Il CIO di un’organizzazione vasta e complessa come quella di FS, tra le prime cinque in termini di spesa informatica in Italia, deve saper coniugare l’esigenza di essere innovatore ma anche la necessità di garantire il corretto funzionamento dei sistemi.”

 

Lo sforzo delle Ferrovie dello Stato è teso ad offrire ai passeggeri un servizio sempre più preciso, puntuale ed informato sia in stazione sia sui treni. Le innovazioni tecnologiche sono fondamentali nel rinnovamento dell’azienda, a tutto vantaggio dei clienti. In questo senso l’evoluzione e la semplificazione dei sistemi informatici sono fondamentali, hanno infatti reso possibili alcune grosse novità degli ultimi mesi. Ne abbiamo parlato con Alessandro Musumeci – Direttore Centrale dei Sistemi Informativi (DCSI) delle Ferrovie dello Stato

 

Qual è il contesto IT di FS?

La Direzione Centrale Sistemi Informativi che dirigo da circa dieci mesi, è una struttura che fa parte della Holding di Ferrovie dello Stato.

Il Gruppo FS è costituto da un numero cospicuo di società, circa una trentina. Tutte  le società  sono dotate di un proprio sistema informativo nell’ambito del quale la Direzione Centrale svolge una funzione di controllo e di coordinamento, garantendo trasversalità e sinergia per massimizzare il funzionamento della struttura informatica ed ottenere il massimo dell’efficacia e dell’efficienza nei confronti dei nostri clienti che sono i milioni di passeggeri e le milioni di tonnellate di merci che trasportiamo ogni anno.

Qual è la collocazione all’interno dell’organigramma? 

In Ferrovie la struttura dei sistemi informativi della holding riporta direttamente all’amministratore delegato quindi sono a pari livello con la direzione strategie, con la direzione finanze, con la direzione personale ed organizzazione. Essa si rapporta al pari livello con le altre direzioni in merito alle esigenze ICT. 

Quali sono gli obiettivi di medio periodo? 

Ferrovie come è noto si sta riposizionando sul mercato e allo stesso tempo  sta lavorando per chiudere il bilancio 2009 in attivo; questo obiettivo verrà raggiunto anche grazie al contributo dell’informatica che permetterà di razionalizzare i costi e facilitare il miglioramento organizzativo all’interno di una struttura complessa di 84.000 persone. 

La razionalizzazione della struttura è un obiettivo da raggiungere attraverso la revisione completa dell’intera catena del valore della componente informatica. 

Qual è il razionale che vi spinge ad utilizzare servizi in outsourcing ?

Utilizziamo l’informatica come un mezzo non come un fine; non essendo un’azienda informatica è opportuno far fare questo lavoro ad aziende specializzate del mercato italiano ed europeo. Questo è il motivo per cui mettiamo in gara una serie di servizi tra cui non solo semplice outsourcing ma anche sviluppo di nuovi sistemi.

Ad esempio una della gare lanciate da Trenitalia e supervisionate dalla holding è la realizzazione del nuovo sistema informativo di prenotazione, la piattaforma integrata commerciale PICO, che permetterà di passare dalla semplice gestione biglietti ad una completa gestione delle esigenze del cliente per soddisfare tutte le necessità che ruotano intorno al viaggio in treno ad es. prenotazioni alberghi, noleggio auto, etc.. 

Vi occupate anche di TLC? 

La clientela ha un bisogno di connettività, reti wireless e deve poter utilizzare i telefoni cellulari senza cadute di linea. Questo servizio tecnicamente è possibile, vi sono già alcuni esempi in Europa di treni cablati, e pertanto noi stiamo effettuando delle sperimentazioni. Contiamo di avere a fine 2009 già in esercizio i primi treni con questo servizio. 

Sono disponibili dati che dimostrano come l’utilizzo maggiore dell’informatica abbia portato vantaggi in termini di efficienza?

I dati sono in continua evoluzione, tuttavia possiamo dire che fino allo scorso anno avevamo circa il 15 % dei passeggeri che prenotava su internet mentre in questi ultimi mesi siamo passati al 25 % con punte sull’alta velocità del 40 %. Vogliamo assecondare questo trend che ci permette di ridurre i costi operativi con estremo vantaggio per il cliente finale.

Questi dati tuttavia  dimostrano che l’Italia rispetto ad altre realtà  è ancora indietro nell’utilizzo delle tecnologie internet e non solo? 

