Il settore della Sanità è in ritardo nell’adozione del multicloud ibrido ma si prevede una crescita esponenziale nel breve termine

Nutanix (NASDAQ: NTNX), leader nell’hybrid multicloud computing, ha presentato i risultati relativi al settore della sanità dello studio Enterprise Cloud Index (ECI), che mostra i progressi compiuti nell’adozione del cloud. Secondo la ricerca, le aziende del settore sanitario sono in ritardo rispetto alla media totale degli altri settori, tuttavia, si prevede una crescita dal 53% al 74% nel corso dei prossimi tre anni, in linea con il trend globale di evoluzione verso infrastrutture IT multicloud, che comprendono un mix di cloud privati e pubblici.

Il multicloud ibrido è inoltre il modello operativo con la maggiore crescita prevista tra tutte le aziende analizzate nell’ECI. La metà della percentuale di intervistati nel settore sanitario (6%), rispetto all’insieme di risposte a livello globale e intersettoriale (12%), ha adottato il modello multicloud ibrido.

Tuttavia, chi opera nel settore sanitario prevede di aumentare le implementazioni multicloud ibride di oltre sette volte (38 punti percentuali), nei prossimi tre anni, raggiungendo una penetrazione del 44%. Inoltre, alcune aziende del settore sanitario prevedono di iniziare a utilizzare più cloud pubblici (multicloud) come unica infrastruttura IT, portando l’utilizzo di questo modello dall’attuale 0% all’8% entro il 2026.

Agli intervistati è stato chiesto quali sono le sfide che stanno affrontando in termini di cloud, come eseguono le applicazioni aziendali e dove pensano di farlo in futuro. Di seguito i risultati chiave dello studio:

  • La sicurezza informatica è il principale stimolo all’investimento nell’infrastruttura IT. La cybersecurity è stata citata dal 13% degli intervistati quale principale driver che guida le loro scelte di acquisto relative all’infrastruttura IT, seguita dalla sovranità dei dati (12%) e dalla flessibilità di esecuzione in cloud e on-premise (9%). I costi sono stati citati solo dal 4% degli intervistati sebbene la maggior parte degli intervistati ponga il controllo dei costi in cima all’elenco delle sfide da affrontare. L’86% degli intervistati del settore sanitario, infatti, ha indicato il controllo dei costi del cloud come una sfida nella gestione delle loro attuali infrastrutture IT e più di un terzo (36%) la indica come una sfida “significativa”.
Principali criteri relativi alla scelta dell’infrastruttura (risposta unica)
Sanità Globale
Cybersecurity 13% 13%
Sovranità dei dati 12% 10%
Flessibilità tra cloud e on-premise 9% 10%
Sostenibilità 9% 7%
Distribuzione dei dati tra edge, datacenter, cloud pubblico 8% 8%
Facilità nello spostare le applicazioni esistenti verso il cloud pubblico 8% 8%
Requisiti delle applicazioni 8% 6%
Servizi dati (p.e. file, blocchi, oggetti) 7% 8%
Protezione e recovery dei dati 7% 10%
Problemi normativi e di conformità 8% 8%
Prestazioni 7% 8%
Costo 4% 5%
  • Gli ambienti misti creano nuove sfide e richiedono un unico luogo per gestire tutti i carichi di lavoro e i dati. Il 96% delle aziende del settore sanitario concorda sul fatto che l’ideale sarebbe disporre di un’unica piattaforma per gestire le diverse infrastrutture pubbliche e private. Ne consegue che la maggior parte delle aziende del settore sanitario intervistate ha indicato il disaster recovery (42%) come principale sfida nella gestione di infrastrutture miste. Seguono la visibilità su dove si trovano i dati (41%), l’analisi e l’orchestrazione dei dati (40%) e i costi di archiviazione dei dati (40%).
  • La mobilità delle applicazioni è al primo posto. Tutte le aziende che operano nel settore sanitario hanno spostato una o più applicazioni in un nuovo ambiente IT negli ultimi 12 mesi. La sicurezza e la sostenibilità (40% entrambe) vengono citate come la ragione più frequente per tale spostamento.

Per il quinto anno consecutivo, Vanson Bourne ha condotto uno studio per conto di Nutanix, intervistando 1.450 decisori IT in tutto il mondo tra dicembre 2022 e gennaio 2023. La ricerca è complementare alla quinta edizione dello studio annuale Nutanix Enterprise Cloud Index e si focalizza sui trend di implementazione e pianificazione del cloud nel settore della sanità, sulla base delle risposte di 250 professionisti IT di tale mercato. Mette in evidenza i piani, le priorità e le sperimentazioni dei cloud provider del settore healthcare e include comparazioni dell’attività multicloud nel settore della sanità con quella di altri mercati e paesi. La base di intervistati si estende a diversi settori, dimensioni aziendali e alle seguenti aree geografiche: Americhe, Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA) e la regione Asia-Pacifico Giappone (APJ).

Per maggiori informazioni sul report globale e sui risultati, qui è disponibile la quinta edizione del Nutanix Enteprise Cloud Index in italiano.

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Nutanix

Nutanix è leader globale nel software cloud e offre alle aziende un’unica piattaforma per l’esecuzione di applicazioni e dati su diversi cloud. Grazie a Nutanix, le aziende sono in grado di ridurre la complessità e di semplificare le operations, potendosi così focalizzare sul raggiungimento dei risultati di business. Pioniere nelle infrastrutture convergenti, Nutanix è apprezzata da aziende di tutto il mondo per la gestione, coerente e vantaggiosa in termini di costi, di ambienti multicloud ibridi. Ulteriori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.nutanix.it. Seguici su Twitter @Nutanix e @nutanixitaly. Clicca qui e seguici su YouTube.

Cybersecurity 2022: il cloud sarà sempre più un acceleratore di servizi per le persone e per le aziende, ma anche per i cybercriminali

Trend Micro presenta le previsioni sulle minacce IT che colpiranno quest’anno. Lo sfruttamento delle vulnerabilità, il fenomeno dei malware come commodity e la caccia ai dati delle automobili intelligenti tra le principali minacce alla sicurezza.

 

Il cloud sarà sempre più fondamentale per le persone e per le aziende, ma anche per i cybrcriminali. Il dato emerge dal report Trend Micro, leader globale di cybersecurity, sulle minacce informatiche che caratterizzeranno il 2022, dal titolo “Verso un nuovo slancio”.


I ricercatori di Trend Micro prevedono che quest’anno i cybercriminali concentreranno i propri sforzi sugli attacchi ransomware ai workload in cloud, nei data center e su tutti quei servizi esposti, per trarre vantaggio dal numero di dipendenti che continuano a lavorare da remoto. Inoltre, le vulnerabilità saranno sfruttate in tempi record e utilizzate insieme a bug per l’escalation dei privilegi, ottenendo così il massimo successo nell’attacco. Anche i sistemi IoT, le supply chain globali, gli ambienti cloud e le funzioni DevOps saranno nel mirino, mentre i malware più sofisticati saranno destinati alle PMI.

“Rispetto ad altre aziende abbiamo più ricercatori di sicurezza informatica e siamo riconosciuti per la nostra intelligence sulle minacce. Le nostre intuizioni e scoperte sono ampiamente utilizzate e alimentano i nostri prodotti”. Ha affermato Gastone Nencini, Country Manager di Trend Micro Italia. “Gli ultimi due anni sono stati difficili dal punto di vista della cybersecurity, a causa dell’adozione improvvisa del lavoro da remoto e della conseguente esplosione delle dimensioni delle superfici di attacco. Per questo, oggi è ancora più necessario identificare una solida strategia basata sull’analisi completa della propria infrastruttura, per colmare le eventuali lacune di security rimaste e complicare la vita ai cybercriminali il più possibile”.

Nel dettaglio, queste le previsioni di Trend Micro per il 2022

  • Minacce cloud: I cybercriminali saranno contemporaneamente innovatori e tradizionalisti, adottando un approccio shift-left per seguire le ultime tendenze tecnologiche e continuando a usare tecniche più che collaudate per colpire gli utilizzatori del cloud e in particolar modo gli ambient DevOps e le API, utilizzate per effettuare attacchi su larga scala

  • Minacce ransomware: I server saranno il principale obiettivo dei ransomware. I cybercriminali che desiderano accedere a bersagli aziendali si concentreranno sui servizi esposti e sulle compromissioni server, piuttosto che sugli endpoint, e gli attacchi saranno ancora più mirati

  • Sfruttamento delle vulnerabilità: Nel 2022 verranno scoperte in-the-wild ancora più vulnerabilità zero-day. La finestra disponibile per trasformare una vulnerabilità in un’arma verrà ridotta a pochi giorni, se non addirittura a qualche ora, e gli exploit saranno scritti per bug corretti in fase beta prima che le relative patch possano essere rilasciate ai consumatori. Nel 2022 ci sarà un segmento di cybercriminali dedicato a tenere d’occhio le aziende, in vista di qualunque vulnerabilità annunciata e patch

  • Attacchi con malware commodity: Le PMI saranno esposte agli attacchi di affiliati a servizi RaaS (Ransomware-as-a-Service) e piccoli cybercriminali che sfruttano malware commodity mantenendo un basso profilo. In particolare, i dispositivi IoT usati dalle PMI saranno gli obiettivi principali di questi attacchi

  • Minacce IoT: Le informazioni associate all’IoT diventeranno una merce sempre più richiesta nell’underground cybercriminale. Nel 2022, però, i malintenzionati saranno mossi da aspirazioni ben superiori rispetto all’assumere il controllo di gadget IoT, per disporre di una comoda base di attacco per ulteriori attività criminali o per potersi spostare lateralmente all’interno di una rete. I cybercriminali si lanceranno presto in una nuova corsa all’oro, scatenata dai dati delle automobili intelligenti

  • Minacce alle supply chain: Le supply chain di tutto il mondo saranno nel mirino di tecniche di quadrupla estorsione. Per sfruttare al massimo i cyberattacchi, costringeranno infatti le loro vittime a pagare forti somme di denaro attraverso una tecnica estorsiva che si snoda su quattro direttrici: tenere in ostaggio i dati critici di una vittima fino al pagamento di un riscatto, minacciare la diffusione delle informazioni e la pubblicizzazione della violazione, minacciare attacchi ai clienti della vittima e, infine, attaccare la supply chain dei fornitori della vittima.

Per affrontare con successo le minacce di quest’anno, le organizzazioni dovranno essere più vigili e adottare un approccio globale, proattivo e cloud-first per mitigare i rischi informatici. La ricerca, la previsione e l’automazione saranno fondamentali per gestire gli attacchi e proteggere la propria forza lavoro, così come il rispetto delle best practice, l’applicazione del modello zero trust e l’implementazione di una sicurezza più solida, con le giuste soluzioni e il giusto livello di competenze.

 

Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link

Il report completo è disponibile a questo link

 

Trend Micro
Trend Micro, leader globale di cybersecurity, è impegnata a rendere il mondo un posto più sicuro per lo scambio di informazioni digitali. Con oltre 30 anni di esperienza nella security e nel campo della ricerca sulle minacce e con una propensione all’innovazione continua, Trend Micro protegge centinaia di migliaia di organizzazioni e milioni di individui che utilizzano il cloud, le reti e i più diversi dispositivi, attraverso la sua piattaforma di cybersecurity.  

Trend Micro è leader nelle soluzioni di sicurezza cloud ed enterprise e la sua piattaforma abilita una vasta gamma di tecniche avanzate di difesa dalle minacce, che sono ottimizzate per gli ambienti AWS, Microsoft e Google. La piattaforma Trend Micro consente anche di avere una visibilità centralizzata, per usufruire di un rilevamento e risposta migliori e più rapidi.  

Con 7.000 dipendenti in 65 Paesi, Trend Micro permette alle organizzazioni di semplificare e mettere al sicuro il loro spazio connesso. www.trendmicro.com

 

Cisco introduce l’Intent-based Networking per i Data Center e gli ambienti Cloud Privati grazie alle nuove funzionalità di ACI

Le nuove funzionalità di Cisco ACI, come la scalabilità multi-sito, l’integrazione dei container e una maggiore sicurezza consentono di velocizzare le strategie multi-cloud.

Cisco annuncia nuovi aggiornamenti per l’Application Centric Infrastructure (Cisco ACI),™ la soluzione di Software-Defined Networking (SDN) leader di mercato che semplifica ai clienti il processo di adozione di reti intuitive per i data center. Grazie all’ultimo aggiornamento del software (ACI 3.0), oltre 4.000 clienti di ACI potranno aumentare l’agilità del business con l’automazione della rete, una gestione semplificata e una migliore sicurezza per ogni combinazione di workload nei container, nelle macchine virtuali e bare metal per i cloud privati e i data center on-premise.

I cambiamenti che oggi coinvolgono i data center sono cruciali. Le aziende stanno inevitabilmente sperimentando la necessità di accelerare velocità, flessibilità, sicurezza e scalabilità in ambienti multi-cloud e data center sempre più complessi.

 

“Dal momento che i nostri clienti si stanno orientando verso strategie multi-cloud, sono alla ricerca di modalità con cui semplificare la gestione e la scalabilità dei propri ambienti,” afferma Ish Limkakeng, senior vice president for data center networking di Cisco. “Automatizzando le operazioni base dell’IT attraverso una policy centrale che interessa diversi data center e diversi luoghi, le nuove funzionalità di multi-site management di ACI aiutano gli operatori di rete a gestire e spostare più facilmente i carichi di lavoro da un solo monitor – questo è un passo importante nel realizzare la visione di Cisco ‘ACI Anywhere’ ossia di portare ACI in qualsiasi ambiente.”

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Il nuovo aggiornamento del software ACI 3.0 è ora disponibile. Le nuove funzionalità includono:

  • Gestione Multi-site: i clienti possono facilmente connettere e gestire diversi fabric ACI, che sono geograficamente distribuiti per migliorare la disponibilità attraverso l’isolamento dei domini di errore e fornendo una visione globale delle policy della rete tramite un unico portale di gestione. Questo semplifica notevolmente il disaster recovery e la capacità di scalare le applicazioni.
  • Integrazione con Kubernetes: i clienti possono ora implementare i propri carichi di lavoro come micro-servizi all’interno dei container, definire le policy di rete utilizzando questo sistema open-source e ottenere modelli di rete unificati per containers, machine virtuali e ambienti bare-metal. Questa funzionalità porta lo stesso livello di profonda integrazione che ACI ha mantenuto con numerosi hypervisor e container.
  • Migliore Flessibilità e Visibilità Operativa: l’interfaccia utente di nuova generazione semplifica l’utilizzo di ACI con nuovi e semplici layout, visuali topologiche e procedure guidate per la risoluzione dei problemi. Inoltre, ACI ora integra funzionalità avanzate di inserimento e rimozione, supporto combinato del sistema operativo, nonché la misurazione della latenza attraverso l’intera fabric per la risoluzione dei problemi.
  • Sicurezza: ACI 3.0 offre nuove funzionalità per proteggere le reti mitigando gli attacchi come lo spoofing IP/MAC con l’integrazione di First Hop Security, autenticando automaticamente gli in-band workload e ponendoli in gruppi sicuri, e il supporto per il rafforzamento granulare delle policy per gli end point all’interno dello stesso gruppo di sicurezza.

 

“Con ‘ACI Anywhere,’ Cisco offre una soluzione scalabile che porterà i clienti verso il successo in ambienti multi-cloud e multi-site,” afferma Dan Conde, analista di Enterprise Strategy Group. “La nuova integrazione di ACI con i container cluster managers e i miglioramenti per la sicurezza zero trust rende questa soluzione adatta a qualsiasi tipo di business dai grandi service provider e le grandi aziende fino alle piccole imprese.”

 

I clienti Cisco riconoscono il valore di ACI:

 

Tiger Resorts, Okada Manila

Okada Manila, il nuovo luxury resort di Tiger Resorts, si affida alla sua infrastruttura IT per le applicazioni critiche che offrono esperienze di prim’ordine ai clienti, incluse le prenotazioni dell’hotel e il Sistema telefonico, le applicazioni di gioco del casinò, le applicazioni retail, e quelle amministrative. Il team IT ha selezionato la miglior tecnologia disponibile per il nuovo resort, tra cui vi è una soluzione integrate che combina Cisco ACI con Citrix NetScaler. 

“Cisco ACI ci ha fornito un’infrastruttura di rete con agilità nell’implementare servizi per le applicazioni, il bilanciamento del carico e configurazioni di rete attraverso un processo molto semplice molto simile a un solo clic, mentre Citrix NetScaler offre il bilanciamento del carico, le applicazioni di sicurezza e servizi di accelerazione. Questa soluzione integrata migliora la scalabilità e la gestione delle applicazioni e dei sistemi attraverso l’allocazione immediata di risorse e ci permette di risparmiare tempo ed energie nel mantenere operativo il sistema del resort.”

Dries Scott, senior vice president of information technology, Okada Manila

 

Banco Bilbao Vizcaya Argentaria (BBVA)

Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, un gruppo bancario internazionale e la seconda banca più grande di Spagna, offre soluzioni finanziarie a 70 milioni di client in tutto il mondo.  

“Abbiamo implementato sia la virtualizzazione di Red Hat che Cisco ACI, e l’integrazione di queste due soluzioni ci ha permesso di ottenere i benefici della virtualizzazione di rete e di semplificare le operazioni di ottimizzazione alle nostre aziende virtuali, come abbiamo fatto per la nostra OpenStack IaaS.”

– Raul Tomas, Architecture and Global Deployment, BBVA

 

Hutchinson Networks

Hutchinson Networks, uno dei principali fornitori di soluzioni automatizzate per il cloud e servizi di rete, aiuta i propri clienti a gestire la complessità dei data center di oggi. 

“Cisco ACI abilita Fabrix, la nostra piattaforma di cloud pubblico – fornendo un software defined network veloce, flessibile e automatizzato. Continuiamo a ottenere benefici dai continui investimenti di Cisco relativie ad ACI e stiamo già valutando nuove offerte di servizi che saranno abilitate dalle funzionalità di Cisco ACI 3.0 e dal multi-site design, in particolare.” 

Stephen Hampton, CTO, Hutchinson Networks

 World Wide Technology

WWT è un premiato technology integrator e fornitore di soluzioni per la supply chain e offre approcci verificati, collaborativi e innovativi che aiutano a valutare, progettare e implementare soluzioni.

“Diversi ambienti cloud, hosted facilities, fusioni e acquisizioni rendono gli ambienti IT più complessi ogni giorno, noi consideriamo ACI come una soluzione che ci permette di semplificare questa complessità,” afferma John Duren, Practice Manager, Data Center Switching and Application Delivery, World Wide Technologies. “In qualità di uno dei primi clienti che ha utilizzato ACI 3.0 e le sue nuove funzionalità, possiamo dire che Cisco ha mantenuto la promessa di ‘ACI Anywhere,’ semplificando l’interfaccia e offrendo continuità dalla sicurezza fino alla visione delle policy.”

Ulteriori risorse

 

 

Cisco

Cisco (NASDAQ: CSCO) è il leader tecnologico mondiale che dal 1984 è il motore di Internet. Con le nostre persone, i nostri prodotti e i nostri partner consentiamo alla società di connettersi in modo sicuro e cogliere già oggi le opportunità digitali del domani. Scopri di più su emearnetwork.cisco.com e seguici su Twitter @CiscoItalia

Digitaliani: l’impegno Cisco per la Digitalizzazione del Paese

 

Cloud and ICT as a Service: dati Osservatori Politecnico Milano

 

Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano
www.osservatori.net

Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service


Mercoledì 4 Ottobre 2017, ore 9.30 – 13.00
Aula Magna Carassa Dadda, edificio BL.28, via Lambruschini 4b, campus Bovisa – 20156 Milano

 La trasformazione digitale è un fenomeno sempre più pervasivo e, al fine di mantenersi competitive, le aziende devono adeguare i processi ai nuovi trend tecnologici, come Internet of Things, Big Data e Artificial Intelligence. In questo contesto, il Cloud Computing si pone sempre più come fattore abilitante in termini di costo e time-to-market nell’introduzione di nuove tecnologie. Per poterne sfruttare le opportunità, è importante che le aziende adeguino non solo i Sistemi Informativi, ma anche competenze e modalità di lavoro. 


