“Come creare un palcoscenico digitale aperto all’ascolto, al dialogo e al confronto”

Il convegno BrainForum, ha aperto l’accesso – con l’ausilio della rete e dei nuovi media – a un pubblico più vasto, che ha seguito l’evento da tutto il mondo in streaming sul sitowww.brainforum.it ed è intervenuta attivamente grazie alle piattaforme partecipative della rete. 

Il format comunicativo messo a punto da “Meet the Media Guru” – la serie di incontri con i protagonisti internazionali della cultura digitale ideato e prodotto da MGM Digital Communication – ha coinvolto, con attività specifiche, alcune università, associazioni e centri di ricerca italiani e stranieri per svelare i misteri del cervello. Ne abbiamo parlato conMaria Grazia Mattei, ideatrice di Meet the Media Guru.

Come è nato il progetto Brainforum, quali sono stati i fattori critici di successo?

Il progetto, come spesso accade nella vita, nasce da una serie di coincidenze: la possibilità di organizzare un convegno di scienziati di fama internazionale che parlassero del futuro partendo dalla frontiera ancora inesplorata del cervello umano; la voglia di comunicare in maniera innovativa; la volontà da parte della Camera del Commercio di Roma di realizzare un evento per festeggiare i 101 anni della Montalcini.

Il cortocircuito è stato attivato da tre esigenze: raccontare il futuro del cervello e della ricerca scientifica; informare e contribuire a divulgare i contenuti del Forum; farlo in maniera innovativa utilizzando sistemi di comunicazione che prevedessero anche il contributo di nuove tecnologie e strumenti disponibili sul web. Abbiamo dato una forma a questo progetto con l’obiettivo di non limitarlo a un convegno a porte chiuse ma piuttosto di aprire, con l’ausilio della rete, le porte del Tempio di Adriano, inseguendo una nuova forma di divulgazione scientifica capace di diffondere contenuti e pensiero a livello locale e internazionale, lavorando sul pubblico presente in sala ma anche su quello presente in rete abilitandone la  partecipazione attraverso gli strumenti più consoni al progetto.

Sintetizzando un evento, un convegno 2.0, grazie al quale gli scienziati sono sbarcati sulla Rete, scoprendone alcune eccezionali potenzialità.

Parlami di Meet The Media Guru?

Meet The Media Guru è un laboratorio dove sperimentiamo e mettiamo in scena nuove forme di comunicazione. Le esperienze maturate con Meet the Media Guru ci hanno consentito di preparare una specifica piattaforma per un evento come Brainforum, che è stata un’occasione formidabile di utilizzare la rete per dare più spazio ai temi trattati applicando i frutti delle sperimentazioni portate avanti con Meet the Media Guru.

Abbiamo creato un sistema di diffusione che non fosse solo broadcast; mentre già da tempo è possibile mandare in diretta un convegno, la novità oggi è rappresentata dalla possibilità di partecipare e interagire prima, durante e dopo il convegno. Per fare ciò è stato necessario un grande sforzo di regia utilizzando strumenti e tecnologie che ormai sono disponibili per tutti sulla Rete.

La piattaforma che avete utilizzato è la stessa di MTMG?

Siamo partiti cinque anni fa a sperimentare queste nuove modalità di comunicazione, parliamo di futuro e lo facciamo mettendo in atto tutte le modalità e gli strumenti nuovi, se è di dialogo e di interazione che stiamo parlando, dobbiamo mettere le persone in grado di dialogare ed essere realmente interattivi.

Già quattro anni fa, quando John Maeda è stato ospite di Meet the Media Guru, avevamo aperto la conversazione anche su Second Life, rompendo così lo spazio fisico e consentendo la partecipazione sia reale sia virtuale.

In quattro anni lo scenario tecnologico ha subito una notevole trasformazione; l’innovazione nel format di Brainforum è stato possibile proprio grazie alle tecnologie disponibili e all’utilizzo di un’architettura di comunicazione che integrasse anche i social media (Facebook, Twitter, ecc…).

Ogni volta, e sulla base degli obiettivi da raggiungere e della strategia di comunicazione, ricorriamo a una serie di strumenti disponibili in Rete e li orchestriamo per raggiungere il nostro target, un pubblico di riferimento diverso a seconda degli argomenti e dei temi. Brainforum era in primo luogo un evento di divulgazione scientifica che prendeva le mosse da un pubblico di specialisti; per allargare la base dei partecipanti abbiamo coinvolto 60 centri di ricerca sparsi in tutto il mondo. Abbiamo avviato la conversazione con ognuno di questi centri, illustrando loro contenuti e finalità del progetto Brainforum per far sì che il giorno dell’evento fossero tutti presenti – indipendentemente dalla collocazione geografica – con i loro ricercatori e studenti, pronti a seguire il convegno, porre domande, interagire; di fatto amplificando la partecipazione. Le persone in sala superavano i 200 ma i contatti sul web sono andati oltre i tremila.

Se Facebook e Twitter hanno contribuito alla costruzione di una comunità intorno ai temi di BrainForum e consentito ai “partecipanti virtuali” di interagire con la platea, altre piattaforme come Slideshare, Flickr e YouTube hanno contribuito a far circolare i contenuti delle singole lecture e i contributi della rete.

Qual è la prossima idea su cui stai lavorando?

In questi ultimi anni abbiamo sperimentato diverse modalità di comunicazione telematica e ora vorremmo puntare su progetti di social innovation sull’onda di Brainforum e delle tantissime suggestioni che arrivano dai nostri guru.

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Maria Grazia Mattei –  Giornalista ed esperta di nuove tecnologie della comunicazione sin dagli inizi degli anni 80; fonda nel 1995 MGM Digital Communication, studio di ricerca e consulenza sui nuovi media, specializzato nell’ideazione e nell’organizzazione di iniziative e servizi di comunicazione di cui è Amministratore Unico. 

Ha progettato mostre, rassegne internazionali, festival e convegni sul rapporto tra arte e nuove tecnologie, Cinema e TV Digitale, sui nuovi scenari mediatici e della comunicazione, tra cui Imprese Creative (2006), Iparty (2005) La Fabbrica dell’Immaginario (2001, Fabbrica del Vapore, Milano); Virtual Set (1996, 53a Biennale Cinema, Venezia); Opera Totale (1995-2002, Centro Culturale Candiani, Venezia) Oltre il Villaggio Globale (1995, Triennale, Milano); Mondi Virtuali (1990, Palazzo Fortuny, Venezia); Network Planetario (1986, Biennale Arti Visive, Venezia).

Dal 2005 dirige il programma Meet the Media Guru, ciclo di incontri con personaggi internazionali presso la Mediateca di Santa Teresa di Milano, promosso dalla Camera di Commercio Milano, Regione Lombardia, Comune di Milano, Provincia di Milano.

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