Indagine Cisco: gli uffici non sono ancora attrezzati per il lavoro ibrido

Ecco i risultati dell’ultima ricerca condotta in 7 Paesi del Vecchio Continente

La maggioranza dei responsabili d’azienda e dei dipendenti sono favorevoli a un parziale ritorno in ufficio, ma gli spazi di lavoro non sono ancora pronti a sostenere adeguatamente le esigenze del lavoro ibrido. A sostenerlo è una nuova ricerca presentata ad Amsterdam nel corso di Cisco Live e realizzata intervistando 3.500 dipendenti e 1.050 responsabili d’azienda in 7 Paesi del Vecchio Continente, ossia Italia, Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi, Polonia e Spagna. Guardando in particolare all’Italia, ben il 77% dei dipendenti ritiene che gli uffici siano ancora inadeguati a sostenere il lavoro ibrido, a causa di spazi concepiti per un tipo di lavoro personale e non in team. Quasi la maggioranza invece dei responsabili d’azienda è convinta che l’esperienza vissuta dai partecipanti remoti non sia equivalente a quella in ufficio.

Nello specifico, i dati italiani rivelano una significativa discrepanza tra le aspirazioni dei dipendenti e la realtà degli ambienti di lavoro attuali.

  • Tra i responsabili d’azienda, l’83% (79% il dato europeo) richiede un ritorno in ufficio totale o parziale per tre motivi principali: comunicazione di gruppo, produttività e cultura del luogo di lavoro.
  • Tra i dipendenti, il 74% (in linea con il dato europeo) è favorevole al rientro in ufficio per tre ragioni principali: collaborazione (70%), brainstorming (43%) e senso di appartenenza (46%).
  • Nonostante la volontà comune di responsabili d’azienda e dipendenti di tornare in ufficio, l’attuale configurazione degli ambienti di lavoro non risponde adeguatamente alle esigenze del lavoro ibrido. Infatti, solo il 23% dei dipendenti (uno su tre in Europa) ritiene che l’ufficio sia adeguatamente attrezzato per sostenere questa modalità di lavoro. Quali sono i motivi?
  • Oltre il 50% degli uffici (in linea con il dato europeo) è ancora dedicato a spazi di lavoro personali, il che è controproducente per la creazione di ambienti ibridi collaborativi e di una solida cultura di lavoro in team.
  • Il 73% dei dipendenti intervistati (in linea con il dato europeo) ritiene che le attuali sale riunioni non favoriscano la produttività in ufficio, il che significa che anche le sale conferenze esistenti non sono funzionali.
  • Il 71% dei responsabili d’azienda intervistati (in linea con il dato europeo) ritiene che l’esperienza vissuta dai partecipanti remoti non sia equivalente a quella in ufficio.

I responsabili d’azienda riconoscono tale divario e, se non rendono l’ufficio un “magnete”, non saranno in grado di far tornare le persone in ufficio. A tale proposito, lo studio ha rivelato che il 65% dei responsabili d’azienda (in linea con il dato europeo) prevede di riprogettare gli spazi di lavoro entro i prossimi 24 mesi, concentrandosi sull’aggiornamento degli ambienti dedicati alle riunioni, sull’impiego di tecnologie e infrastrutture di lavoro ibride, sull’ammodernamento della disposizione degli uffici e dei posti a sedere e sulla realizzazione di elementi sostenibili ed ecocompatibili.

Scarica e leggi il report completo.

L’esperienza Cisco

Nel 2020 Cisco ha iniziato un progetto di trasformazione dell’ufficio di New York per creare uno spazio che coinvolgesse le persone e offrisse loro un’esperienza unica. Nel 2022 è stato inaugurato uno spazio di lavoro completamente re-immaginato.

Durante il periodo intercorso tra la realizzazione e il completamento, si è puntato sui componenti essenziali di cui i dipendenti hanno bisogno per avere interazioni collaborative e costruttive in ufficio. Di seguito sono riportati ulteriori dettagli sulla trasformazione dello spazio.

Perché è così importante?

Perché rappresenta la base per rendere l’ufficio attrattivo, non un luogo dove recarsi per obbligo. A New York è stato registrato un aumento di 2,5 volte del numero di persone presenti in ufficio ogni trimestre.

Non solo è stato trasformato l’intero spazio, ma sono state integrate funzioni intelligenti che lo hanno trasformato in un edificio intelligente, all’insegna della sostenibilità.