Durante il Convegno, esploreremo le nuove opportunità di trasformazione offerte dal Cloud e il livello di maturità delle aziende italiane in questa direzione, sia dal punto di vista del mercato dell’offerta sia da quello della domanda. In particolare, analizzeremo le peculiarità del modello Platform as a Service e la sua sempre maggiore importanza nella definizione delle strategie Cloud aziendali.

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Il Convegno sarà l’occasione per rispondere alle seguenti domande:

  • In che modo il Cloud, in particolare il modello del Platform as a Service, rappresenta un abilitatore di innovazione tecnologica?
  • Qual è lo stato di diffusione del Public Cloud in Italia e quali i relativi benefici effettivamente percepiti dalle aziende?
  • Quali sono gli impatti del Cloud sulla filiera dell’offerta di soluzioni ICT in termini di evoluzione dei servizi, delle competenze e delle relazioni di canale?
  • Come le aziende stanno evolvendo il proprio Sistema Informativo aziendale verso un modello ibrido? Come si stanno trasformando le competenze della Direzione IT?
  • Quali sono gli impatti del nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati (GDPR) sulle strategie Cloud aziendali?

La partecipazione al Convegno è gratuita. Seguirà a breve l’agenda dettagliata dell’Evento.


Tutti gli abbonati al sito Osservatori.net potranno seguire il Convegno in diretta Web.

L’edizione 2017 dell’Osservatorio Cloud & ICT as a Service è realizzata con il supporto di Alcatel Lucent Enterprise, Almaviva, Blueit, Cisco, Dedagroup, Fastweb, KPNQwest Italia, Vodafone, Wind Tre; Altran, Eteria, TWT.

 

Huawei annuncia il progetto per la creazione di uno dei cinque più grandi ecosistemi cloud al mondo a Huawei Connect 2017

HUAWEI CONNECT 2017 è in corso allo Shanghai New International Expo Centre. Oltre 20.000 esperti e leader del settore ICT provenienti da oltre 150 Paesi e regioni si sono riuniti per discutere dei futuri sviluppi della tecnologia digitale, condividere nuove oppportunità, guidare il processo di digitalizzazione e intraprendere insieme il percorso per realizzare una nuova crescita. All’evento, Huawei ha condiviso il proprio progetto per la creazione di uno dei futuri cinque maggiori ecosistemi cloud al mondo. 

Il tema dell’evento di quest’anno è “Grow with the Cloud”, focalizzato sull’implementazione pratica della strategia cloud di Huawei, già svelata durante la scorsa edizione. Gli argomenti relativi a questo tema sono business, tecnologia e strategie di ecosistema nell’era del cloud.

Il “DNA Cloud” di Huawei

Guo Ping, Rotating CEO di Huawei, ha inaugurato l’evento con il suo intervento dal titolo Grow with the Cloud: Enabling an Intelligent World.

 “Il cloud è alla base del mondo intelligente” ha dichiarato. “La società sta vivendo un evidente effetto Matthew nello sviluppo della tecnologia digitale. A seguito di questo trend e delle economie di scala negli investimenti, le piattaforme cloud di tutto il mondo cominceranno a convergere, diventando sempre più centralizzate. Nel futuro, prevediamo che saranno cinque i maggiori ecosistemi cloud presenti in tutto il mondo. Huawei lavorerà con i propri partner per costruirne uno, abbiamo la tecnologia e il know-how per farlo.”

Durante il suo intevento, Guo Ping ha presentato a clienti e partner gli investimenti strategici di Huawei all’interno del dominio cloud pubblico, propedeutici alla fornitura di servizi cloud a lungo termine per il settore. L’azienda costruirà una rete cloud globale basata sulle proprie piattaforme per il cloud pubblico e sulle piattaforme cloud realizzate insieme ai partner. Guo Ping ha paragonato la strategia di Huawei alle tre maggiori alleanze che operano nel campo del trasporto aereo SkyTeam, Star Alliance e Oneworld – che trasportano i passeggeri in ogni angolo del mondo. Il Cloud Huawei, ha dichiarato, aprirà le porte del mondo ai suoi utenti.

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Guo Ping ha in seguito delineato il modello di business cloud di Huawei, enfatizzando che l’azienda monetizzerà la tecnologia e i servizi, non i dati. Ha inoltre dichiarato: “Il DNA Cloud di Huawei è costituito da una combinazione unica di tecnologia, sicurezza, servizi e successi condivisi”. 

 Ecco un’analisi del “DNA Cloud” di Huawei:

Innazitutto, Huawei è un’azienda tech. Grazie a 30 anni di esperienza nel campo della Ricerca e Sviluppo, Huawei ha deciso di destinare importanti investimenti alle piattaforme cloud, sviluppando inoltre nuove capacità nei campi dei big data e dell’intelligenza artificiale, per soddisfare le esigenze dei clienti in tema di aggiornamenti e innovazione dei propri servizi.

Il secondo elemento del DNA Cloud di Huawei è la sicurezza. Huawei fornisce soluzioni di sicurezza end-to-end pensate per rispondere efficacemente alle esigenze di sicurezza cloud. Le capacità full-stack di Huawei assicurano un livello di sicurezza che supera di gran lunga quello di ogni sistema IT indipendente.

Il terzo elemento è il servizio. A differenza delle aziende cloud native, Huawei è cresciuta insieme al cloud. L’architettura IT dell’azienda stessa è estremamente complessa, ciò le permette di comprendere le necessità e le sfide proprie delle grandi aziende globali, ed è ben posizionata per aiutare le amministrazioni pubbliche e le grandi imprese nel processo di  digitalizzazione. 

Il successo condiviso è l’elemento finale del DNA Cloud di Huawei. All’evento dello scorso anno, Huawei ha delineato la sua visione volta sostenere lo sviluppo di un ecosistema all’avanguardia. Allo stesso tempo, Guo Ping ha affermato che Huawei intende occuparsi in modo esclusivo solo dell’1% dell’ecosistema. Per il rimanente 99%, Huawei lavorerà a fianco dei propri partner per portare i loro prodotti in 172 Paesi e regioni, realizzando un successo commerciale condiviso.

Guo Ping ha terminato il suo intervento parlando delle soluzioni cloud ibride di Huawei, create specificamente per le esigenze di amministrazioni pubbliche e imprese, presentando una serie di casi di successo globali. Per quanto riguarda l’architettura, Huawei Cloud è fondata sull’esperienza decennale dell’azienda nella realizzazione di dispositivi, reti, cloud e altri domini digitali, ed è pensata per raggiungere la piena sinergia tra dispositivi e piattaforme cloud. Huawei continuerà a fare leva sui punti di forza della sua piattaforma globale per costruire un ecosistema aperto e all’avanguardia che punta al successo condiviso.