Certamente c’è un gap culturale da colmare, tuttavia il nostro sito di commercio elettronico effettua vendite giornaliere per oltre un milione di euro. Il nostro obiettivo è che a breve un viaggiatore su due compri il biglietto su internet.

Un altro canale su cui investiremo è quello mobile; stiamo sperimentando già una piattaforma che permette di acquistare biglietti online mediante un cellulare pagando o con carta di credito o con il bancomat.

Fate utilizzo di tecnologie Open Source, come si concilia ciò con l’esigenza di garanzia del servizio?

L’open source è sicuramente oggi la tendenza dominante; negli ultimi anni nel mercato informatico vi è stato  uno spostamento fortissimo da una logica hardware centric, in cui prima vendevo la macchina e poi spesso regalavo il software (i grandi hardware vendors come IBM, Bull, Siemens, Digital e altri ancora hanno operato in questo modo negli anni 60-70), verso una logica  software centric dove l’hardware diventa una commodity mentre quello che diventa centrale è il software; ciò ha permesso la nascita, a partire dagli anni 80, di player come Microsoft, Oracle, SAP e altri ancora nonché delle grandi società di system integration. Fino ad arrivare ad una logica nata negli anni 90 detta service centric, ovvero hardware indifferenziato, con il software che diventa anch’esso una commodity nell’ambito del quale la differenza la fanno i servizi che sono in grado di offrire. Un tipico esempio di quest’approccio è rappresentato da Google.

La chiave di volta quindi sono i servizi costruiti intorno ad un software che sempre più è uno strumento open e che vado a personalizzare secondo le esigenze del cliente.

Fermo restando tale trend, come CIO devo garantire al cliente finale di Ferrovie sia all’intera struttura che tutto funzioni e per fare ciò mi avvalgo di contratti con SLA rigorosi dove non è tanto importante che l’hw o il sw sia della marca A , B o C, ma è essenziale il livello di servizio contrattuale che ho con il mio fornitore, che poi è libero di utilizzare la tecnologia che preferisce. Non vi sono pertanto pregiudizi nè in un senso nè in un altro; di volta in volta le scelte effettuate sono solo frutto di una rigorosa analisi costi benefici.

Il CIO è un innovatore o un conservatore?

Si possono aprire delle nuove prospettive di business grazie all’innovazione tecnologica. Il CIO ha il dovere di capire che  quello che non si poteva fare ieri o che si poteva realizzare con costi esorbitanti e quindi non compatibili con il servizio, oggi non solo è realizzabile ma è anche conveniente. Questo è un dovere del CIO che però al tempo stesso deve sempre essere ben sicuro che tutto funzioni.

Pensiamo agli apparati informatici che sono sulla linea ferroviaria e che permettono di individuare km dopo km dove sia il treno monitorandone la velocità al fine di garantire la sicurezza. Devo essere matematicamente sicuro che tutto funzioni e che i livelli di servizio siano assolutamente rispettati.

Quale sarà il ruolo giocato dal CIO nella partita dell’Enterprise 2.0?

Il Web 2.0 è un trend interessante, vendendo noi un servizio il cui fruitore è l’utente finale, è chiaro che dobbiamo essere vicinissimi a quelle che possono essere le esigenze dell’utente che utilizza le nuove tecnologie. Dobbiamo pertanto ascoltare con continuità i social network utilizzando tutte le tecnologie disponibili di collaboration.

Quali i trend tecnologici più interessanti per l’innovazione di business ?

Se dovessi fare una scelta in questo momento investirei sulla tecnologia  RFID perché essa permette di sviluppare sistemi contacless per il controllo della sicurezza o per il ticketing online. E’ possibile anche usare sistemi RFID per verificare gli apparati sui treni che mi permettono di dare un migliore servizio all’interno del treno.

Abbiamo avviato delle sperimentazioni nella parte merci dove ci sono sistemi  utilizzati per il tracking.

———–

Alessandro Musumeci , è  l’attuale Direttore Centrale dei Sistemi Informativi (DCSI) delle Ferrovie dello Stato. Presidente di FIDAInform (Federazione Nazionale delle Associazioni Professionali di Information Management), è inoltre Docente di Sistemi Informativi presso il Diploma di Laurea in Ingegneria Informatica all’Università di Roma “La Sapienza” e ha svolto corsi presso l’Università di Roma “Tor Vergata” e l’Università di Cagliari nell’ambito dell’Ingegneria del Software. Dal 2002 al 2006 è stato il Direttore Generale dei Sistemi Informativi del Ministero della Pubblica Istruzione. 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o clicchi su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi