Mind the Bridge apre le porte del GYM

 

La Fondazione ha anticipato a Roma il nuovo volto della palestra imprenditoriale californiana: più accesso e più sponsorizzazioni per favorire le migliori idee innovative italiane
 
22 eventi, una community di quasi 10.000 membri, 12794 livestream alla semifinale di novembre, un canale Youtube tra i 20 più visti al mondo in materia di formazione. Questi i numeri di una iniziativa ogni anno più seguita
 
ROMA, 11 FEB – Partito oggi a Roma il Mind The Bridge Italy Tour 2011. Arrivato alla conclusione della sua quarta edizione, il roadshow della Competizione per Business Plan organizzato dalla Fondazione californiana non-profit Mind The Bridge ha preso avvio nella capitale in occasione della Social Media Week (SMW) – la manifestazione globale incentrata su social e mobile media – presentando alcune importanti novità. 



Prima fra tutte il GYM. La famosa “palestra” imprenditoriale di Mind the Bridge con programma di formazione e mentoring in Silicon Valley, si appresta infatti ad assumere un nuovo voltoA partire dalla nuova edizione, non sarà più soltanto la naturale conclusione della Business Plan Competition – un percorso che si sviluppa entro l’arco di un intero anno attraverso diverse “tappe” – ma aprirà le proprie porte a tutte le startup che vorranno affrontare almeno per un trimestre l’esperienza di incubazione nella famosa sede di Pier 38, a San Francisco, una decisione assunta seguito delle tante richieste di adesione da parte di startup. Una volta in California, le aziende avranno a disposizione una postazione fisica presso l’incubatore, un mentor dedicato per il primo periodo, l’accesso a corsi di training e a momenti comuni dipresentazione. Il tutto, possibilmente, senza gravare eccessivamente sulle finanze delle startup, motivo per cui la Fondazione Mind the Bridge si è impegnata, oltre a trovare per le migliori partecipanti alla Competizione delle sponsorizzazioni volte a coprire le spese di viaggio e alloggio, a coprire gran parte dei costi di incubazione per i partecipanti al GYM (alle aziende che non potranno usufruire di una sponsorizzazione verrà invece richiesta una contribuzione dei soli costi diretti, pari a 5mila Tra le più interessanti ricordiamo quella di 50mila dollari proposta con il supporto dellaCRT Bankal miglior laureato delle Università del Piemonte e Valle D’Aosta. Il vincitore avrà la possibilità di trascorrere 12 mesi come associato nell’incubatore di Mind the Bridge. Richiesta un’età compresa tra i 24 e i 27 anni, laurea conseguita nell’ultimo anno e spiccate capacità nel proprio settore (maggiori info su http://tinyurl.com/483754p , scadenza 28 febbraio).
 
Importanti novità anticipate stamani nel corso dello “StartUp Lab”, ospitato presso il Ministero della Gioventù e realizzato in collaborazione con Augmendy, che ha inteso indagare le possibili vie per la realizzazione di start-up internet di successo e fornire suggerimenti per lanciare grandi aziende. Protagonisti del panel moderato dal giornalista TV Marco Montemagno, oltre al Ministro per la Gioventù Giorgia MeloniAlexis Ohanian, co-fondatore di RedditEduardo Carlos Espinal, partner di Seedcamp, eAlberto Onetti, Chairman della Mind the Bridge Foundation.
 
L’anno scorso abbiamo incontrato circa 2.000  tra aspiranti imprenditori, dottorandi, ricercatori universitari e studenti – ha commentato Onetti – e abbiamo cercato di spiegare loro cosa significhi far partire un’impresa e fare l’imprenditore, professione in Italia forse ancora un po’ negletta, almeno nella percezione di molti. Il nostro impegno è cambiare questa percezione anche perché di nuove imprese innovative in Italia c’è un gran bisogno. Perciò anche quest’anno riproporremo il Tour con una serie di tappe in alcune città italiane, che stiamo definendo, con partenza proprio da Roma. Abbiamo moltissime richieste e proprio in questi giorni stiamo finalizzando il calendario con i primi appuntamenti”.
 
Al contributo della Fondazione ha fatto quindi seguito la presentazione di 4 giovani startupche hanno mostrato, ciascuna a proprio modo, come sia possibile valorizzare intelligenza, eccellenza e creatività Made in Italy partendo anche dai social media. Ed ecco quindi Konkuri, Applicazione web per creazione e gestione tornei, Avacar, Social&Mobility Network per la diffusione in Italia del Carpooling, Glossom, Social Media Network for Visual Creatives e Illusionetwork, Videogame and 3D Graphic Technology development company.
 
 

“L'iniziativa di Mind the Bridge è realmente interessante perché offre la possibilità di incontrare una comunità di investitori che è abituata a valutare idee e metterle in un contesto di business in modo pragmatico – ha commentato Piero Rivizzigno, CEO di Glossom, startup che presto volerà presso l’incubatore di Pier 38 – .Questa è una grande opportunità per validare le proprie idee, capire se una tecnologia è brevettabile, incontrare un network di persone con una visione non provinciale del business delle tecnologie informatiche e verificarne i trend in atto”.

“Purtroppo oggi in Italia è difficile trovare visibilità, entrare in contatto con un network di potenziali investitori, o anche semplici mentor che possano consigliarti fornendo contatti preziosi – ha aggiunto Carlo Garuccio, CEO di Avacar.it – .Il nostro progetto ha già ricevuto un importante contributo dalla Regione Puglia a fronte di una dura selezione tra altre iniziative di imprenditoria giovanile. Tuttavia per sviluppare le tante altre idee che abbiamo in mente avremmo  bisogno di trovare qualcuno che ci creda quanto noi. La SMW può essere una chiave di volta per permetterci di mostrarci a importanti realtà come Mind The Bridge o Seedcamp, ma anche per sviluppare relazioni con soggetti istituzionali che possano promuovere il nostro progetto”.

 
 
Ciò che appare necessario è dunque ancora un cambiamento generazionale all’approccio all’imprenditorialità, che può partire solo a seguito di attività di formazione ed esperienza sul campo. Ma cosa si aspetta chi partecipa a questo tipo di iniziative?
 
“A riflettere bene, l'Italia è un paese diverso da quello di appena un anno fa. – ha commentato Marco Marinucci Fondatore e Direttore esecutivo della Mind the Bridge Foundation – .Il mondo delle start-up è finalmente divenuto d’interesse per le masse e non solo per gli addetti ai lavori. Blog, eventi, concorsi per business plan stanno costruendo una comunità impaziente di veder schiudersi le prime storie di successo. Le attività volte alla creazione di un ponte tra Italia e Silicon Valley si stanno sviluppando a un ritmo così veloce che è difficile tenerne traccia. Cercare di allinearle per far esprimere loro il meglio di sé sarà uno dei nostri prossimi obiettivi comuni”.
 
Il 2010 ha visto Mind the Bridge alle prese con l’organizzazione di 22 eventi35 sono le startup che hanno beneficiato delle attività di mentoring durante il bootcamp, 7 hanno frequentato il roadshow US e 3 sono finite nell’incubatore GYM di San Francisco. A oggi sono circa 9300 i membri registrati nella community, con circa 1500 aderenti al gruppo Facebook in 6 mesi. Tra le aziende delle edizioni precedenti (gli “Alumni”) una è stata acquisita (Neptuny), 2 hanno ricevuto più finanziamenti (Spreaker, Adant) e un buon numero di queste sta sperimentando uno sviluppo commerciale significativo. 354 persone hanno partecipato all’evento Venture Camp di novembre, 12794 i contatti livestream (32% dall’estero) mentre il canale dedicato su Youtube risulta tra i 20 più visti nel mondo tra quelli a sfondo formativo.  
 
Numeri che fanno riflettere e che fanno quindi ben sperare per questo nuovo anno che si apre sotto i migliori auspici alle nuove proposte imprenditoriali e alla creatività italiana.
 
 
 
Mind The Bridge
La Fondazione Mind the Bridge è un’iniziativa non-profit ideata da Marco Marinucci. In una delle tante giornate lavorative da manager di Google, Marco trasse ispirazione da un progetto di mentoring e business plan competition che stava seguendo in Africa. Colpito dal forte impatto di una tale iniziativa, decise di replicare il modello in Italia con la speranza di ottenere un risultato altrettanto dirompente.
La Fondazione è gestita da un Board con Marco come Direttore Esecutivo. L’incarico di Chairman e di direttore delle operazioni in Italia è rivestito da Alberto Onetti, professore universitario con un’approfondita conoscenza dell’ecosistema Silicon Valley. Il Board guida la direzione dell’iniziativa e definisce i suoi obiettivi organizzativi.
Lo scopo finale della Fondazione è quello di promuovere un ecosistema imprenditoriale italiano sostenibile e di spronare idee sempre più innovative al fine di consentire agli imprenditori italiani di entrare in diretto contatto con il più esperto ecosistema imprenditoriale del mondo, la Silicon Valley, sia come sviluppo di mercato che di ricerca capitali.
Ogni anno Mind the Bridge organizza l’annuale concorso di business plan con l’intento di selezionare le migliori e più innovative idee di business fra tutti i partecipanti di talento. Alle start-up selezionate Mind the Bridge offre la possibilità di partecipare a un Boot Camp formativo e a diverse sessioni di Coaching, in preparazione per il MtB Venture Camp di Milano. Mind the Bridge ospita anche gli eventi “MtB Gran Finale”, un roadshow negli Stati Uniti che presenta il programma dei finalisti. Attraverso la Business Plan Competition e il programma di affiliazione per gli incubatori italiani e gli sponsor, le start-up selezionate saranno ammesse alla “Mind the Bridge Gym”, un programma di formazione e mentoring che ha come base la Silicon Valley, Pier 38, San Francisco.
Con tali programmi, lo sviluppo di attività di policy-making e la valorizzazione di role-model di successo, la Fondazione si prefigge come scopo ultimo quello di essere rilevante per un cambiamento generazionale all’approccio all’imprenditorialità, potendo incidere sul fattore di produzione di tecnologia italiana.

 

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