparto retail, sono stati trovati numerosi sistemi PoS compromessi. In Corea del Sud attacchi hanno colpito le compagnie di carte di credito
Digital life e Internet of Everything – sono in aumento le truffe di ingegneria sociale e le app maligne che coinvolgono l’Internet of Everything
Nell’ultimo mese di marzo la Smart Protection Network, la rete globale per la raccolta e l’identificazione delle minacce di Trend Micro, ha bloccato:
Il giro del mondo in bicicletta alla ricerca di storie di vita sostenibili sta per concludersi.
Per Stefano Cucca arrivo previsto DOMANI 4 giugno mattina a Cagliari, con destinazione Sorso, suo paese di origine, per l’8 giugno, a un anno esatto dalla sua partenza.
RUMUNDU, AVVENTURA RIUSCITA
Dall’inizio della sua avventura 32mila i chilometri affrontati, 5 i continenti toccati, centinaia le persone incontrate, innumerevoli le storie da raccontare. E mentre il sitoRumundu si apre alla collettività, per il futuro Stefano sogna progetti di rural innovation e si mette alla ricerca di un Venture Capital per la creazione di un fondo.
Sorso (Sassari), 3 giugno – Il giro del mondo in bicicletta di Stefano Cucca sta per essere portato a termine. A un anno esatto (8 giugno 2013) dalla partenza dal suo paese di origine, il progetto RUMUNDU farà rientro a Sorso (Sassari) domenica 8 giugno 2014.
Dopo aver percorso circa 32.000 chilometri attraverso Italia, Svizzera, Germania, Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda, ancora Germania, Danimarca, Islanda, coast-to-coast negli Stati Uniti passando per il Canada, Giappone, aver toccato la Cina e poi Vietnam, Cambogia, Thailandia, Malesia, Singapore, Indonesia, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa per poi rientrare in Italia attraversando la Turchia e la Grecia, DOMANI 4 giugno alle 8.30 Stefano Cucca sbarcherà finalmente a Cagliari da Napoli per poi risalire l’isola.
Lo scopo del progetto RUMUNDU era quello di girare il mondo in bicicletta alla ricerca di storie e stili di vita sostenibili promuovendo allo stesso tempo la Sardegna. Un viaggio che è stato raccontato in tempo reale attraverso testi e immagini sul sitowww.rumundu.it e i social collegati, con un seguito che si è fatto di giorno in giorno più ampio, fin dalla sua partenza dalla Sardegna, attraversata in tutta la sua lunghezza.
Da lì la Sicilia, con Palermo e Messina, per poi risalire tutto lo stivale, passando per Capo d’Orlando, Cosenza, Maratea, Palinuro, Salerno, Napoli, Roma, Livorno, Firenze, “Sotto un piacevolissimo temporale sul Ponte Vecchio”. E Parma, Bologna e Novara. Fino a Milano, “Ospite al Sardegna Store con tantissime eccellenze sarde esposte per promuovere la nostra terra” a una “bella, ciclabile, viva, colorata, seria e folcloristica, rilassante, fresca, verde e giovane, rossa e curiosa”Amsterdam, in Olanda; e anche Bruxelles, dove “dopo 5 ore di pioggia, il lusso di una doccia calda e una pasta tonno&pesto. Peccato non avere il sale”; e l’Islanda “sostenibile perché governata dalla natura”;
e poi gli Stati Uniti con le sue “strade alternative #roadtoAlbany” e l’accoglienza al “Consolato Italiano in quel di Chicago”; New York; il Canada e la cascate del Niagara dove “bello sarà farmi i fusilli e piazzare la tenda quando tutti andranno via”; il Michigan, l’Illinois, l’Arizona, il New Messico, ilKansas, “una volta superato il Missouri”, con la California e San Francisco che distano “solo” 3.200 chilometri. “#ilprossimorumundusaràinautostop #greenway #usa #rumundu”;
quindi il Giappone con Tokyo, Kyoto e “il rispetto verso il prossimo”, la Cina con Pechino, patria dell’insostenibilità, l’Indonesia con la sua caotica Bali, il Vietnam con i suoi bambini, l’Australia con Melbourne le Tasmania, nei cui boschi “si possono trovare luoghi magici dove si vive in completa armonia con la natura” e Auckland in Nuova Zelanda, con “segni di presenza umana lungo i boschi con devastanti deforestazioni”; l’Africa, con “desertiche affollate librerie e polverosi ciclisti” e “africane danze che urlano voglia di riscatto”;
e infine Instanbul in Turchia, Igoumenitsa in Grecia e quindi nuovamente l’Italia.