Costruire una rete cloud con copertura globale

 Anche Zheng Yelai, Presidente della Cloud Business Unit di Huawei, ha tenuto una presentazione il primo giorno dell’evento, condividendo i progressi della sua squadra sul cloud Huawei. Ha presentato i casi di 12 società automobilistiche (tra cui Volkswagen e Mercedes-Benz), Philips, Commercial and Industrial Bank of China (ICBC) e di diverse piattaforme di servizio della pubblica amministrazione che hanno scelto di utilizzare Huawei Cloud e i servizi cloud dei partner Huawei.

Zheng Yelai ha dichiarato: “Abbiamo una conoscenza approfondita degli scenari aziendali dei nostri clienti, sia che si occupino di ricerca e sviluppo, di marketing o vendite: siamo al corrente delle loro esigenze e di conseguenza siamo dedicati all’innovazione. Abbiamo sviluppato Huawei Cloud per aiutare le imprese a digitalizzarsi in modo affidabile e contribuire così al successo delle aziende che sono propense a intraprendere un processo di innovazione “.

Oggi Huawei ha anche annunciato il lancio dei suoi nuovi servizi cloud di Enterprise Intelligence, che l’azienda fornirà tramite una piattaforma proprietaria. Questa combinazione di Cloud e Enterprise Intelligence di Huawei rende Huawei Cloud più efficiente e contribuirà a portare un maggiore valore nel settore e nuovi progressi tecnologici.

Le soluzioni cloud pubbliche e private di Huawei presentano un’architettura unificata, supportano l’evoluzione digitale dell’azienda e offrono un’esperienza completa. Le aziende possono distribuire efficacemente e liberamente i loro servizi su piattaforme cloud pubbliche o private, che supportano rapidamente la migrazione dei servizi e la loro espansione. Per evitare di essere vincolati ai sitemi di un solo fornitore, Huawei offre soluzioni cloud ibride che consentono l’integrazione con piattaforme cloud pubbliche di terze parti, incluse quelle di Amazon e Microsoft.

Huawei lavora a fianco dei suoi partner per costruire una rete cloud con copertura globale, fornendo soluzioni complete che aiutano le aziende cinesi a diventare globali e le aziende al di fuori della Cina a entrare nel mercato cinese. 

Huawei Cloud è il risultato di innovazioni in campo hardware, software, dati, connessioni e architetturale. A HUAWEI CONNECT 2017, Huawei lancerà soluzioni all’avanguardia in ciascuno di questi ambiti per agevolare l’agenda digitale dei clienti in nove diversi settori, tra cui servizi per la pubblica amministrazione, finanza, telecomunicazioni, energia, trasformazione e  manifatturiero.

Piattaforma ed Ecosistema: focus sull’applicazione pratica

HUAWEI CONNECT 2017 è interamente dedicato alle piattaforme e agli ecosistemi, ed è focalizzato sull’applicazione e l’esperienza pratica. L’evento di quest’anno riunisce i protagonisti del vasto ecosistema ICT globale in una sala espositiva interattiva di 20.000 metri quadrati di superficie, il 30% più grande rispetto allo scorso anno. Oltre 60 sponsor, 10 organizzazioni industriali e 130 partner partecipano alla manifestazione e circa 1.000 partner hanno aderito all’evento di Huawei. I principali partner presenti sono SAP, Accenture, Chinasoft International, HGST, Intel, Microsoft, Centerm e Infosys. Esporranno congiuntamente i loro ultimi progressi e le best practice nel campo dell’ICT, partecipando a una vasta gamma di attività, tra cui presentazioni, stand espositivi, eventi sponsor e sessioni dimostrative.

Tra i presenti, sono oltre 10 le alleanze di settore, tra cui la Cloud Native Computing Foundation (CNCF), la Cloud Security Alliance (CSA), la Beijing Disaster Backup e Recovery Technology e Industry Alliance, l’Edge Computing Consortium (ECC), il GSMA, l’Industrial Internet Consortium, OpenSDS e OpenStack.

Per presentare le ultime innovazioni in campo ICT a partner e sviluppatori, Huawei lancerà anche DevCloud 2.0, la sua nuova suite di sviluppo software cloud. In quanto piattaforma cloud di ricerca e sviluppo realizzata grazie a 30 anni di esperienza nel settore R&S e a concetti e strumenti all’avanguardia, DevCloud 2.0 darà dimostrazione di oltre 3.000 potenzialità ICT di Huawei attraverso API pubbliche e aprirà agli sviluppatori le porte di 20 OpenLab locali in tutto il mondo. L’obiettivo finale è quello di rendere semplice e più efficiente lo sviluppo del software, aiutando i partner sviluppatori a innovare e monetizzare con successo nuovi servizi.

Amazon lancia il piano Archiviazione Illimitata online in Italia

Il nuovo piano Archiviazione Illimitata fornisce una soluzione di archiviazione via cloud comoda, sicura e affidabile per i tutti i contenuti personali

I clienti hanno così a disposizione uno spazio di memoria illimitato per una tariffa flat pari a 70€ all’anno, meno di 6€ al mese

Iscrivendosi, i clienti beneficiano di tre mesi di utilizzo gratuito del piano di archiviazione illimitata di foto, video, film, musica e altri file

 

Lussemburgo, 31 agosto 2016 – Amazon.it annuncia oggi il lancio del nuovo piano Archiviazione Illimitata che consente ai clienti di salvare facilmente e archiviare in modo sicuro quantità illimitate di foto, video, film, musica e altri file.

Grazie al nuovo abbonamento, i clienti non devono più preoccuparsi dei limiti di spazio di archiviazione per conservare i propri contenuti in tutta sicurezza. Tutti i file archiviati sono sempre disponibili per il download nelle loro dimensioni e risoluzioni originali, in modo che i ricordi siano conservati per la vita.

Il piano Archiviazione Illimitata è disponibile con abbonamento flat pari a 70€ all’anno, con i primi tre mesi di abbonamento gratuiti.

Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina www.amazon.it/clouddrive.

La maggior parte delle persone conserva su diversi dispositivi una vita intera di foto scattate nel corso di compleanni, vacanze e momenti quotidiani. Molte di loro non sanno quanti gigabyte di archiviazione siano necessari e quanto possa costare salvare tutti questi ricordi”, afferma David Nenke, Direttore di Amazon Drive. “Con il nuovo piano Archiviazione Illimitata, i clienti non hanno più assilli. Ora hanno una soluzione affidabile e sicura per conservare una quantità illimitata di foto, video, film, musica e altri file in un solo posto, senza opzioni di archiviazione su più livelli o costi crescenti di cui preoccuparsi”.

Per meno di 6€ al mese, il nuovo piano Archiviazione Illimitata permette ai clienti di effettuare il backup e di conservare un numero illimitato di file, tra i quali le foto nuove e quelle già esistenti, i video, i film, la musica e altri file presenti su Amazon Drive. I clienti possono salvare automaticamente tutte le foto e i video da tutti i loro dispositivi mobili e fare il backup di tutti i contenuti presenti nei loro PC. I contenuti saranno facilmente accessibili a piena risoluzione dalla maggior parte dei dispositivi.