GUARDA IL VIDEO DEGLI UFFICI DI NEW YORK

Perché IoT e Blockchain sono una buona accoppiata

L’abbinamento di due tecnologie attuali promette fiducia, semplicità e sicurezza

Probabilmente avete sentito parlare di Blockchain come di un “nuovo tipo di Internet” e delle criptovalute, quali i Bitcoin, come del “nuovo oro”. Questi argomenti sono così strettamente collegati che le persone si confondono e credono che Blockchain e Bitcoin siano effettivamente la stessa cosa. Ma la Blockchain è semplicemente una delle tecnologie alla base dei Bitcoin e i Bitcoin sono solo un’applicazione che sfrutta la Blockchain. Blockchain sta ora emergendo come una soluzione importante nell’evoluzione di altre tecnologie, come l’Internet of Things.

Secondo Cisco, l’Internet of Things (IoT) comprenderà presto 30 miliardi di “cose”. Ed è difficile capire come connettere, raccogliere, scambiare e gestire in modo efficiente tutti questi dati mantenendoli al sicuro mentre scorrono su una serie di espansioni delle reti IoT.

Ecco dove arriva la blockchain.

[amazon_link asins=’1260115879,3330011564,9387284182,1484237080,B079762HR8′ template=’ProductCarousel’ store=’antoniosavare-21′ marketplace=’IT’ link_id=’5b6abdca-60b1-11e8-b4aa-9348fb43a792′]

Le stesse caratteristiche che rendono essenziale la blockchain per le criptovalute sono quelle che la rendono così preziosa per l’IoT. La Blockchain offre agli utenti la certezza che dati sensibili e unici possano girare intorno alle reti globali e rimanere completamente al sicuro e inalterati. La Blockchain agevola la fiducia. E può essere più efficiente grazie all’interconnessione.

È una questione di fiducia

Nella blockchain, i dati sulle transazioni sono divisi in “blocchi” che sono “concatenati” insieme attraverso una firma digitale unica di 64 caratteri, e successivamente questi blocchi vengono separati e inviati attraverso una rete di computer. Quando si fa leva sulla blockchain, i dati delle transazioni non sono condivisi unicamente con le parti partecipanti ma con tutte le parti della rete. Questa rete può essere pubblica e quindi chiunque può parteciparvi, come per i Bitcoin, o può essere sottoposta ad autorizzazione, come per la Food Safety Network. Quando ciascuna transazione viene approvata dalla rete, il blocco di transazioni associato diventa parte della catena esistente, non solo all’interno dei registri dei partecipanti alla transazione, ma in tutti i registri. Il consenso tra i computer della rete garantisce che i registri condivisi siano copie esatte e riduce il rischio di transazioni fraudolente, poiché la manomissione dovrebbe verificarsi in diversi luoghi esattamente nello stesso momento. Pertanto, anche se il registro di una singola entità viene compromesso, la modifica dei dati al suo interno non avrà alcun impatto sull’integrità dell’intera blockchain, in quanto gli altri registri nella rete identificheranno il problema. È in questo scenario che le blockchain sono considerate “immutabili”.

La Blockchain rende possibili le criptovalute offrendo efficienza, sicurezza e verificabilità, tutto senza intermediari. Queste stesse caratteristiche rendono la blockchain preziosa in QUALSIASI caso d’uso in cui è importante registrare transazioni autonome, machine-to-machine – che ci portano all’Internet of Things.

Il valore dell’IoT è nei dati, e le preoccupazioni sulla vulnerabilità di questi dati mentre si muovono attraverso vasti sistemi automatizzati di sensori e macchine sono reali. La Blockchain affronta questo problema rendendo questi dati tracciabili e sicuri attraverso reti più ampie. Aggiunge livelli di efficienza e certezza che possono rendere l’IoT più utile e adeguato, anche per i più reticenti. Ecco alcuni vantaggi specifici di un abbinamento di blockchain-IoT:

·         Fiducia: la Blockchain offre un alto livello di sicurezza e trasparenza. Ciò consente alle aziende di verificare rapidamente le informazioni, stabilire la fiducia, monitorare i progressi e avviare i pagamenti senza affidarsi a un’autorità centralizzata o a un intervento umano costante.

·         Velocità: peer-to-peer, contratti e registri basati su dispositivi accelerano lo scambio e l’elaborazione dei dati.

·         Semplicità: grazie alla Blockchain, le organizzazioni possono scambiare dati, trasferire merci e automatizzare i processi aziendali senza creare costose strutture IT centralizzate.

