È ormai assodato che, per rimanere sul mercato, l’impresa moderna debba stare al passo con il relativo contesto. Il punto è individuare cosa vi sia in detto contesto. Sicuramente istituzioni e soggetti con istanze e aspettative diverse da quelle che, già solo 10 anni fa, si sarebbero potute osservare.
Formazione continua tutti ne parlano ma nessuno la fa
Qualche giorno fa leggevo un interessante articolo (cfr C.Fiori, Corriere della Sera) il cui titolo era "La classe dirigente non legge più".
Bene, anzi male, perchè l'indagine rivela che la nuova classe dirigente italiana considera superfluo l'aggiornamento professionale.
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Asset intangibili: come valorizzare un’impresa
Nel breve volgere di pochi anni, l’attenzione per le tematiche legate al ruolo delle risorse intangibili con riferimento all’economia delle imprese si è molto acuita e appare in costante crescita. Ormai non si contano più le pubblicazioni di taglio scientifico, manageriale e normativo che, in modo diretto o indiretto, trattano la “questione” degli intangibles. Il “salto di qualità”, avvenuto nella seconda metà degli anni ‘90, è con tutta probabilità largamente da imputare proprio agli sforzi dei teorici e delle imprese di delineare una rappresentazione più completa e “concreta” di tali fattori economici.
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Asset Intangibili – scopriamo il vero tesoro!
Il concetto di Capitale Intellettuale, ha subito nel tempo diverse interpretazioni, sovente, gli asset intangibili sono definiti dalla semplice somma del Capitale Umano – conoscenze e competenze possedute dalle persone – e delle Proprietà Intellettuali – marchi registrati, brevetti – di una società, tralasciando, ad esempio, quegli elementi che, per quanto legati al capitale umano posseduto, caratterizzano qualità proprie dell’organizzazione: la cultura aziendale, i processi gestionali ecc.
Viral Marketing
I paradigmi del marketing tradizionale sono messi in discussione ogni giorno, non tanto dalle aziende quanto piuttosto dai consumatori. In questo mutato scenario si affacciano tutta una serie di nuovi strumenti di marketing in grado di colmare il distacco tra la vecchia e la nuova scuola. Inoltre i rinnovati media digitali, grazie alla diffusione di piattaforme collaborative di condivisione di contenuti, permettono alle aziende di consegnare nelle mani degli utenti i "ferri del mestiere" della comunicazione ed assistere a performance nuove ed inaspettate. Nuovi consumatori, nuove agenzie e rinnovati mezzi di comunicazione sono i protagonisti di questo cambiamento – e del presente volume – alla ricerca di una formula in grado di mettere intorno al tavolo della brand communication idee e strumenti al servizio dell'azienda e dei suoi obiettivi di marketing
Diventare Manager 2.0
Diventare Manager 2.0
di Dario Banfi e Lucio Miranda
Pubblicazione: Giugno 2007
Casa Editrice: Apogeo/Feltrinelli
Pagine: 288 Formato: 14,8x19,8
Prezzo: 9.90 Euro I
SBN: 978-88-503-2587-0
In Italia con il termine manager si indica chi ricopre in azienda un ruolo da quadro o dirigente. Si tratta di circa 1 milione di lavoratori e rappresentano il 10% della forza lavoro che opera presso le imprese private. Nelle grandi società godono di un buon prestigio e sono supportati nel percorso di crescita professionale attraverso training, eperienze all’estero ecc. Nelle medie e piccole imprese – che nel nostro Paese rappresentano il 95% del tessuto produttivo – pur ricoprendo ruoli importanti sono invece spesso poco seguiti nei percorsi di aggiornamento. Entrambe le categorie hanno in comune la necessità di rinforzare e migliorare la propria posizione lavorativa attraverso il consolidamento di conoscenze e competenze in primo luogo sul fronte dell’innovazione e nell'uso delle tecnologie personali. "Diventare Manager 2.0" risponde a questo tipo di esigenze. Senza avere la pretesa di esaurire il tema della personal technology, avvicina il manager al mondo delle tecnologie di nuova generazione.
Quali sono i cambiamenti dell’organizzazione e del lavoro a seguito dell’avvento del Web 2.0?
Qual è la motivazione principale che spinge le aziende ad implementare soluzioni di tipo Web 2.0?
Una survey condotta recentemente da IDC su un campione di circa mille responsabili IT, indica come risposta "Migliorare la collaborazione interna"
Altre risposte sono state:
– Migliorare i servizi offerti ai clienti
– Migliorare la collaborazione con l'esterno
– Tematiche di compliance
– Volontà di sviluppare prodotti e servizi innovativi.
C'è dell'altro? E soprattutto cosa cambia e perchè nei modelli organizzativi?
IT Governance, qual’è il miglior modello da seguire?
Nel corso della mia esperienza lavorativa, sono stato parte integrante di sistemi di governance dell'IT, alcuni totalmente basati su outsourcing ed altri all'estremo opposto basati su internalizzazione esasperata.
Dov'è la verità probabilmente nel mezzo come il famoso detto suggerisce?
Esiste un metodo per misurare il ROI di un investimento IT?
La mia innazitutto è una provocazione, so bene che esistano vari metodi per misurare il ROI di un investimento IT , ma qualcuno li ha mai usati concretamente?
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Knowledge Management: alla ricerca della conoscenza tacita
La conoscenza è il prodotto principale per la maggior parte delle aziende, e in maniera particolare per le società di software, in cui è fondamentale far risalire verso l’alto la conoscenza “nascosta” nel codice.
Lo sviluppo di software è un’attività ‘human-centered’, dove, cioè la capacità, l’esperienza e gli approcci di ‘problem solving’ individuali sono decisivi per determinare il livello di qualità del prodotto e la produttività dell’intero processo.
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