Il nuovo piano Archiviazione Illimitata è disponibile a partire da oggi con tre mesi di utilizzo gratuito per i clienti che si iscrivono.

I clienti Prime, che già usufruiscono dello storage senza limiti per le foto come uno dei benefici dell’abbonamento Prime, possono facilmente aggiungere l’Archiviazione Illimitata al loro account Amazon Drive per poter così conservare anche i loro video e i loro file, oltre alle foto. Tutti coloro che sono già clienti di Amazon Drive possono facilmente cambiare l’abbonamento accedendo al loro account e selezionando il piano Archiviazione Illimitata.

Per maggiori informazioni su Amazon Drive e sul piano Archiviazione Illimitata, visitare la pagina: www.amazon.it/clouddrive

 

RIO 2016: Atos inaugura il Technology Operations Center

Il Comitato Olimpico Internazionale e Atos hanno messo in campo un’infrastruttura tecnologica senza precedenti per attuare un cambio di passo nella gestione delle sfide a cinque cerchi: 4,8 miliardi di spettatori in tutto il mondo; 30.000 testate giornalistiche; 37 gare con infrastruttura IT completa; 14.850 atleti; 400.000 accrediti; 70.000 volontari; 200.000 ore di test informatici; 250 server.

Atos, leader globale nei servizi digitali, e Rio hanno inaugurato il Technology Operations Center (TOC) per le Olimpiadi e Paraolimpiadi di Rio 2016 che supervisionerà dal punto di vista tecnologico le 144 gare sportive e degli eventi non competitivi.

Per l’intera durata della manifestazione, questa struttura si occuperà del monitoraggio e del controllo di tutti i sistemi IT necessari allo svolgimento dei Giochi, fornendo altresì i risultati di tutte le competizioni in tempo reale ai media mondiali.

Rio 2016 rappresenta un traguardo importante nella trasformazione digitale delle Olimpiadi: il portale web per il reclutamento dei volontari e il sistema di accreditamento online saranno gestiti in Cloud. Sarà, inoltre, la prima volta in cui il Centro di Supporto IT, nella città che ospita l’evento, verrà coadiuvato da un nuovo centro tecnologico permanente, il Technical Technology Operations Center (TTOC), che conta un team di 150 consulenti ubicati in Spagna, il cui ruolo è quello di centralizzare il supporto dei fondamentali sistemi IT dei Giochi. Dunque, un innovativo modello operativo interamente gestito in modalità SaaS (Software as a Service) e in Cloud che consentono, tra l’altro, di massimizzare l’efficienza e ridurre i costi.

A partire dal 25 luglio 2016, il TOC opererà a pieno regime nella città dei Giochi: 500 consulenti IT per il presidio 24/7 di 187 postazioni al fine di gestire e monitorare l’infrastruttura tecnologica e tutti i sistemi, che includono sicurezza informatica, telecomunicazioni, energia elettrica e sistema di calcolo dei risultati.

“Rio 2016 – commenta Giuseppe Di Franco, CEO di Atos Italia – rappresenta un emblema del progresso tecnologico alimentato da Atos. Siamo partner IT del Comitato Olimpico Internazionale e del Comitato Paraolimpico Internazionale da oltre vent’anni e questa edizione, in particolare, darà un esempio di come le Organizzazioni che adottano i nuovi modelli della trasformazione digitale possano trarne benefici tangibili in termini di customer experience, eccellenza operativa e sicurezza. Solo per fare un esempio, rimanendo su quest’ultimo punto, la cybersecurity: durante le ultime Olimpiadi di Londra abbiamo rilevato e neutralizzato un milione di attacchi hacker al giorno”.

Jean-Benoît Gauthier, Information and Technology Director del COI, ha dichiarato: “Siamo rimasti davvero colpiti dall’impianto tecnologico messo in campo dal Comitato Organizzativo. Questi Giochi rappresenteranno un importante passo avanti nelle tecnologie utilizzate per la manifestazione, e l’impegno che abbiamo preso con il nostro Partner Internazionale Atos è di continuare a lavorare per migliorare l’esperienza degli atleti, dei media e degli spettatori, non solo per l’appuntamento olimpico di Rio, ma anche per tutti quelli che verranno in futuro”.

Atos, l’ ”eroe” sconosciuto dei Giochi Olimpici

Anche se invisibile alla maggior parte delle persone, l’infrastruttura IT e le soluzioni di integrazione fornite da Atos giocano un ruolo fondamentale per il successo dei Giochi Olimpici 2016. Per esempio, Atos fornisce i sistemi che permettono di trasmettere i risultati delle gare in tutto il mondo in meno di un secondo, così che siano fruibili in televisione, online e sui device; fornisce il portale che renderà possibile il reclutamento di 70 mila volontari e la soluzione informatica deputata a processare i 400.000 accrediti per tutti i partecipanti ai giochi, così che possano avere accesso alle diverse aree del villaggio olimpico; inoltre, a tutti i membri della cosiddetta Olympic Family (media, TOP Partner, atleti e funzionari sportivi) permette di viaggiare da tutto il mondo con un visto speciale per entrare in Brasile.

Proprio Jacques Rogge, il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale, al termine degli ultimi Giochi ha lodato il contributo dato da Atos alla buona riuscita di Londra 2012: “L’eroe sconosciuto dei Giochi Olimpici è Atos, senza Atos niente di tutto questo sarebbe stato possibile.”

 

L’internet of Execution di Decisyon fa parlare le macchine con gli uomini

In occasione dell’Amazon Web Services Summit di Milano, Decisyon presenta il proprio “sistema nervoso” digitale, in grado di connettere dati, processi, macchine e persone, realizzato nel cloud attraverso gli strumenti di AWS.

Cosimo Palmisano, VP e Product Manager di Decisyon evidenzia alcuni vantaggi dei sistemi cloud di AWS che oggi permettono all’azienda di gestire oltre 200 clienti in 11 paesi diversi nello sviluppo dell’IoT in ambito industriale attraverso applicazioni verticali rilasciate sul cloud di AWS.

 

Gestire la filiera di grandi aziende farmaceutiche, ottimizzare i cicli di manutenzione di parchi eolici, controllare in tempo reale la reputazione di brand rilevanti attraverso il monitoraggio dei social network al variare delle commesse fornite. Queste tre diverse attività hanno un fattore comune: un’intelligenza collettiva per l’organizzazione della produzione, un’intelligenza in grado di supportare in ogni momento il processo decisionale di responsabili e addetti, suggerendo parallelamente alternative suffragate da dati.