·         Agilità: la Blockchain consente il rapporto contrattuale tra le entità in tempo reale, senza alcuna terza parte per “certificare” la transazione IoT.

I casi d’uso della blockchain nell’IoT sono diversi e riguardano molti settori. Nel farmaceutico, ad esempio, gli ospedali e le organizzazioni non governative richiedono prove (generalmente fornite tramite sensori di temperatura) che i medicinali spediti non siano stati esposti a condizioni specifiche che potrebbero comprometterne la qualità. La Blockchain supporta un registro a prova di manomissione che mostra le condizioni in cui il medicinale è stato spedito durante il suo intero viaggio.

È in corso anche il lavoro per sposare meglio la blockchain con l’IoT nell’industria. Recentemente, Cisco, Bosch, Bank of New York, Mellon, Gemalto, Foxconn e Blockchain, BitSE, Consensus Systems e Chronicled hanno istituito un consorzio per lavorare su come la blockchain può essere utilizzata per proteggere e migliorare l’IoT.

Blockchain, IoT e interconnessione

Sia la blockchain che l’IoT richiedono l’interconnessione per funzionare come dovrebbero. Una caratteristica chiave dell’interconnessione – lo scambio di dati privati tra le imprese – è che avvicina le controparti il più possibile al confine digitale. Ciò riduce la latenza e aumenta le prestazioni. L’interconnessione ottimizza anche la sicurezza, perché le connessioni dirette sono quelle più sicure possibili.

La massima sicurezza e le alte prestazioni sono entrambi requisiti per le applicazioni blockchain e IoT, e una strategia IT di interconnessione, denominata Interconnection Oriented Architecture™ (IOA™) è un modo per ottenere entrambi.

L’implementazione di un IOA sulla piattaforma di interconnessione globale di Equinix porta le aziende verso il confine digitale, vicino alle persone, al cloud, ai dati e ai luoghi di cui hanno bisogno per accedere.

Per una guida completa su come implementare una strategia IOA e ottenere il massimo dalla blockchain e dall’IoT è possibile consultare il Playbook IOA.

Cisco accelera sul Multicloud con importanti innovazioni alla piattaforma HyperFlex

Ulteriore supporto per i container e Microsoft Hyper-V e piena integrazione dei servizi multicloud

 

Cisco presenta la nuova versione software 3.0 per la piattaforma Cisco® HyperFlex™, garantendo prestazioni e semplicità a tutte le applicazioni, in ogni tipologia di cloud e con la massima scalabilità. Le novità includono il supporto per Microsoft Hyper-V, cluster estesi, container e nuovi servizi multicloud che permettono di distribuire, monitorare e gestire applicazioni in qualsiasi tipo di cloud. Il risultato è una piattaforma che permette lo sviluppo e l’implementazione di applicazioni sia tradizionali che cloud native su una piattaforma comune di iperconvergenza.

[amazon_link asins=’B00FOKN7FG,B01LRX2DSA,B008HNRD4I,B074DXPS6B’ template=’ProductCarousel’ store=’antoniosavare-21′ marketplace=’IT’ link_id=’cc513d5b-081d-11e8-9939-e96ea9a5f7f9′]

 

Cisco HyperFlex: il potere della semplicità

Le altre soluzioni di iperconvergenza non considerano quanto siano decisivi il networking e i file system distribuiti sulle prestazioni e la scalabilità dei server cluster. Cisco ha ridefinito l’iperconvergenza con un approccio end-to-end completo che consente di progettare server e tecnologia di rete ad alte prestazioni, con un filesystem appositamente realizzato. Si ottengono in questo modo prestazioni senza precedenti che permettono ai clienti di supportare in modo efficiente una vasta gamma di applicazioni, inclusi database e workload ERP cruciali.  

 

“L’approccio di HyperFlex permette di ottimizzare le prestazioni dei database Microsoft SQL e Oracle e delle applicazioni critiche con una delivery veloce, costi inferiori e una gestione più efficace”, ha dichiarato Edivaldo Rocha, CEO di CorpFlex.

 

L’ultima versione di HyperFlex si basa dunque su un’architettura avanzata e permette di semplificare ulteriormente le attività. “Ciò che ci chiedono i clienti è semplicità operativa, scalabilità e capacità di soddisfare le esigenze specifiche di ciascuna delle applicazioni”, ha dichiarato Liz Centoni, senior vice president e general manager del gruppo del Computing Systems Product Group di Cisco. “La nuova piattaforma HyperFlex è l’esempio concreto di ciò che stiamo facendo per semplificare e migliorare le attività nei data center e per supportare le organizzazioni affinché possano prosperare in un mondo multicloud”.

