Watly lancia la campagna di crowfunding per costruire la macchina che purifica l’acqua con il sole

La tecnologia permetterà di purificare l’acqua contaminata, di produrre energia elettrica e di fornire una connessione internet alle comunità più bisognose.

Watly, società pluripremiata nel campo delle tecnologie pulite ha lanciato una campagna di crowdfunding su Indiegogo per consentire ai suoi sostenitori di diventare parte integrante del suo progetto, che si prefigge di risolvere i problemi relativi alla scarsità di acqua, energia e connettività.  I donatori più generosi avranno la possibilità di unirsi al team di Watly in Africa e participare al documentario di Discovery Channel che seguirà il processo di messa in funzione della tecnologia.

Il sistema è il primo computer termodinamico al mondo che fornisce contemporaneamente acqua, energia e connettività alle comunità più vulnerabili del pianeta. La macchina, utilizzando l’energia solare, può purificare fino a 5000 litri d’acqua al giorno.

Watly ha già avuto un primo riconoscimento del suo potenziale trasformativo dall’Unione Europea, assicurandosi il premio Horizon 2020 e un finanziamento di circa 2 milioni di euro con il quale è stato costruito il modello pre-industriale Watly 2.0. Con il lancio della campagna su Indiegogo, anche i privati avranno l’opportunità di sostenere il progetto di Watly che si propone di cambiare la vita a chi ne ha più bisogno.

La raccolta fondi servirà alla produzione di Watly 3.0, il primo modello operativo che, combinando le tre funzionalità chiave di acqua, energia e connettività, sarà in grado di produrre risorse di prima necessità per 3.000 persone ogni giorno per almeno 15 anni.

Altri sostenitori della campagna potranno visitare la fabbrica in Italia ed assistere alla costruzione della macchina o alla stampa 3D del modello di Watly. Infine, altri sostenitori avranno il loro nome inciso sulla macchina Watly 3.0 come segno di riconoscenza per chi ha contribuito a trasformare il progetto in realtà.  La campagna su Indiegogo si è aperta giovedì 7 aprile  e terminerà alla fine del  mese.

“Il nostro obiettivo è di migliorare lo standard di vita per il maggior numero di gente bisognosa nel mondo. Con l’erogazione di acqua pulita e la fornitura di energia elettrica e connettività, vogliamo mettere le comunità più povere nella condizione di poter esprimere il loro potenziale. Fornendo tre funzioni fondamentali per lo sviluppo della vita, Watly consente alle persone la possibilità di dedicarsi all’istruzione, allo sviluppo di se stessi e all’attivita economica. A differenze della donazioni, che hanno un carattere per lo più estemporaneo, la nostra vuole essere una soluzione definitiva ai problemi che affliggono le comunità più deboli, ” ha dichiarato Marco Attisani, CEO di Watly.

“Watly è un’infrastruttura intelligente che sta portando l’“Internet delle cose” in luoghi dove mancano internet e beni primari. Solo quando viene utilizzato per migliorare le sorti mondo, internet raggiunge il massimo del potenziale”, ha concluso Marco Attisani.

A seguito del successo del prototipo precedente, Watly 2.0, dove gli abitanti del villaggio di Abenta in Ghana hanno potuto bere l’acqua potabile prodotta dalla macchina, Watly sta attualmente costruendo la versione definitiva della macchina ( 40 metri di lunghezza per 15 tonnellate di peso) che nei suoi 15 anni di servizio può ridurre la quantità di emissioni di gas serra fino a 1.000 tonnellate, pari a 2.500 barili di petrolio.

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Watly intende fornire soluzioni ad alcuni dei fondamentali bisogni umani: l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici, la disponibilità di energia elettrica e della connettività. La sua missione è quella di migliorare la qualità di vita della persone in tutto il mondo.

La macchina  Watly si prefigge di fornire le comunità di tutto il mondo i  tre pilastri per lo sviluppo in un’unica soluzione. Il suo scopo principale non è solo di fornire questi servizi, ma soprattutto  di arrecare benessere e favorire il progresso dei popoli.

Una singola Watly è una macchina a sé stante, ma due o più macchine possono diventare una rete auto-alimentata, auto-sostenuta e multifunzionale. Un numero crescente di moduli  presenti in tutto il mondo, contribuirà a formare la prossima grande cosa, il cosiddetto “Energynet” – la smart-grid globale in cui l’acqua e l’elettricità si combinano con le tecnologie dell’informazione.

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