Da 4 anni questo genere di intelligenza viene sviluppata da Decisyon, azienda italo-americana dell’Internet of Everything, con il supporto di Amazon Web Services e oggi, in occasione del primo AWS Summit Milano, Cosimo Palmisano, VP Product Decisyon, ha presentato il lavoro effettuato in questi anni per 200 clienti in 11 paesi nel mondo, raccontando quanto fatto e le strategie di sviluppo future.

La piattaforma di Decisyon è ospitata dalla nuvola di Amazon Web Services, che le permette infatti di muoversi in ogni momento tra i vari livelli e dimensioni: l’utente in ogni momento ha accesso a tutti i dati grazie al sistema di “mattoncini” che connettono tutte le parti dell’azienda in modo olistico.

Queste unità basilari funzionano come neuroni” afferma Cosimo Palmisano, VP Product Decisyon. “I sensori raccolgono dati e creano informazioni: da questo momento il meccanismo che li traduce in azione è simile a quello del cervello, che per mezzo di una sua semantica trasmette impulso ai nervi che a loro volta fanno muovere i muscoli”.

Il nuovo paradigma organizzativo pensato da Decisyon permette di gestire contestualmente tutte le attività quotidiane sottese al lavoro dei dipendenti: dal chiedere informazioni al raggruppare i dati, dall’aprire un gruppo di lavoro collaborativo in chat per approfondire un dato fino a suggerire le decisioni.

Tutto questo permette di eliminare le inefficienze dovute alle disconnessioni organizzative e di avere in qualsiasi momento tutti gli elementi a disposizione, connettendo cervelli e macchine.

Diverse motivazioni hanno spinto Decisyon fin dalla sua fondazione ad utilizzare i servizi di Amazon Web Services: anzitutto la flessibilità della tecnologia, la scalabilità controllata del prezzo e la possibilità di sviluppare proof of concept (prototipi) più velocemente ma, in modo ancor più decisivo, la complementarietà con l’impostazione del modello architetturale di Decisyon. La piattaforma di Decisyon non è nata a strati sovrapposti come ere geologiche ma si è invece sviluppata secondo il concetto di movimento di dati e processi tra diverse dimensioni: pianificazione, analisi, integrazione, esecuzione, collaborazione, gestione dei dati non strutturati, comunicazione collaborativa in modalità social attraverso chat, connettività.

Così facendo, si può eliminare alla base il rischio di sprecare tempo e risorse per recuperare le informazioni accumulate: muoversi sulle traiettorie delle diverse dimensioni permette di andare a riprendere ogni dato in ogni momento e tutto ciò coincide con la visione architetturale  basata sui  micro-servizi proposta da Amazon Web Services, servizi che danno l’opportunità di sviluppare tanti singoli segmenti attraverso un software completamente “agnostico” quindi adattabile ad ogni sistema operativo e ad ogni necessità.

Per noi, l’Internet of Everything”, continua Cosimo Palmisano, “si è declinato in Internet of Execution, ovvero unire i 7 livelli chiave della comunicazione tra uomo e macchine: i sensori fisici (le “things” dell’Internet of Things), la connettività tra processi, i concentratori di dati (hardware), l’accumulazione di dati, l’aggregazione e l’astrazione dei dati ottenuti, l’applicazione a livello di report e controllo e infine l’intervento “umano” in modo collaborativo. Decisyon si propone di mettere insieme proprio questi livelli attraverso un unico tool

La piattaforma unica infatti, svolge il compito di una vera e propria “network organization”: “La tecnologia ha iniziato anni fa a connettere i computer con internet, ha proseguito connettendo le persone con i social network e le macchine con l’IoT, in futuro potrà permettere di connettere entità esterne – dai consumatori ai fornitori ai partner – creando una Internet of Execution ovvero una rete orientata all’efficienza e alla riduzione dei costi.

L’Internet of Execution diventò realtà: i casi già realizzati

Negli ultimi 10 anni Decisyon ha sviluppato per grandi aziende multinazionali dozzine di applicazioni in ambito Industrial IoT molte pensate sin dall’inizio per il funzionamento in cloud ed ogni singola applicazione verticale è stata realizzata proprio grazie ai servizi di Amazon Web Services.

Non sono mancati negli anni gli esempi in grado di spiegare la versatilità ed il “potere” trasferito alle persone che devono prendere decisioni ogni giorno, in contesti che all’apparenza possono sembrare troppo grandi e complessi.

Per una grande multinazionale farmaceutica, Decisyon ha creato dashboard incrementali collaborativi completamente touch, in grado di raccogliere informazioni in tempo reale da diverse fonti (dai sensori ai risultati del controllo qualità): a ogni cambio turno in fabbrica si hanno a disposizione una serie di dati non più stampati su carta ma in real-time e collaborativi che possono direzionare al meglio il lavoro degli operai del turno successivo e dell’intero stabilimento.

In Wyoming è stato costruita con l’aiuto di un’azienda partner una app verticale per la gestione degli asset di un parco eolico: un classico caso dove le informazioni provengono da diverse fonti, strutturate o meno (le previsioni del tempo da incrociare con i dati di carico e scarico magazzino, per fare un esempio tra tanti) e che inoltre necessitano di essere messe a disposizione di ben 5 centri decisionali diversi per i processi di manutenzione. Nonostante l’enorme mole di lavoro (200 sensori per pala e un totale di 70 pale eoliche per campo) l’architettura AWS ancora una volta ha permesso di sviluppare una soluzione compatibile e capace di ridurre i costi operativi del 20%.

In partnership con Johnson & Johnson, infine, Decisyon ha saputo sviluppare una soluzione verticale per la scelta dei fornitori, chiamata Smart Center Management. In questo caso particolare vengono coinvolti 1000 utenti su 4 continenti, con l’obiettivo di incrociare in modo intelligente i dati provenienti da sistemi interni (come ufficio acquisti, qualità, ecc.) con le informazioni che provengono ogni giorno dai social, potendo così monitorare se a parità di fornitore possano nascere o meno diversi problemi di brand reputation dal punto di vista del consumatore.

Con clienti come TIM, Intesa San Paolo e Alpitour, Decisyon ha realizzato una soluzione per il customer care basato sui social network. Più di 500 operatori customer service attraverso la soluzione di Social CRM creata e distribuita su AWS gestiscono, visualizzano e analizzano in real-time, 24 ore su 24, più di 60mila operazioni al minuto.

Decisyon, attraverso Amazon Web Service, ha perseguito l’obiettivo di dare sempre più potere alle persone nello IoT industriale, grazie alla consultazione di scenari prodotti in tempo reale dai dati provenienti dalle macchine.

Ogni business può infatti far crescere le funzionalità dei propri software senza bisogno eccessivo di supporto IT, permettere una collaborazione in tempo reale su ogni dato con ogni persona presente in azienda, che sarà in grado di analizzare, collaborare ed eseguire azioni sui singoli processi andando ad agire direttamente “in context”.