 

Eseguire qualsiasi applicazione

HyperFlex 3.0 integra importanti innovazioni per i workload critici e cloud-native:

  • Supporto Multi-hypervisor. Oltre a VMware ESXi, HyperFlex fornisce supporto hypervisor per Microsoft Hyper-V.
  • Supporto per i Container. Le innovazioni apportate alla piattaforma dati includono un driver FlexVolume per consentire lo storage costante per i container gestiti da Kubernetes, permettendo lo sviluppo e l’implementazione di applicazioni cloud-native su HyperFlex.
  • Validazione delle Applicazioni Enterprise. HyperFlex è ideale per un’ampia gamma di workload con strumenti di profilazione e dimensionamento dei vari carichi di lavoro disponibili per supportare i progetti di migrazione delle applicazioni. Oltre alle guide per la progettazione e l’implementazione di Virtual Server Infrastructure (VSI) e Virtual Desktop Infrastructure (VDI), sono ora disponibili guide di progettazione Cisco per database mission critical, analytics e applicazioni ERP – tra cui Oracle, SQL, SAP, Microsoft Exchange e Splunk.

 

Su qualsiasi tipo di Cloud

Le organizzazioni oggi richiedono la mobilità dei carichi di lavoro e il monitoraggio delle applicazioni attraverso cloud pubblici e privati.  HyperFlex è la piattaforma per l’era multicloud e offre nuove integrazioni di servizi con il portfolio software multicloud di Cisco:

  • Application Performance Monitoring. AppDynamics con HyperFlex consente di monitorare le prestazioni delle applicazioni ibride in esecuzione su HyperFlex e su più cloud.
  • Application Placement. Cisco Workload Optimization Manager (CWOM) per HyperFlex assiste i clienti con l’analisi automatica e il workload placement.
  • Cloud Management. Lanciato lo scorso anno, CloudCenter for HyperFlex consente la gestione del ciclo di vita dei carichi di lavoro in uno o più cloud privati o pubblici.
  • Cloud Privato. CloudCenter for HyperFlex semplifica l’implementazione e la gestione delle macchine virtuali, dei container e delle applicazioni, rendendo facile il compito di sviluppatori e amministratori nel consumo di cloud privati.

 

Di qualsiasi misura

Solo Cisco permette ai clienti di gestire carichi di lavoro in rapida crescita con una resilienza completa, godendo al contempo della portata globale della gestione dei sistemi basati su cloud.

  • Più scalabilità e resilienza on premises. A supporto dei clienti con una maggiore densità di macchine virtuali, i cluster HyperFlex sono ora in grado di raggiungere 64 nodi con una maggiore resilienza, grazie a spazi di disponibilità completamente automatizzati.
  • Stretch Clusters Across Datacenters. Per soddisfare i requisiti di protezione dei dati e di elevata disponibilità, HyperFlex può ora essere configurato in cluster di estensioni per garantire la massima disponibilità.
  • Gestione basata su Cloud nei Data Center. Cisco Intersight ora supporta HyperFlex Cloud Deployment, portando l’implementazione semplificata e la gestione in qualsiasi località remota

 

Le applicazioni sono al centro della trasformazione digitale.  Il paesaggio applicativo in continua evoluzione richiede il supporto sia per carichi di lavoro tradizionali monolitici che per architetture di microservizi distribuite. Inoltre, la possibilità di abilitare un ambiente operativo multicloud sta rapidamente diventando un requisito dei data center. Secondo la CloudView Survey di IDC del luglio 2017, l’85% degli intervistati sta valutando o utilizzando il cloud pubblico, mentre tra gli attuali utenti del cloud l’87% ha adottato misure per portarsi verso una strategia cloud ibrida e il 94% prevede di utilizzare diversi cloud.

 

Le organizzazioni stanno rapidamente adottando infrastrutture di iperconvergenza (HCI) per contribuire a semplificare i loro ambienti.  HCI è uno dei segmenti in più rapida crescita nell’area dei data center con un CAGR a 5 anni (2016-2021) del 30,2% (Fonte: IDC Worldwide Quarterly Converged Systems Forecast Tracker, 3CQ17). Cisco HyperFlex viene adottato come piattaforma principale per l’IT aziendale, accelerando questa transizione di mercato con oltre 2000 clienti in tutto il mondo.

