Anticipando la normativa nazionale, la Provincia di Pisa sin dal 2000, ha promosso le tecnologie basate su Open Source, ne abbiamo parlato con Paolo Picchi, dirigente del Servizio Sistema informativo della Provincia di Pisa.

Qual è stata la metodologia applicata a questo nuovo progetto?

 Il processo, almeno inizialmente, ha visto una forte componente “metodologica”, fondata essenzialmente sul principio della condivisione, della messa in rete e della collaborazione tra i soggetti “attivi” presenti sul territorio.  Il punto cardine di questa azione si basa nella ferma convinzione che il “sapere” deve rimanere un bene “ aperto e libero” in modo che i cittadini abbiano garantita pari possibilità di accesso alle informazioni. 

Quali sono stati i progetti realizzati? 

Tra le iniziative più rilevanti segnalo :

– La diffusione della Banda Larga e dei pacchetti applicativi Open Source su tutto il territorio provinciale;

– L’organizzazione annuale del convegno S.A.L.P.A ( Sapere Aperto Libero nella Pubblica Amministrazione) ;

– La diffusione capillare del pacchetto Open Office nella Pubblica Amministrazione e nelle scuole;

– La partecipazione al progetto internazionale COSPA.

Nonostante la struttura informatica abbia in organico solamente 7 qualificati collaboratori, riusciamo a gestire gli oltre 500 posti di lavoro, e molti progetti di innovazione.L’attività di diffusione Open Source è avvenuta utilizzando anche risorse umane esterne, e piccole e medie imprese del territorio , creando così una forte sinergia tra pubblico e privato. Il nostro territorio infatti è particolarmente fertile non solo per la presenza di strutture universitarie d’eccellenza e con forte specializzazione, ma anche per le numerose piccole e medie imprese che consentono ai giovani di sperimentare sul campo le nozioni apprese. L’azione fino ad oggi condotta, può essere sintetizzata con lo slogan: “ Risparmiamo sui costi di licenza ed investiamo sul territorio”. 

Quali sono stati i problemi riscontrati?

Tra le maggiori difficoltà riscontrate posso indicare la “ resistenza al cambiamento” , difficile da gestire e che spesso può condurre all’ insuccesso.Il nostro percorso di introduzione di OS è iniziato sostituendo i sistemi operativi proprietari dei nostri server con il sistema aperto Linux ed è proseguito introducendo progressivamente Open Source nei vari settori della Pubblica Amministrazione; vengono preferiti tali sistemi in ogni bando di gara pubblicato dall’ Amministrazione. Comunque le procedure proprietarie e legacy, dovranno convivere e cooperare con le nuove tecnologie Open Source ancora per diverso tempo .Queste ultime infatti, risentono ancora di un livello non ottimale di “garanzia e stabilità” nel tempo soprattutto nei settori puramente gestionali ( ad esempio gestione paghe, gestione economica -finanziaria, etc…)A questo proposito, la Provincia di Pisa, assieme alla Regione Toscana ed Università di Pisa, sta costituendo un centro di competenza “ Open Source” allo scopo di “certificare” i prodotti O.S.   

Quali sono stati i fattori critici di successo?

Nonostante le difficoltà sopra delineate, possiamo vantare alcuni eccellenti risultati, tra cui una procedura completamente “open” per la gestione amministrativa di tutto il procedimento delle gare pubbliche.Attualmente il pacchetto, realizzato assieme ad una piccola impresa, è utilizzato con piena soddisfazione anche da altre Amministrazioni.Inoltre si è attivato una forte sinergia attraverso la quale i miglioramenti o le integrazioni elaborate dalle singole Amministrazioni vengono messe a disposizione e riutilizzate gratuitamente da tutti gli altri utenti.

Quali saranno i prossimi passi verso il mondo open? 

Un altro interessante progetto che andremo a breve a collaudare, prevede la gestione di tutti i procedimenti inerenti gli espropri. Il prodotto, integra sia la parte grafica che la parte relativa al piano parcellare ottenuto automaticamente dal disegno tecnico sovrapposto alla cartografia catastale.Ovviamente la diffusione dei concetti e delle metodologie OS necessitano di un costante apporto sia tecnico che organizzativo; La chiave di svolta potrebbe essere rappresentata da una più incisiva azione nel mondo della scuola, impartendo ai ragazzi una formazione mirata alla conoscenza ed all’impiego di queste metodologie. 

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PAOLO PICCHI  nato a Viareggio (LU) il 20/06/1954

Laureato in Scienze dell’informazione all’Università di Pisa si è occupato inizialmente di innovazione tecnologica in grandi aziende private.In seguito ha svolto il ruolo di responsabile del Sistema informativo nelle PA, dove vanta una lunga esperienza nel settore ICT.Dal 2000 è dirigente a contratto del Servizio Sistema informativo della Provincia di Pisa.Oltre che del sistema informativo territoriale è incaricato della gestione dei progetti e-government e della diffusione dei servizi in banda larga sul territorio. Segue con particolare passione i progetti in ambito di standardizzazione dei dati e di free libre open source software nella PA.Partecipa ai tavoli tecnici regionali e nazionali per la definizione dei progetti di innovazione e riuso.E’ relatore in convegni e seminari, e docente in master universitari

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