“È stato un anno ricco di esperienze che non è semplice descrivere in poche parole – commentaStefano Cucca appena toccata l’Italia a Brindisi – ma mi sento una persona molto fortunata. Ho imparato moltissimo e sono davvero tante le realtà visitate in questo viaggio. Girare il mondo in bicicletta ti mette nella condizione di fermarti e imparare ad apprezzare lo scorrere del tempo. Ti senti una persona “libera” e sembra quasi che tutte le persone che incontri percepiscano in te qualcosa di strano, di diverso. Così come sono state tantissime le volte in cui le persone mi hanno accolto nelle loro case per chiacchierare e condividere semplicemente storie di vita“.
Allo stesso tempo, molti sono stati gli appuntamenti organizzati dagli appassionati di questa avventura, di cui Stefano racconterà nel dettaglio dopo il suo rientro: “Mi sono posto molto spesso nella condizione di ascoltare – ricorda Stefano – e questo mi ha permesso di capire quanto sia necessario rimettere al centro le persone, in un momento in cui al centro sono spesso solo le ‘cose’. Ad oggi, nonostante per me sia stato semplice pensare di farlo in bicicletta perché ho sempre fatto attività fisica, sono dell’idea che non sia una cosa impossibile fare il giro del mondo a bordo di una bicicletta. Ognuno con il proprio ritmo potrebbe porsi nella condizione di esplorare e imparare a prescindere dai chilometri. Quelli sono relativi. Sono dell’idea che con la bicicletta si abbia la giusta velocità per ‘ascoltare’ il mondo. Lo si capisce, lo si percepisce, lo si vive“.
E se durante questi 12 mesi Stefano ha raccontato tante delle sue esperienza sul sito internet www.rumundu.com, da oggi desidera dare la possibilità ad altri di popolarlo di racconti di storie sostenibili che parlino di come e dove si vive nel mondo, dalla bioedilizia al cibo, dai mezzi di trasporto agli stili e ai comportamenti quotidiani che tengano conto del rispetto del territorio.
“Al rientro mi piacerebbe portare avanti qualche progetto di rural innovation e lavorare per favorire lo sviluppo di realtà sostenibili – conclude Stefano – magari anche attraverso la creazione di un fondo in collaborazione con qualche Venture Capital. Vedremo“.
Appuntamento quindi mercoledì 4 giugno alle 8.30 al molo del porto di Cagliari per festeggiare insieme a Stefano il rientro del progetto Rumundu sull’isola, a un anno esatto dal suo avvio.
Il 4 sera Stefano sarà ospite di “Leggendo Metropolitano“, festival internazionale di letteratura, quest’anno alla sua sesta edizione.
Operazione senza precedenti in 11 paesi. Trend Micro mette a disposizione uno strumento gratuito per rimuovere i malware incriminati
Milano, 3 Giugno 2014 – Trend Micro, leader globale nella sicurezza per il cloud, ha collaborato attivamente a quella che è stata ribattezzata GameOverZeus, un’operazione senza precedenti che ha visto le Forze dell’Ordine di 11 paesi in tutto il mondo collaborare con le aziende di security per porre fine alle attività criminali di due famiglie di malware tra le più pericolose: Cryptolocker e P2PZeuS.
L’operazione, guidata da FBI ed Europol, è iniziata venerdì 30 maggio ed è stata condotta in Italia dalla Polizia Postale che ha smantellato con successo una rete composta da circa 10.000 computer infetti.
Cryptolocker è un malware che blocca il computer degli utenti, crittografa tutti i file rendendoli inutilizzabili e inaccessibili fino a quando non viene pagato un riscatto, che si aggira attualmente intorno ai 600 dollari.
P2PZeuS è un sofisticato malware bancario, progettato per impossessarsi delle credenziali finanziarie delle vittime. Entrambi avevano colpito in tutto il mondo mettendo a segno colpi da milioni di euro.