 

 

Risorse a supporto

 

 

Cisco HyperFlex Systems™

I sistemi Cisco HyperFlex offrono un’iperconvergenza completa, combinando computing, storage e risorse di networking in una piattaforma semplificata e facile da usare. La piattaforma dati HyperFlex, progettata con il sistema Cisco Unified Computing System (Cisco UCS®), offre una struttura dinamica dei dati, grazie a prestazioni leader del settore, di cui i clienti hanno bisogno per semplificare un maggior numero di applicazioni nei loro data center. I sistemi Cisco HyperFlex offrono l’agilità, la scalabilità e un approccio pay-as-you-grow del cloud, ma con i vantaggi dell’infrastruttura on-premises. Cisco HyperFlex. Semplificare di più.

Cisco introduce l’Intent-based Networking per i Data Center e gli ambienti Cloud Privati grazie alle nuove funzionalità di ACI

Le nuove funzionalità di Cisco ACI, come la scalabilità multi-sito, l’integrazione dei container e una maggiore sicurezza consentono di velocizzare le strategie multi-cloud.

Cisco annuncia nuovi aggiornamenti per l’Application Centric Infrastructure (Cisco ACI),™ la soluzione di Software-Defined Networking (SDN) leader di mercato che semplifica ai clienti il processo di adozione di reti intuitive per i data center. Grazie all’ultimo aggiornamento del software (ACI 3.0), oltre 4.000 clienti di ACI potranno aumentare l’agilità del business con l’automazione della rete, una gestione semplificata e una migliore sicurezza per ogni combinazione di workload nei container, nelle macchine virtuali e bare metal per i cloud privati e i data center on-premise.

I cambiamenti che oggi coinvolgono i data center sono cruciali. Le aziende stanno inevitabilmente sperimentando la necessità di accelerare velocità, flessibilità, sicurezza e scalabilità in ambienti multi-cloud e data center sempre più complessi.

 

“Dal momento che i nostri clienti si stanno orientando verso strategie multi-cloud, sono alla ricerca di modalità con cui semplificare la gestione e la scalabilità dei propri ambienti,” afferma Ish Limkakeng, senior vice president for data center networking di Cisco. “Automatizzando le operazioni base dell’IT attraverso una policy centrale che interessa diversi data center e diversi luoghi, le nuove funzionalità di multi-site management di ACI aiutano gli operatori di rete a gestire e spostare più facilmente i carichi di lavoro da un solo monitor – questo è un passo importante nel realizzare la visione di Cisco ‘ACI Anywhere’ ossia di portare ACI in qualsiasi ambiente.”

 [amazon_link asins=’1587144905,1587143240,1587050234,1587144670,1587205955′ template=’ProductCarousel’ store=’antoniosavare-21′ marketplace=’IT’ link_id=’1e1e48c7-b4b9-11e7-b406-f7975060b67b’][amazon_link asins=’1587144905,1587143240,1587050234,1587144670,1587205955′ template=’ProductCarousel’ store=’antoniosavare-21′ marketplace=’IT’ link_id=’1e58e100-b4b9-11e7-876a-65cf8af4215d’]

Il nuovo aggiornamento del software ACI 3.0 è ora disponibile. Le nuove funzionalità includono:

  • Gestione Multi-site: i clienti possono facilmente connettere e gestire diversi fabric ACI, che sono geograficamente distribuiti per migliorare la disponibilità attraverso l’isolamento dei domini di errore e fornendo una visione globale delle policy della rete tramite un unico portale di gestione. Questo semplifica notevolmente il disaster recovery e la capacità di scalare le applicazioni.
  • Integrazione con Kubernetes: i clienti possono ora implementare i propri carichi di lavoro come micro-servizi all’interno dei container, definire le policy di rete utilizzando questo sistema open-source e ottenere modelli di rete unificati per containers, machine virtuali e ambienti bare-metal. Questa funzionalità porta lo stesso livello di profonda integrazione che ACI ha mantenuto con numerosi hypervisor e container.
  • Migliore Flessibilità e Visibilità Operativa: l’interfaccia utente di nuova generazione semplifica l’utilizzo di ACI con nuovi e semplici layout, visuali topologiche e procedure guidate per la risoluzione dei problemi. Inoltre, ACI ora integra funzionalità avanzate di inserimento e rimozione, supporto combinato del sistema operativo, nonché la misurazione della latenza attraverso l’intera fabric per la risoluzione dei problemi.
  • Sicurezza: ACI 3.0 offre nuove funzionalità per proteggere le reti mitigando gli attacchi come lo spoofing IP/MAC con l’integrazione di First Hop Security, autenticando automaticamente gli in-band workload e ponendoli in gruppi sicuri, e il supporto per il rafforzamento granulare delle policy per gli end point all’interno dello stesso gruppo di sicurezza.