“Avere creato un software come Decisyon su AWS ci ha permesso di dare potere alle persone, che oggi possono prendere decisioni migliori e gestire in tempo reale informazioni per il miglioramento continuo del loro modo di lavorare e conseguentemente incrementare la customer experience” conclude Cosimo Palmisano. “In futuro l’obiettivo è quello di aumentare le capacità operative della piattaforma IoE, utilizzando AWS non solo sfruttando i micro-servizi principali ma sfruttando la nuova piattaforma di Amazon Web Services per l’IoT che ci permetterà di concentrarci sulle soluzioni verticali e non per esempio sulla gestione di dispositivi o di protocolli per i sensori. Inoltre è nostra intenzione estendere le capacità analitiche andando ad utilizzare i nuovi algoritmi di machine learning presenti in AWS. Negli ultimi anni abbiamo imparato che la competizione si sta sempre più spostando sulla creazione di velocità, questo per noi è un paradigma che unisce 4 fattori: contestualità, collaborazione, interoperabilità, esecuzione. Il nostro CTO e Founder Franco Petrucci ci ripete sempre che ormai non è più il pesce grande che mangia quello piccolo, ma è quello veloce che mangia quello lento”.

* * *

Decisyon

Decisyon, Inc. offre ad aziende, produttori e brand di tutto il mondo l’unica piattaforma capace di costruire rapidamente applicazioni unificate intelligenti per l’Internet of Everything. Fondata in Italia nel 2005, la piattaforma Decisyon è ora utilizzata da più di 200 aziende a livello globale in svariati settori.

L’Outsourcing e la rivoluzione del Cloud Computing – Roma 8 Maggio

L’evento è organizzato da European Outsourcing Association in collaborazione con il CDTI di Roma

Roma, 8 maggio 2013

 

Hotel Aleph

Via di San Basilio, 15

00185 Roma

RSVP: marketing@cms-aacs.com

 

AGENDA

 

16.00 pm Registrazione 
16:30 pm  Benvenuto e Presentazione della European Outsourcing Association – Italy 

Avv. Italo de Feo – Presidente EOA Italy e Partner CMS Adonnino Ascoli  & Cavasola Scamoni

 

Ing. Dulce Casadiego – EOA Italy – Director International Affairs e Managing Director – Esource Italy 

 

16:45 pm  Il Cloud nell’Outsourcing: benefici, opportunità e rischi nella prospettiva dei clienti e dei fornitori 

Ing. Alessandro Musumeci – Presidente del  CDTI e Direttore Sistemi Informativi,Ferrovie dello Stato

 

Ing. Roberto Vicentini – Amministratore Delegato  Aletea S.p.A.

 

Domande e dibattito

 

Moderatore: Avv. Matia Campo CMS Adonnino Ascoli  & Cavasola Scamoni

 

17:30 pm Outsourcing e Cloud Computing: aspetti  legali e contrattuali 

Avv. Italo de Feo – Avv. Marco Leone  CMS Adonnino Ascoli  & Cavasola Scamoni

 

17:50 pm Il Cloud computing nel mondo bancario 

Avv. Giuseppe Bellazzi   – Direzione Legale e Contenzioso Intesa Sanpaolo Group Services S.c.p.a.

 

18:10 pm Work the way you live! 

Dott. Luca Giuratrabocchetta   – Country Manager  Google Enterprise,  Italy

 

18:30 pm 

 

Domande e dibattito 
18:45 Chiusura e Aperitivo 

 

 

 

Conferenza Finale di presentazione dei risultati del Progetto Europeo mOSAIC

 mOSAIC   

Open-Source API and Platform for Multiple Clouds

http://www.mosaic-cloud.eu    http://www.mosaic-project.eu

Il 12 Aprile si terrà a Sorrento la Conferenza Finale di presentazione dei risultati del Progetto Europeo mOSAIC – an Open Source API and Platform for Multiple Clouds.

Il Progetto mOSAIC è finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito della Call 5 del 7°  Programma Quadro per l’Information and Communication Technology. Il coordinatore del progetto è il Prof. Beniamino Di Martino della Seconda Università di Napoli. Il progetto coinvolge, oltre alla SUN, altri 8 partners da 7 paesi Europei: l’Institute e-Austria di Timisoara (Romania),  AITIA (Ungheria), l’Agenzia Spaziale Europea (Francia), Tecnalia (Spagna), Terradue (Italia), XLAB (Slovenia), le Università di Lubljiana (Slovenia) e Brno (Rep. Ceca). Il totale del finanziamento  per il progetto è 3.7 milioni di euro, e le attività si sono svolte dal Settembre 2010 ad Aprile 2013.

Il contesto scientifico  e tecnologico del progetto è il Cloud Computing,un paradigma di esecuzione che consente all’utente di spostare in remoto i suoi dati e le sue   applicazioni  in remoto, utilizzando le risorse di Cloud providers (e.g. Amazon, Google, IBM, Oracle, ect.) che mettono a disposizione il loro hardware (storage, potenza di calcolo  e rete), software e servizi.

Obiettivo del progetto  mOSAIC è raggiungere la portabilità e l’ interoperabilità nel Cloud. Il progetto ha infatti realizzato una piattaforma open-source che consente alle applicazioni sviluppate per il Cloud di scoprire e negoziare servizi Cloud di multipli Cloud providers secondo le esigenze degli utenti, utilizzando tecnologie Semantiche e ad Agenti.

La piattaforma favorisce la competizione tra diversi fornitori di servizi Cloud, che a loro volta potranno raggiungere una più ampia  di clienti, che potranno ottenere un accesso a risorse Cloud eterogenee semplice e trasparente rispetto alla particolare tecnologia. Si evita in questo modo di rimanere legati a soluzioni proprietarie (problema noto come Cloud Vendor Lock-in).  In questo scenario la realizzazione del progetto mOSAIC impatterà significativamente sull’attuale oligopolio presente  nel mercato, dove pochi provider sono in grado di offrire risorse e servizi Cloud a prezzi molto più elevati di quelli possibili in una condizione di competitività. Tra i vari tested vi sono importanti applicazioni di Earth Observation (realizzate dal partner Agenzia Spaziale Europea).

Durante la Conferenza sarà presentata la piattaforma sviluppata, e pronta per essere utilizzata ed estesa. Il suo Semantic Engine, basandosi sull’ontologia Cloud esprime la richiesta da parte  delle applicazioni di risorse e servizi Cloud,  in termini di risorse, servizi e Livelli di Servizio. Questi sono gli input del modulo di brokering e negoziazione ad agenti. La Cloud Agency gestisce automaticamente ed autonomamente la contrattazione tra  agenti software che rappresentano  differenti fornitori di risorse e servizi Cloud. Il Semantic Discovery Service scopre automaticamente e dinamicamente le risorse ed i servizi offerti dai vari Cloud Providers, e li confronta con le richieste delle applicazioni, espresse attraverso la mOSAIC API.

 

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