Trend Micro mette a disposizione uno strumento gratuito che permette di verificare se i propri sistemi sono infetti da queste due malware e, nel caso, rimuoverli:
Percorso esemplare per la startup altamente tecnologica, nata da una stretta collaborazione con l’Università della Calabria, che sfrutta il geomagnetismo per la localizzazione in spazi chiusi
Milano, 29 maggio 2014 – Italian Angels for Growth (IAG), la principale associazione italiana di business angel, annuncia l’investimento realizzato da un gruppo di propri soci nella startup ad alto contenuto tecnologico GiPStech, ammontante a 200 mila euro.
GiPStech, ovvero Geo Indoor Positioning Systems and Technologies, sviluppa una tecnologia che consente un posizionamento molto preciso all’interno di spazi chiusi (indoor), ricavando una funzionalità del tutto simile al GPS lì dove il segnale satellitare non arriva.
Una tecnologia innovativa che sfrutta i sensori oggi presenti sui comuni smartphone assieme ad un fenomeno naturale, il geomagnetismo, che ha da sempre guidato le migrazioni degli uccelli, l’orientamento dei navigatori e che viene oggi utilizzato dai sistemi di navigazione per esterni. Una innovazione radicale che abiliterà nuovi servizi agli utenti e alle aziende: conoscendo con precisione come si muove un utente od un oggetto si potranno erogare servizi ed analizzare utilmente i dati raccolti nei più svariati settori, dal commercio alle fiere, dagli aeroporti agli ospedali, dai musei all’industria.
La startup non è passata inosservata, conquistando a settembre 2013 l’edizione italiana di Techcrunch, è stata finalista alla Start Cup Calabria e al Premio Gaetano Marzotto, ha vinto un grant Working Capital.
L’investimento sarà indirizzato a completare lo sviluppo della piattaforma tecnologica e testarne l’efficacia attraverso partnership con gli early adopters nei diversi settori di interesse.
“Siamo molto orgogliosi di aver raccolto l’interesse di investitori esperti come i soci IAG” dice Gaetano D’Aquila, CEO di GiPStech, “e siamo sicuri che ci saranno di stimolo e di aiuto nel prossimo futuro che si preannuncia di duro ma entusiasmante lavoro”
“Abbiamo percepito immediatamente le fenomenali potenzialità della tecnologia GiPStech, successivamente approfondendo la conoscenza della squadra abbiamo apprezzato la coesione e la complementarietà dei ruoli e delle esperienze. Un mix che pensiamo possa avere un grande futuro” afferma Massimo Vanzi, co-champion del consorzio d’investimento dei soci IAG che ha investito in GiPStech.
Tra i fondatori della innovativa società anche Matteo Faggin, noto nell’ecosistema delle startup per essere uno dei fondatori e coordinatori di SeedLab, programma di accelerazione per startup.
Mercato
I principali attori dell’industria tecnologica mondiale (Google, Nokia, Blackberry, Microsoft, ecc) stanno mostrando grande attenzione per il settore dei sistemi di localizzazione indoor che prometteranno di generare (secondo una stima di Markets&Markets) revenue per 2,6 miliardi di dollari già nel 2018. La stessa Apple ha acquisito lo scorso anno WiFiSlam, una startup molto early stage attiva nel settore, per circa 20 milioni di dollari.
Rispetto allo scenario dei competitor, la grande innovazione di GiPStech è che non si basa solamente su tecnologie wifi o beacons, bensì integra (grazie ai propri algoritmi) ogni segnale esistente con le anomalie del campo geomagnetico, offrendo dei risultati incredibilmente precisi senza richiedere ulteriori investimenti in infrastruttura hardware.
La tecnologia è indirizzata al mercato B2B degli sviluppatori, dei system integrator, dei produttori di dispositivi mobili.
Tecnologia
GiPStech ha sviluppato algoritmi proprietari che sfruttano le anomalie che caratterizzano in ogni spazio chiuso il campo magnetico terrestre, a causa della presenza di materiali ferromagnetici (tubature, cemento armato, ecc.), per costruire una mappa dell’ambiente su cui andare poi a posizionare qualsiasi utente od oggetto in movimento all’interno dello spazio che sia dotato di hardware di base ormai presente nei comuni smartphone.
La tecnologia software è il core business di GiPStech, installabile tipicamente in uno smartphone, l’oggetto che oggigiorno ogni persona porta con se ovunque vada.
Diversi i mercati verticali in cui la tecnologia GiPStech può trovare applicazione, arricchire l’esperienza dell’utente e abilitare nuovi modi di interazione e offerta di servizi, dagli eventi ai centri commerciali, dall’aeroporto a un museo, dal supermercato al grande business center.
Profilo GiPStech e founder
Gaetano D’Aquila, CEO, è il leader del progetto e la persona che ha connesso gli altri membri del team.
Laurea in Ingegneria Informatica nel 2002 e successivamente assegnista di ricerca al CNR. Lavora poi nell’industria prima come consulente security in ambito TELCO e Banking all’interno di Value Team SpA (ora NTT Data SpA) e successivamente come Project Leader in altra azienda dove ha coordinato le attività di R&S e strategiche nei settori automotive e car insurance. Ha pubblicato diversi lavori su riviste scientifiche e tutt’ora continua a collaborare con l’Università ed il CNR.
Giuseppe Cutrì, CTO, fornisce contributi vitali sullo sviluppo del “core” della tecnologia e su tutti gli aspetti di sviluppo applicativo
Laurea in Ingegneria Informatica nel 2005 e PhD in matematica nel 2008. Ha svolto attività di ricerca nel campo dei sistemi embedded, dell’intelligenza artificiale e della robotica evolutiva. Notevoli competenze tecniche e di sviluppo di applicativi complessi acquisite durante le sue esperienze lavorative prestate nell’industria in Italia e all’Estero
Giuseppe Fedele, R&D, contribuisce sulle tematiche di identificazione, predizione e filtraggio dell’algoritmo di localizzazione
Laurea in Ingegneria Informatica nel 1999 e PhD in Ingegneria dei Sistemi ed Informatica presso l’Università della Calabria. Dal 2006 è ricercatore nel settore scientifico disciplinare ING-INF/04 presso l’Università della Calabria dipartimento di Ingegneria Informatica, Modellistica, Elettronica e Sistemistica (DIMES). I suoi attuali interessi di ricerca includono la teoria dell’approssimazione, sistemi di potenza, elaborazione dei segnali, controllo attivo del rumore e delle vibrazioni.
Matteo Faggin, CFO & Business Development, attivo nella finanza per startup, porta al team competenze business e network settoriale.
Laurea in Ingegneria Meccanica nel 2003, MBA all’University of Maryland nel 2010, ha lavorato a lungo in imprese multinazionali in Italia, USA, Spagna e Belgio specializzandosi nella gestione di grandi progetti. Dal 2011 collabora con TTadvisor di Fondamenta SGR nell’ambito delle attività Venture Capital ed in particolare per la creazione di SeedLab, primario percorso di accelerazione di impresa.
IAG – Italian Angels for Growth
Italian Angels for Growth (IAG) è il maggiore angel group in Italia. Nato nel 2007 dalla volontà di nove angeli fondatori, IAG conta oggi 118 soci e rappresenta una delle più solide realtà dell’angel investing europeo. L’associazione ha sviluppato attraverso i propri soci e il coinvolgimento di altri operatori, investimenti in capitale di rischio per circa 22.5 milioni di euro suddivisi in 39 round d’investimento.
I soci IAG hanno contribuito alla nascita e alla crescita di 27 imprese innovative, eccellenze della ricerca, dello sviluppo tecnologico, dello spirito imprenditoriale italiani, tra cui Spreaker, Stereomood, ProxToMe, Biogenera, S5Tech, Eugea, Win, SediciDodici, Agroils, Ohikia, Margherita Fingerguard, Angiodroid, Musement, Cellply, Lovli.
Ancora un caso nella “Salento Valley”. E’ stato uno dei protagonisti del Next di Lecce
Antonio Scarnera: imprenditore a 16 anni con una startup informatica in piena crescita
Lo studente leccese ha implementato sul web “Island of Host”e ha trovato nella sua scuola l’ “acceleratore” di cui aveva bisogno
«Ho inventato un modo per vendere servizi web, domini e server dedicati a prezzi accessibili. Non dico mai la mia età, perderei di credibilità»
Lecce – Si chiama Antonio Scarnera, ha 16 anni e già da alcuni mesi è un vero e proprio imprenditore del settore ICT (Information and Communication Technology – Tecnologie dell’informazione e della comunicazione), ha implementato una sua start up, il servizio “Island of Host”, con cui, grazie ad una raffinata tecnica di parcellizzazione, riesce a fornire ai suoi clienti domini, server dedicati e altri servizi web a prezzi assolutamente accessibili. E’ uno studente dell’indirizzo informatico dell’Istituto “Galilei – Costa” di Lecce e nella sua scuola non ha trovato soltanto i piani formativi a lui più congeniali, ma ha anche trovato quello che in gergo viene chiamato un “incubatore” o “acceleratore” di start up, ossia una struttura che incentiva la creazione di piccole nuove imprese e si adopera affinché possano realizzarsi al meglio e al più presto. Ricordiamo che già l’anno scorso un altro studente della stessa scuola, il 18enne non vedente Vincenzo Rubano, ha attivato un progetto informatico tutto suo denominato “Ti tengo d’occhio”, un servizio di controllo e denuncia di programmi e siti web poco o per nulla accessibili per le persone cieche e ipovedenti.
Per quanto concerne “Island of Host”, anche se Antonio Scarnera e la sua giovane impresa sono “sul mercato” da pochi mesi, il ragazzo salentino è stato già notato da chi ha l’occhio lungo per le giovani promesse, come Alessandro Delli Noci, Salvatore Modeo ed il giornalista Riccardo Luna. Quest’ultimo, ritenendo questo caso assolutamente emblematico, ha invitato Antonio lo scorso 8 maggio a salire sul prestigioso palco del “Next” di Lecce per raccontare al pubblico la sua storia di start up, in maniera tale da diffonderne l’esperienza in tutta Italia e da stimolare altri giovani a prendere esempio e a fare altrettanto.
«Island of Host è un sito con cui offro servizi web ad imprese e ad altri startupper a prezzi inferiori a quelli di mercato. – racconta Antonio – E’ nato da un problema che ho avuto io la scorsa estate quando cercavo degli spazi web e server dedicati per un mio progetto ma erano tutti prezzi proibitivi per me che ero un semplice studente delle superiori. Così mi è venuto in mente di creare un qualcosa che in realtà in Italia non c’era ancora. Il primo ostacolo è derivato dalla mia età, troppo poca per avere un’azienda a proprio nome, ed è in questo che ho trovato supporto a scuola. Oggi ho questa mia impresa e ogni mese faccio bilanci e previsioni e non nascondo che l’azienda è sempre in continua crescita. Fornisco assistenza 24h a clienti molto più grandi di me e la gestisco direttamente io. Ai clienti non dico mai la mia età perché siamo in Italia e perderei di credibilità. Pensi che qualcuno voglia affidare i propri affari ad un sedicenne?»
Cosa aggiungere? Nulla se non un grosso in bocca al lupo ad Antonio e a tanti altri giovani che nella “Salento Valley” e nel resto d’Italia vogliano cimentarsi in nuove e innovative attività di business.
Nella puntata odierna della trasmissione Barba & Capelli in onda su Radio CRCinsieme ai conduttori Corrado Gabriele e Lucilla Nele abbiamo parlato di Startup Rosa con
Alessia Guarino diIgoOn – un’app che si propone di dar vita all’autostop digitale, creando una comunità di cittadini che, aiutati dalla tecnologia, siano in grado di scambiare informazioni e prendere decisioni intelligenti, rapide e nell’interesse dell’intera comunità.
Antonella Schiattarella diBSL Cosmeticsè stata costituita nel 2012 su iniziativa di un gruppo di ricerca che ha scoperto un nuovo processo di produzione della Manganese Superossido dismutasi (MnSOD).Il nuovo processo di produzione della MnSOD individuato e brevettato dalla BSL, consente all’enzima di essere significativamente più efficace di quanto lo sia quello prodotto oggi sul mercato.
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