 

“Con ‘ACI Anywhere,’ Cisco offre una soluzione scalabile che porterà i clienti verso il successo in ambienti multi-cloud e multi-site,” afferma Dan Conde, analista di Enterprise Strategy Group. “La nuova integrazione di ACI con i container cluster managers e i miglioramenti per la sicurezza zero trust rende questa soluzione adatta a qualsiasi tipo di business dai grandi service provider e le grandi aziende fino alle piccole imprese.”

 

I clienti Cisco riconoscono il valore di ACI:

 

Tiger Resorts, Okada Manila

Okada Manila, il nuovo luxury resort di Tiger Resorts, si affida alla sua infrastruttura IT per le applicazioni critiche che offrono esperienze di prim’ordine ai clienti, incluse le prenotazioni dell’hotel e il Sistema telefonico, le applicazioni di gioco del casinò, le applicazioni retail, e quelle amministrative. Il team IT ha selezionato la miglior tecnologia disponibile per il nuovo resort, tra cui vi è una soluzione integrate che combina Cisco ACI con Citrix NetScaler. 

“Cisco ACI ci ha fornito un’infrastruttura di rete con agilità nell’implementare servizi per le applicazioni, il bilanciamento del carico e configurazioni di rete attraverso un processo molto semplice molto simile a un solo clic, mentre Citrix NetScaler offre il bilanciamento del carico, le applicazioni di sicurezza e servizi di accelerazione. Questa soluzione integrata migliora la scalabilità e la gestione delle applicazioni e dei sistemi attraverso l’allocazione immediata di risorse e ci permette di risparmiare tempo ed energie nel mantenere operativo il sistema del resort.”

Dries Scott, senior vice president of information technology, Okada Manila

 

Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA)

Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, un gruppo bancario internazionale e la seconda banca più grande di Spagna, offre soluzioni finanziarie a 70 milioni di client in tutto il mondo.  

“Abbiamo implementato sia la virtualizzazione di Red Hat che Cisco ACI, e l’integrazione di queste due soluzioni ci ha permesso di ottenere i benefici della virtualizzazione di rete e di semplificare le operazioni di ottimizzazione alle nostre aziende virtuali, come abbiamo fatto per la nostra OpenStack IaaS.”

– Raul Tomas, Architecture and Global Deployment, BBVA

 

Hutchinson Networks

Hutchinson Networks, uno dei principali fornitori di soluzioni automatizzate per il cloud e servizi di rete, aiuta i propri clienti a gestire la complessità dei data center di oggi. 

“Cisco ACI abilita Fabrix, la nostra piattaforma di cloud pubblico – fornendo un software defined network veloce, flessibile e automatizzato. Continuiamo a ottenere benefici dai continui investimenti di Cisco relativie ad ACI e stiamo già valutando nuove offerte di servizi che saranno abilitate dalle funzionalità di Cisco ACI 3.0 e dal multi-site design, in particolare.” 

Stephen Hampton, CTO, Hutchinson Networks

 World Wide Technology

WWT è un premiato technology integrator e fornitore di soluzioni per la supply chain e offre approcci verificati, collaborativi e innovativi che aiutano a valutare, progettare e implementare soluzioni.

“Diversi ambienti cloud, hosted facilities, fusioni e acquisizioni rendono gli ambienti IT più complessi ogni giorno, noi consideriamo ACI come una soluzione che ci permette di semplificare questa complessità,” afferma John Duren, Practice Manager, Data Center Switching and Application Delivery, World Wide Technologies. “In qualità di uno dei primi clienti che ha utilizzato ACI 3.0 e le sue nuove funzionalità, possiamo dire che Cisco ha mantenuto la promessa di ‘ACI Anywhere,’ semplificando l’interfaccia e offrendo continuità dalla sicurezza fino alla visione delle policy.”

Ulteriori risorse

 

 

Cisco

Cisco (NASDAQ: CSCO) è il leader tecnologico mondiale che dal 1984 è il motore di Internet. Con le nostre persone, i nostri prodotti e i nostri partner consentiamo alla società di connettersi in modo sicuro e cogliere già oggi le opportunità digitali del domani. Scopri di più su emearnetwork.cisco.com e seguici su Twitter @CiscoItalia

Digitaliani: l’impegno Cisco per la Digitalizzazione del Paese

 

Exit mobile version

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi